Dottor Jekill e mister Hyde:la giunta passa dalle accuse di golpe al calumet della pace

Dottor Jekill e mister Hyde:la giunta passa dalle accuse di golpe al calumet della pace

Rosaria Brancato

Dottor Jekill e mister Hyde:la giunta passa dalle accuse di golpe al calumet della pace

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mercoledì 01 Febbraio 2017 - 14:28

Sulla sfiducia l'amministrazione cambia toni e fa un appello al Consiglio comunale per un Patto di fine mandato sulle priorità da portare a termine in un clima di "partecipazione".

Dottor Jekyll e mister Hyde: a distanza di meno di due ore dalle dimissioni dell’assessore Eller (e delle frecciate a proposito di deriva barricadiera e piazzaiola), l’amministrazione Accorinti ha diramato una nuova nota sulla sfiducia che sembra scritta da altre persone rispetto a quanti, sindaco in testa, nei giorni scorsi hanno parlato di golpe e pioggia di soldi che fanno gola a tutti.

In poche ore la giunta è passata dai toni della piazza di sabato e delle lettere di Accorinti e delle missive di solidarietà giunte da più parti al calumet della pace.

La nota è indirizzata ai Consiglieri comunali con toni diametralmente opposti a quelli degli ultimi giorni: “Dobbiamo lavorare insieme per Messina e proseguire il percorso di stabilità intrapreso, vigilare sull’arrivo dei finanziamenti ottenuti, definire le importanti transazioni finanziarie a favore del Comune, completare il riassetto dei servizi sociali, salvaguardare l’avvio del Masterplan e del Pon Metro. Le motivazioni contenute nella mozione di sfiducia sono in gran parte superate e interrompere il cammino degli atti amministrativi in corso può far retrocedere la città, mettendo a rischio il percorso di risanamento così faticosamente costruito in questi anni da Amministrazione e Consiglio”.

Per la prima volta l’amministrazione dà atto di non “aver fatto tutto da sola”, dal Masterplan al Riequilibrio ma solo grazie a quella parte di Aula che, nonostante provvedimenti arrivati all’ultimo minuto, modificati più volte, ha consentito, con il voto, di poter procedere nel cammino intrapreso.

“Chiediamo a tutti di partecipare con coscienza e visione per il bene della città. Nei difficili momenti che a volte hanno caratterizzato questa sindacatura, in cui si sono dovute prendere decisioni importanti nell’interesse della collettività, indipendentemente da schieramenti, appartenenze e dall’esito stesso delle votazioni, una parte del Consiglio ha responsabilmente garantito il democratico svolgimento dei lavori. Lanciamo alla città e all’intero Consiglio una proposta affinché la città possa attivare i finanziamenti, progettare un nuovo sistema di welfare, rafforzare il riequilibrio finanziario, migliorare l’assetto delle partecipate, potersi inserire tra le città che hanno un trasporto pubblico degno di questo nome. Sospendere oggi l’azione amministrativa equivale a consegnare la Città ad un commissario che non potrebbe seguire le molteplici attività in corso ponendo a serio rischio molte delicate operazioni: dalle importanti transazioni per il riequilibrio finanziario alla gestione della liquidazione di Messinambiente, dalla nascita della nuova società per i rifiuti al delicato avvio della gestione del Masterplan (col conseguente rischio di perdere parte dei fondi). Il blocco di queste azioni sarebbe gravissimo perché porrebbe a repentaglio, si ripete, il faticoso percorso condotto fino a questo momento per il progresso di Messina. Tra l’altro il commissariamento colpirebbe anche la Città Metropolitana nella fase della sua istituzionalizzazione”.

L’idea dell’amministrazione è quindi quella di un patto di fine mandato, un armistizio su alcuni punti programmatici dal Masterplan alla programmazione urbanistica, ai servizi sociali, alla gestione dei rifiuti : “Chiediamo a tutti di collaborare per garantire la costruzione di un orizzonte di sviluppo e rilancio per la città di Messina”.

Il cambio di rotta dell’amministrazione arriva poche ore dopo l’addio più pesante, quello di un assessore che in pochi mesi ha ribaltato la disastrosa gestione dei bilanci e ha rimesso in riga i tempi degli strumenti contabili. Parole durissime quelle dell’ex “badante” che rispecchiano anche un clima che si respira fuori dal Palazzo.

Toccherà adesso ai Consiglieri rispondere all’invito, con lo stesso di responsabilità che hanno avuto in questi anni. Purchè questo appello alla partecipazione non duri lo spazio di un mattino e purchè la giunta comprenda che chiudersi dentro un Palazzo non ha giovato a nessuno.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Ecco soddisfatta la richiesta di un pacificatore pubblicata in un recente articolo.

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  2. Ecco soddisfatta la richiesta di un pacificatore pubblicata in un recente articolo.

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  3. Quannu i scappi stannu stritti, si cecca u cazzaturi.
    Tradotto: quando le scarpe sono strette, per calzarle si cerca di usare il calzascarpe.
    A buon intenditor poche parole

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  4. Quannu i scappi stannu stritti, si cecca u cazzaturi.
    Tradotto: quando le scarpe sono strette, per calzarle si cerca di usare il calzascarpe.
    A buon intenditor poche parole

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  5. Spiace constatare che il lavoro di Eller venga elogiato solo ora che va via dalla giunta.
    A proposito di deriva del linguaggio politico, mi sembra di ricordate che fu abbondantemente deriso e sfottuto col termine di badante.
    E si badi bene che non furono i politici a cucirglielo addosso.
    Detto questo che i comunicati della giunta siano ora scritti da individui meno istintivi e più abili nella comunicazione, è solo un bene ed un passo avanti. Io rimango dell’idea che Renato Accorinti debba portare a termine il proprio mandato e visti i giochini a scacchi della politica, una eventuale sfiducia sarebbe solo frutto di calcoli politici e nulla di più.

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  6. Spiace constatare che il lavoro di Eller venga elogiato solo ora che va via dalla giunta.
    A proposito di deriva del linguaggio politico, mi sembra di ricordate che fu abbondantemente deriso e sfottuto col termine di badante.
    E si badi bene che non furono i politici a cucirglielo addosso.
    Detto questo che i comunicati della giunta siano ora scritti da individui meno istintivi e più abili nella comunicazione, è solo un bene ed un passo avanti. Io rimango dell’idea che Renato Accorinti debba portare a termine il proprio mandato e visti i giochini a scacchi della politica, una eventuale sfiducia sarebbe solo frutto di calcoli politici e nulla di più.

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  7. LA D.SA BRANCATO, FORSE PER EDUCAZIONE VERSO QUESTI PROTAGONISTI ALLA FRANCO FRANCHI E CICCIO INGRASSIA, DOVEVA METTERE NEL TITOLO ANCHE IL SEGUENTE NOMINATIVO GIANNI E PINOTTO. CHE BELLA CITTA’ E SOCIETA’. SI DOVREBBE DESUMERE CHE MESSINA E’ LA CONTINUAZIONE DELLA POLITICA CHE, INNEGABILMENTE, VECCHIA VI HA PORTATO IN QUESTA SITUAZIONE. DIRE CHE QUALCUNO EREDE DI QUALCHE DINOSAURO POLITICO ANCORA VUOLE CONDIZIONARE QUESTA POVERA E DERELITTA CITTA’. STA PESCANDO NEL TORBIDO, MA ALLA FINE NON RINGRAZIERA’ NESSUNO, TANTO MENO ACCORINTI. ELLER ACCORINTI E ALTRI STANNO SPIANANDO LA STRADA AD UN DEGNO RAPPRESENTANTE DI DINOSAURI DELLA EX DC CHE CI HA PORTATO IN QUESTE TETRE CONDIZIONI. ANCHE ACCORINTI HA LE SUE COLPE SE VIENE ELETTO QUESTO…..

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  8. LA D.SA BRANCATO, FORSE PER EDUCAZIONE VERSO QUESTI PROTAGONISTI ALLA FRANCO FRANCHI E CICCIO INGRASSIA, DOVEVA METTERE NEL TITOLO ANCHE IL SEGUENTE NOMINATIVO GIANNI E PINOTTO. CHE BELLA CITTA’ E SOCIETA’. SI DOVREBBE DESUMERE CHE MESSINA E’ LA CONTINUAZIONE DELLA POLITICA CHE, INNEGABILMENTE, VECCHIA VI HA PORTATO IN QUESTA SITUAZIONE. DIRE CHE QUALCUNO EREDE DI QUALCHE DINOSAURO POLITICO ANCORA VUOLE CONDIZIONARE QUESTA POVERA E DERELITTA CITTA’. STA PESCANDO NEL TORBIDO, MA ALLA FINE NON RINGRAZIERA’ NESSUNO, TANTO MENO ACCORINTI. ELLER ACCORINTI E ALTRI STANNO SPIANANDO LA STRADA AD UN DEGNO RAPPRESENTANTE DI DINOSAURI DELLA EX DC CHE CI HA PORTATO IN QUESTE TETRE CONDIZIONI. ANCHE ACCORINTI HA LE SUE COLPE SE VIENE ELETTO QUESTO…..

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  9. Ma dove sono i commentatori seriali pronti a difendere il tibetano scalzo o soggetti come la Raggi e ad accusare gli altri??? Votando per lui al ballottaggio avete distrutto la città….e ora che il vostro idolo si prostra davanti ai tanto vituperati consiglieri??? E il famoso malloppo ora lo dividono tra giunta e consiglio?..

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  10. Ma dove sono i commentatori seriali pronti a difendere il tibetano scalzo o soggetti come la Raggi e ad accusare gli altri??? Votando per lui al ballottaggio avete distrutto la città….e ora che il vostro idolo si prostra davanti ai tanto vituperati consiglieri??? E il famoso malloppo ora lo dividono tra giunta e consiglio?..

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