Pronti a scendere di nuovo in piazza Orsa e Prc Messina sul fronte "Mare negato" se il sindaco non avvierà subito un confronto con la cittadinanza sul Patto per la falce. "Ci lascia perplessi sia la fretta anomala del siglare l'intesa che l'accettazione da parte della giunta di un accordo a scatola chiusa"
Di fronte alla “resa” in tempi record dell’amministrazione ed all’accettazione di un accordo a “scatola chiusa” OrSA e PRC Messina suonano la sveglia ad Accorinti e ai suoi, annunciando eventuali nuove mobilitazioni.
“Oltre il mare si nega ai cittadini il diritto di scegliere il futuro del proprio territorio"
Si legge nella nota di Mariano Massaro e Michele Barresi (segretari Orsa) e dei rappresentanti del circolo di Rifondazione comunista Messina Peppino Impastato : “Siamo pronti a scendere di nuovo in piazza per dare voce a lavoratori e cittadini sulle scelte per la falce e la portualita' se il Sindaco Accorinti non aprira' subito un dibattito con la cittadinanza. Il recente accordo istituzionale sottoscritto a Palermo con "strana tempistica" mira a far calare dall'alto le future scelte sulle aree piu' pregiate della citta' .
Nella nota si ricorda come il 16 gennaio sia il sindacato che il Prc ha partecipato alla manifestazione “Mare negato” per la valorizzazione delle risorse del mare in termini di sviluppo sostenibile , lavoro e mobilita' nell'area dello stretto, sottolineando come il ricorso alla protesta in piazza fosse legato all’alto valore della partecipazione che dovrebbe essere il principio fondante per le decisioni vitali per il futuro di un territorio. “Era un atto naturale nell'auspicio di dare indicazioni dal basso ad azioni e scelte che non possono essere calate dall'alto. L'accordo istituzionale per la falce sottoscritto a Palermo solo pochi giorni dopo la manifestazione ci lascia fortemente perplessi – sebbene si tratti solo dell'inizio di un percorso e non si entri nel merito dei progetti – non possiamo non evidenziare come la tempistica stabilita nell'atto palermitano sottoscritto con "anomala fretta" non sia certo favorevole all'apertura di un confronto pubblico cittadino sulle scelte da operare per il futuro delle aree portuali e della falce. Temiamo si profili la resa della città al fronte degli speculatori e la consacrazione dell'egemonia dell’Autorità Portuale nella gestione dell’affaccio a mare ed in questo senso restiamo perplessi sul ritiro "a scatola chiusa" da parte del Comune del contenzioso contro l’Authority con il rischio tangibile che in caso non si trovasse un'intesa progettuale in meno dei due mesi previsti tra l'Amministrazione comunale e Autorità Portuale tutto il destino delle aree più pregiate passi in mano ad un commissario della Regione” .
Ma l’organizzazione sindacale va oltre a fa un ragionamento complessivo relativo alla mobilità nello Stretto: “I timori dell'OrSA sono legati anche al silenzio calato sul "piano di mobilita' di attraversamento dello stretto" che inevitabilmente e' interessato dalle future scelte su piano regolatore del porto e le cui linee guida dopo numerosi tavoli tecnici sono state condivise da parti sociali , istituzionali e Comune proprio in un recente consiglio comunale aperto e oggi vanno contestualizzate e consolidate e non messe a repentaglio da scelte che giudichiamo poco chiare” .
L'Orsa e il PRC Messina Circolo Peppino Impastato si dicono pronti a scendere nuovamente in piazza se il Sindaco non procede da subito ad aprire un dibattito pubblico sui temi in questione perche' “le scelte e le proposte dei cittadini e dei lavoratori dello stretto vengano recepite alla luce del sole prima che il confronto si chiuda nelle oscure stanze dell'Universita' di Messina”.
Il capitolo quindi non è chiuso anche perché nella nota di Cambiamo Messina dal basso a poche ore dalla firma del Patto si faceva riferimento proprio ad un’apertura al confronto, che comunque a questo punto avverrà a cose fatte, con margini di decisione molto ristretti rispetto a quanto contestato “dall’anima rivoluzionaria” che sostiene quest’esperienza amministrativa. Alla sollecitazione di Orsa e Rifondazione che evidenziano sia la stranezza dei tempi che a “scatola chiusa” del ritiro del contenzioso, come risponderà Accorinti? Le tematiche in discussione rappresentano una serie di “crepe” nei rapporti tra la giunta e la sua base che si fanno via via sempre più ampie con l’allontanarsi nelle scelte concrete che il Comune sta portando avanti da quello che era il progetto originario.
Rosaria Brancato
Brrrrrrrr…..che paura!!
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