Palazzo Coppedè, uno dei più noti esempi di architettura Liberty a Messina versa in uno stato di decadimento. La Soprintendenza è intervenuta con una nota ed invita la giunta a farsi carico delle bellezze architettoniche della città. L’invito ha ottenuto il plauso di Vento dello Stretto, che già a marzo aveva segnalato il problema
«Mettere in essere tutti i provvedimenti nei confronti dei proprietari, affinché gli stessi provvedano a garantire il giusto decoro e la salvaguardia per la pubblica incolumità», così la Soprintendenza di Messina invita il Sindaco, gli Assessori e i Dipartimenti competenti a farsi carico dello stato di degrado e abbandono in cui versa “Palazzo Coppedè”.
Già a marzo, i consiglieri Piero Adamo e Daniele Travisano, insieme con il presidente della aggregazione di associazioni “Vento Dello Stretto”, Ferdinando Croce, avevano chiesto alla Soprintendenza chiarimenti sulla condizione del pregevole plesso dall’indiscusso valore storico-culturale.
«Questo risultato non fa altro che rientrare nell’ambito di una battaglia ben più grande che da sempre rivendichiamo»,scrivono gli esponenti di Vento dello Stretto, «quella di riappropriarsi delle bellezze della nostra città e di far nascere la consapevolezza che arte, cultura possono essere le basi sulle quali far ripartire economicamente e culturalmente la nostra città».
L’edificio di via Castellammare è l’ennesimo esempio della poca attenzione che finora è stata riservata alle bellezze da custodire e valorizzare che invece puntualmente vengono maltrattate.