Prosegue il dibattito sul palazzo dei Vicerè di Milazzo e sulla necessità di effettuare lavori urgenti di ripristino. Una questione, questa, aperta dai consiglieri Foti, Spinelli e Manna che avevano presentato una mozione nella quale sottolineavano le criticità individuate nel sito storico. Il sindaco Giovanni Formica, tuttavia, ribatte: “Il palazzo dei viceré è una perla del patrimonio storico ed architettonico della nostra città. Ma non è del comune e non è nemmeno nella sua disponibilità”.
Il Palazzo dei Vicerè di Milazzo necessità di lavori di ripristino urgenti. A sottolinearlo i consiglieri Foti, Spinelli e Manna che con la loro mozione presentavano tutta una serie di criticità individuate nel sito storico. Una richiesta, la loro, che seppur accolta dall’amministrazione sembra attualmente destinata a non trovare compimento. Il sindaco Giovanni Formica, infatti, evidenzia l’impossibilità di agire da parte del comune non possedendo la disponibilità del luogo e mancando i fondi da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali.
“Durante gli anni dell'amministrazione di centrosinistra –Dichiara il primo cittadino– l'allora sindaco Nino Nastasi ebbe la giusta intuizione di lavorare per il recupero del bene e per questo fu stipulato un contratto di comodato con l'istituto Regina Margherita. Prima dell'immissione in possesso del comune, però, si concluse il mandato e successivamente non se ne fece più nulla purtroppo. Oggi la situazione è, ovviamente peggiorata. L’edificio necessita di un intervento urgentissimo di messa in sicurezza, naturalmente. Ciononostante –prosegue- diversi mesi addietro, insieme all’assessore Presti, abbiamo investito del problema il Soprintendente, il quale, con sofferenza ci ha detto che la soprintendenza non ha risorse per le somme urgenze. Sempre con l'assessore abbiamo considerato la possibilità di far predisporre un progetto di restauro e riuso del bene per tentare di intercettare le risorse finanziarie all'esecuzione delle opere. È una cosa credo dovremmo fare, ma prima bisogna sistemare quantomeno il tetto”.
Lavori necessari, dunque, ma impossibili da effettuare al momento. Intanto si andrà a vagliare l’ipotesi proposta dai consiglieri Foti, Spinelli e Manna che individuavano come unica possibile soluzione la ricerca di nuovi canali di finanziamento europei, nazionali o privati.
Salvatore Di Trapani