Bottiglia incendiaria sotto un'auto dell'Associazione Consumatori. Le istituzioni esprimono solidarietà al presidente Nicola Calabria

Bottiglia incendiaria sotto un’auto dell’Associazione Consumatori. Le istituzioni esprimono solidarietà al presidente Nicola Calabria

Bottiglia incendiaria sotto un’auto dell’Associazione Consumatori. Le istituzioni esprimono solidarietà al presidente Nicola Calabria

martedì 02 Luglio 2013 - 17:08

Una bottiglia incendiaria sotto l'auto utilizzata per il trasporto dei chemioterapici a Taormina: inquietante sorpresa quella cui si è trovato di fronte il presidente di Assoconsumatori. Sul vile gesto intimidatorio indagano i carabinieri di Patti. Manifestazioni di solidarietà da parte dei vertici antiracket e delle istituzioni politiche

Un atto intimidatorio in piena regola quello subito dal presidente regionale dell’Associazione Consumatori, Nicola Calabria, che sabato mattina ha rinvenuto una bottiglia incendiaria sotto l’autovettura utilizzata dall’associazione per il trasporto dei chemioterapici all’ospedale di Taormina. Incredula la vittima dell’intimidazione, la quale non riesce a spiegarsi chi abbia potuto compiere un gesto del genere. È pur vero, però, che Calabria e la sua associazione sono sempre stati in prima linea nel condurre battaglie a carattere sociale e non è escluso, dunque, che possa essersi attirato qualche inimicizia. Il presidente di Assoconsumatori ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Patti.

E a pochi giorni dal vile gesto indirizzato al presidente di Assoconsumatori sono giunte le prime manifestazioni di solidarietà indirizzate alla vittima, nonché durissime dichiarazioni di condanna per l’accaduto. «Profonda solidarietà e vicinanza» ha espresso il “Comitato per la Difesa e la Valorizzazione della Valle del Timeto”: «Gesto vile e vergognoso», hanno tuonato i componenti del comitato, i quali hanno auspicato una «presa di posizione da parte di tutte le forze politiche e le istituzioni pattesi e del comprensorio. Persone come Calabria – si legge nella nota diffusa dal Comitato – non possono e non devono essere lasciate sole». Infine un appello rivolto alle forze dell’ordine, alle istituzioni e alle altre autorità affinché si adoperino per «chiarire al più presto le dinamiche di questo atto vile e garantire sicurezza a chi come Calabria si impegna in iniziative utili e lodevoli».

«Basito» si è detto il sindaco Aquino di fronte alla notizia appresa da internet. «Mi sorprende – ha osservato l’amministratore pattese – perché il nostro territorio è stato sempre indenne da fenomeni di questa natura. A Nicola Calabria, a cui riconosco una genuina passione per le battaglie civili, e alla sua famiglia esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza». In merito alle ragioni del gesto il sindaco si è augurato che «questo atto inqualificabile sia da interpretarsi più come la bravata di qualcuno in cerca di attenzione che non come atto legato ad attività poste in essere da Nicola e dalla sua associazione».

Parole di conforto sono giunte anche dall’esponente del Pd cittadino, Luigi Gullo: «All’amico Nicola – ha dichiarato l’ex consigliare provinciale – va la mia solidarietà e la mia vicinanza, nella certezza che tale squallido episodio non farà venire meno il suo impegno, né quello dell’associazione che presiede, a tutela dei diritti di tutti i cittadini».

Dura, infine, la condanna del presidente nazionale dell’associazione Antiracket, Giuseppe Scandurra: «Atto vergognoso di fronte al quale si rimane senza parole. Tolleranza zero verso questa gente. Siamo vicini a Nicola e continuiamo a sostenere le sue pregevoli iniziative». Massima solidarietà e disponibilità anche da parte di Sergio Sidoti, presidente dell’associazione antiracket di Patti.

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