A seguito delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti, il sindaco ha invitato gli uffici a fornire una relazione dettagliata in merito agli atti da porre in essere. Il ragioniere e il segretario generale “coinvolgono” i dipartimenti che evidenziano problemi e proposte
I tempi stringono e la scadenza, improrogabile, del 28 febbraio, è ormai pronta a bussare alla porta. O meglio lo è la Corte dei Conti che entro quella data dovrà vedersi fornire le misure correttive alle osservazioni mosse rispetto all’approvazione del bilancio di previsione 2011. Su cosa? Sull disavanzo di circa di 31 milioni che, diversamente da quanto auspicato dall’amministrazione, non è stato coperto con il programma di alienazione degli immobili; sui debiti fuori bilancio; sul mancato rispetto dei limiti previsti relativamente all’acquisto, alla manutenzione o al noleggio di autovetture. Tutto ciò anche alla luce dei tagli di trasferimenti da parte dello Stato (13 mln. di euro in meno) e regionali (2 milioni in meno). Di fronte a tali e tanti dubbi, il sindaco, lo scorso 5 dicembre ha fatto presente agli uffici di effettuare un’analisi dettagliata della situazione. Analisi che il Ragioniere Generale Coglitore e il Segretario Generale Alligo, hanno concluso e sottoscritto appena qualche giorno fa, l’8 febbraio.
“Protagonisti” del documento, circa 15 pagine, sono i dipartimenti: Coglitore e Alligo hanno infatti coinvolto il personale dirigente nel tentativo di individuare le patologie di natura gestionale esistenti nei vari uffici, chiedendo anche di indicare le eventuali “azioni positive” a salvaguardia dell’equilibrio di bilancio. Prima di “spulciare” alcune delle relazioni fornite, proponiamo però le conclusioni a cui sono giunti ragioniere e segretario generale: “Il quadro alquanto deficitario che ne scaturisce, impone una profonda riflessione e l’adozione di misura destinate ad incidere sia sulla collettività amministrata per il recupero di risorse aggiuntive e per il contenimento della spesa finalizzata ad assicurare servizi essenziali, che sui costi della struttura politica secondo le indicazioni fornite dai dirigenti responsabili”. Queste, in linea di massima, le intenzioni dall’amministrazione, che, purtroppo, non sono però supportate da numeri concreti. A rimanere “scoperto”, dunque, solo il consiglio comunale, che di fatto, avendo bocciato la delibera proposta da Melazzo, Guerrera, Cantello e Pergolizzi con cui si chiedeva al Ragioniere e al Collegio dei Revisori una relazione sullo stato finanziario dell’Ente, simile, in parte, a quella in questione, non ha ancora prodotto nessuna delle misure correttive richieste dalla Corte.
Soffermiamoci ora su alcune delle analisi effettuate dai dipartimenti, valutando anche le “azioni positive”, ovvero gli eventuali rimedi, proposti dai dirigenti, che in alcuni casi hanno già trovato risconto in delibere di giunte recentemente esitate (riscossione oneri concessioni; tributi per costi tariffe Imu; approvazione regolamento Cosap; incremento personale in alcuni uffici). Nel caso del “Dipartimento staff rapporti con le aziende e società partecipate”, il dirigente Cama rispetto alla posizione finanziaria dell’Ato3, propone la richiesta di rimodulare il piano finanziario approvato nel 2011, circa 42 mln di euro, a fronte dei 38 milioni stanziati dal Comune, per evitare debiti fuori bilancio e rilievi della magistratura contabile. Per Messinambiente si evidenzia il problema di disallineamento dei conti con la società d’ambito e la mancata approvazione dei bilanci 2009/2010 da parte dell’assemblea dei soci. Assemblea che però sembra essersi espressa positivamente durante la seduta dello scorso 3 febbraio, per poi procedere alla liquidazione. Per l’Amam si chiede invece di procedere alla cessione della quota del 40% della partecipazione con procedure ad evidenza pubblica.
Per il dipartimento Avvocatura, secondo quanto spiegato dal dirigente Carmelo Giardina, difficile effettuare una stima precisa delle somme da incassare o da “rendere” per via dei procedimenti in corso; così come non è facilmente quantificabile il costo degli incarichi conferiti ad avvocati esterni e Collegio di Difesa. A ciò si aggiunge il problema della mancata copertura assicurativa per l’accoglimento del ricorso presentato al Tar sul bando di gara del 2009 da una delle società partecipanti e, di conseguenza, le circa 700 istanze di risarcimento del danno per responsabilità civile che, proprio a causa della mancata assicurazione, andranno ad incidere sul bilancio comunale. Ecco perché tra le proposte del dipartimento, c’è l’immediato riavvio del procedimento di gara per la copertura assicurativa, ma anche la limitazione nel conferimento degli incarichi per controversie che si presume possano concludersi negativamente per l’Ente e a cui è necessario preferire la procedura di accordi transattivi. Infine favorire l’aumento di legali interni
Positiva invece la relazione del dipartimento patrimonio e demanio, dirigente Antonella Cutroneo, che dichiara di chiudere in pari con le previsioni 2011. Il dirigente del Corpo di Polizia Municipale, Ferlisi, prevede invece un incremento di circa 1 milione e mezzo di entrate da sanzioni per violazioni al codice della strada, grazie all’aumento di personale, ma evidenzia anche le profonde criticità legate ad incidenti causati da dissesti, avvallamenti e buche stradali. Tra le soluzioni proposte per incrementare le risorse la reintroduzione del Fotored (ipotesi guadagno circa 4 milioni di euro).
Il commissario liquidatore dell’Ato3, Ruggeri, ipotizza invece un risparmio di circa 4 mln di euro, pari al 9% del costo complessivo del servizio, grazie all’adozione delle seguenti misure: remunerazione dirette da parte dell’Ato del personale della Messinambiente previo trasferimento in comando; abbattimento del costo per straordinario e riconoscimento del solo riposo compensativo per il personale di Messinambiente – così come avviene per l’Ato specifica Ruggeri – ; utilizzo dei messi di Messinambiente da parte dell’Ato3; utilizzo dei mezzi Ato3 attualmente in uso a Messinambiente.
Possibilità di risparmio proposte anche dal dipartimento staff decentramento e dalla dirigente Pollicino, con la chiusura di quatto Centri Servizio (Castanea, Briga Rodia, Bordonaro) e trasferimento della IV circoscrizione al Palacultura. Il dipartimento cimiteri, pur denunciando difficoltà per la mancanza di personale, propone il pagamento anticipato, rispetto alla costruzione di loculi e tumuli, di una parte del costo. Il dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie avanza invece l’ipotesi di istituzione una tassa per il rilascio delle autorizzazioni di allaccio alla rete di raccolta di acque piovane. (ELENA DE PASQUALE)
NOI MESSINESI SIAMO SFORTUNATI,ma ce la meritiamo questa scalogna,quella di essere infettati da una PATOLOGIA DI NATURA GESTIONALE,che appesta i dipartimenti del Comune,la cui unica causa sono i DIRIGENTI di palazzo Zanca.Con la relazione al Consiglio Comunale i portatori della malattia propongono anche la cura:TASSE SEMPRE PIU’ TASSE. Non una parola su cure alternative,come seppellire e poi cambiare l’anacronistica organizzazione del lavoro,informatizzare e formare dipendenti che non SANNU FARI MANCU L’OVU BUGGHIUTU,infine ritrovare l’autorevolezza perduta a causa di essere la cinghia di trasmissione dei politici per garantire il xxxxxxx. Ma quell’uno su tre,che lavora seriamente,a differenza degli altri due SDUVACATI NTE STANZE,perchè non PROTESTA contro questo andazzo,non capisce che con la sua PAVIDITA’ contribuisce al disastro finanziario,la finite di dirci MA A MIA CHI M’INTERESSA.
UNICA SALVEZZA E’ CHE BUZZY ABBANDONI SULLA SCIA DEL BERLUSKA E VENGA NOMINATO UN TECNICO ALL’ALTEZZA DI TAGLIARE GLI SPRECHI.a PROPOSITO,MA I SOLDI DELL’ECOPASS DA CHE STRADA PASSANO???
MA COME SONO BRAVI QUESTI DIRIGENTI A SPENDERE XXXXXXXXX I NOSTRI picciuli.
Alla dott.Antonella Cutroneo,dirigente OTTIMISTA del dipartimento patrimonio e demanio,che dichiara di chiudere in pari con le previsioni 2011,ricordo i quattro milioni e 661 mila euro,a tanto ammontano i cosiddetti “fitti passivi” del Comune di Messina,una delle voci di spesa più consistenti di tutto il bilancio previsionale di Palazzo Zanca.Si tratta degli immobili che l’amministrazione affitta per le proprie spese di rappresentanza,per gli uffici e i servizi.Tutto ciò mentre non utilizza decine e decine di locali di proprietà lasciandoli a marcire e a deprezzarsi.
Questo il dettaglio dei “fitti passivi”: 1 milione 602 mila euro vengono spesi per gli uffici giudiziari; 936 mila euro per scuole materne;571 mila euro per uffici municipali; 273 mila per uffici di collocamento; 246 mila per scuole elementari; 153 mila per sedi circoscrizionali; 144 mila per il Tribunale di sorveglianza; 61 mila per scuole medie;46 mila per parcheggi.MA COME SONO BRAVI QUESTI DIRIGENTI A FARCI SPENDERE XXXXXXXXXX I NOSTRI picciuli.
Caro ing.Antonio AMATO, dirigente del dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie, non proponga l’ennesima TASSA,i messinesi sarebbero contenti se si impegnasse a far pagare puntualmente gli ONERI DI URBANIZZAZIONE. Non si è accorto dei furbacchioni che EVADONO sotto il suo naso?
I due dirigenti dell’area ECONOMICO-FINANZIARIA, il dott.Ferdinando COGLITORE e il dott.Giovanni DI LEO, farebbero bene a rispondere alle tante domande inerenti ai bilanci del comune di Messina.Intanto perchè non sono pubblicati nel sito web, come la legge impone e poi fornire dettagliate informazioni in ordine alla permanenza in bilancio di residui attivi di entrate correnti,in particolare il titolo I EURO 20.411.389 e III EURO 26.629.824, specificando l’eventuale adozione di atti interruttivi della prescrizione dei suddetti crediti,e se è stato mai adottato il conseguente provvedimento di riaccertamento dei residui, come prevede l’art.228 del Testo Unico.Signori Consiglieri e Amministratori dei miei stivali,un Comune con le pezze ai pantaloni si permette di avere RESIDUI ATTIVI? Non vi farei amministrare nemmeno il condominio di una casetta indipendnte.
Tutto fumo negli occhi! Senza un conto consuntivo reale e veritiero non si può fare alcun bilancio di previsione! Ora che il Comune è sommerso dai debiti,non rilevati, cosa si può fare? Certamente fare un conto consuntivo al 2011 veritiero e dichiarare il comune strutturalmente deficitario.
Poi si vedrà magari politicamente si tenteranno strade nuove e difficilissime come l’autorizzazione a contrarre nuovi mutui in deroga al patto di stabilità per pagare i debiti??!! Non è infatti più gestibile un livello di reale disavanzo complessivo così elevato. I servizi essenziali sono in crisi, a poco serve fare nuove società poichè i debiti comunque restano. E’ necessario un piano complessivo e tanta buona Politica…. Vedremo, intanto l’Amministrazione che certamente non ha fatto nulla di serio, continua a prendere tempo…….
Complimenti ing.Giovanni CAMINITI,lei batte tutti i suoi colleghi dirigenti,con i suoi cinque incarichi,di cui quattro ad interim,tutti dipartimenti importantissimi per la città di Messina.Quello come coordinatore dell’area URBANISTICA è vitale per le sorti del territorio messinese,gia compromesso dai suoi predecessori.Bene la rideterminazzione degli oneri di urbanizzazione e di costruzione,bene la convenzione con gli ordini professionali,ma TACE sulla penosa organizzazione dell’Area che coordina,specialmente per l’iter istruttorio dei diversi procedimenti edilizi,dei piani attuativi e particolareggiati.Caro ingegnere,spero che dopo il trasloco al Dante Alighieri,rivolti come un calzino i dipartimenti sotto la sua guida.A PROPOSITO PERCHE’ TUTTI QUESTI INTERIM?
I RESIDUI ATTIVI SONO SOMME QUASI TUTTE INESIGIBILI CHE SERVONO SOLTANTO PER PAREGGIARE IL BILANCIO.Per quanto riguarda i Debiti “FUORI BILANCIO” l’Amministrazione Comunale ha attivato contenzioso nei confronti dei RESPONSABILI?