Delicatissimo intervento dei carabinieri della Stazione di Sinagra ed Ucria che, la notte tra il 28 ed il 29 luglio, hanno evitato che una lite padre figlio degenerasse in tragedia.
Non ha esitato un attimo ad imbracciare il fucile da caccia carico e puntarlo contro il figlio, all’apice di una lite famigliare esplosa per banali motivi. Minacce di morte sia per lui che per i militari dell’Arma intervenuti immediatamente per evitare che l’episodio potesse degenerare in tragedia.
Sono state ore di vera tensione quelle vissute in contrada Comisari, a Sinagra, nella notte tra il 28 ed il 29 luglio, quando il 70enne Filippo Mosè, pensionato e pregiudicato, ha puntato il fucile calibro 12 contro il figlio. All’arrivo della pattuglia dei carabinieri, l’uomo si è poi barricato all’interno della casa continuando a minacciare di morte sia il figlio che gli stessi militari. Ad evitare il peggio è stata la delicata opera di persuasione dei carabinieri che, infine, sono riusciti a far desistere il 70enne dal suo intento. All’interno della sua abitazione, i militari hanno ritrovato altri 5 fucili da caccia regolarmente denunciati. Mosè è stato pertanto arrestato con l’accusa di minacce aggravate dall’uso di armi, porto abusivo e resistenza a Pubblico Ufficiale. In attesa del direttissimo, il giudice gli ha concesso i domiciliari.