Mancano ancora le autorizzazioni del Genio Civile regionale, per la trappola delle sabbie e le interazioni coi torrenti, e dell'assessorato regionale territorio e ambiente, per il dragaggio, ma si potrebbe iniziare a costruire le opere a mare
Il provvedimento è il numero 12134 dell'11 maggio 2018, emesso dal Provveditorato interregionale (Sicilia e Calabria) opere pubbliche. E' il via libera alle opere marittime del nuovo porto di Tremestieri, una delle ultime tre autorizzazioni che mancavano per poter finalmente concludere il lunghissimo iter verso l'avvio dei lavori. Le altre due, che ancora si attendono, sono quella del Genio Civile, per le interazioni tra le opere a terra e i torrenti, e quella dell'assessorato regionale territorio e ambiente, per il maxi dragaggio a sud del porto attuale. Un'operazione, quest'ultima, fondamentale per porre fine ai continui dragaggi necessari a liberare il molo dalla sabbia che puntualmente si viene ad accumulare. L'ultimo si è concluso ieri e i due scivoli sono tornati a funzionare in contemporanea a partire dalle 19.
La consegna dei lavori risale allo scorso 13 marzo (VEDI QUI) ma, finora, si è potuto provvedere solo alla delimitazione delle aree di cantiere, mentre sono in corso gli sgomberi e la verifica dell'assenza di residui bellici, in attesa delle ultime autorizzazioni. “Se arriverà prima l’autorizzazione per il dragaggio – ci aveva detto la direttrice tecnica della Coedmar, Orianna Boscolo -, inizieremo con quello. Viceversa, nessun problema a iniziare il nuovo porto e dragare in un secondo momento”.
Secondo l'assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola, i ritardi sono dovuti alle "superflue resistenze" e alle "ipotesi fantasiose avanzate da uno degli uffici che doveva esprimere parere, di prevedere una riclassificazione sismica dell’intera opera".
Il riferimento, pur non esplicito, è all’ex dirigente del Genio Civile, Leonardo Santoro, che replica: “La mia bocciatura riguardava le opere sismiche a mare. Avevo chiesto che fossero calcolate come per un’opera strategica, non ordinaria. Il Comune ha fatto ricorso gerarchico alla Regione per non considerare la piattaforma di Tremestieri opera strategica, mi sembra una contraddizione in termini”.
Disaccordo anche sulla necessità di ottenere il parere sismico per le opere a mare, dopo che il Genio Civile ha rilasciato parere demaniale favorevole, secondo l’articolo 12 del codice della navigazione. “Qualche mese fa, dopo una sentenza della Corte Costituzionale, è cambiata la normativa regionale – precisa Santoro -, che impone di ottenere il parere sismico anche per le opere a mare, il problema non l’ho sollevato io. In ogni caso, i ritardi per l’avvio dei lavori non possono essere imputati al mio ex ufficio perché comunque non si potevano iniziare se non prima arrivava il parere del Genio Civile opere marittime. Ora che è arrivato, possono lavorare sul demanio statale e quindi realizzare le banchine portuali e la piattaforma logistica. Per quanto riguarda il demanio marittimo regionale, invece, c’è ancora da sistemare il progetto per l’interazione coi torrenti ma questo non impedisce di iniziare i lavori sulla parte restante”.
La conferma della possibilità di avviare i lavori arriva anche dal responsabile dell’area tecnica dell’Autorità Portuale, Massimiliano Maccarone: “Il Provveditorato ha dato il nulla osta sismico sul porto vero e proprio, il 90 % dell’opera”. Ed è critico sulla mancanza degli altri due pareri: “Per il dragaggio sono scadute le autorizzazioni pregresse ma la sabbia è sempre la stessa e ogni volta c’è da aspettare; il parere del Genio Civile, invece, avrebbe dovuto riguardare solo la trappola delle sabbie a sud del porto, perché si tratta di pali trivellati in cemento armato. Per le scogliere a nord, invece, parliamo di materiale sciolto, non in muratura, e quindi non ha senso un parere antisismico. E’ bene chiarire in fretta quest’aspetto perché è legato al dragaggio. Se non si fanno prima le scogliere di contenimento, la sabbia dragata si perde e si vanifica la protezione della costa”.