Diventa definitivo il provvedimento di sequestro della nota struttura alberghiera riconducibile all'imprenditore finito nei guai anche nel 2011 insieme al deputato regionale del Pdl, il messinese Roberto Corona
Passa definitivamente allo stato il lussuoso immobile di Taormina che ospita l’hotel Villa Kristina. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’imprenditore Federico Marcaccini, a cui l’albergo fa capo, indagato per la sua collusione alla ‘ndrangheta.
Diventa definito quindi il sequestro operato dalla Dia di Messina, che aveva messo i sigilli alla struttura della perla dello Jonio tre anni fa. Marcaccini era finito nel calderone dell’inchiesta romana che portò agli arresti del deputato regionale del Pdl, il messinese Roberto Corona, per vicende legale alla gestione dei fondi Ascom Finance, la società di servizi della ConfCommercio.