Ma all'insediamento dell'assessore Carlotta Previti erano tutti solo progetti preliminari. Ultimo report a giugno 2019, con una spesa raggiunta del 4 %
MESSINA – 108 milioni di euro. Il Masterplan, col Patto per Messina, concede una dotazione finanziaria importante al Comune per realizzare una serie di progetti in grado di migliorare la vivibilità cittadina.
ESCLUSA LA PIASTRA LOGISTICA DI TREMESTIERI
La giunta De Luca ha previsto una rimodulazione dei fondi, che si basa quasi tutta sul definanziamento della piastra logistica distributiva nell’area compresa tra San Filippo e Tremestieri, in una prima versione finanziata con 38 milioni 800mila euro. Resta solo 1 milione e mezzo, cioè la somma necessaria per fare il progetto esecutivo, mentre per realizzarlo bisognerà affidarsi ad altri canali.
DUE NUOVI PROGETTI: TRAM E MERCATI
C’erano, quindi, 37 milioni da destinare ad altri progetti. I destinatari sono due e sono nuovi: 25 milioni per la linea tranviaria, 12 milioni per la riqualificazione e lo sviluppo dei mercati.
LE ALTRE RIMODULAZIONI
Ci sono, poi, altre piccole variazioni. I fondi per la ristrutturazione dell’acquario di Villa Mazzini passano da 3 milioni a 1 milione, quelli per un centro di formazione giovanile da 420mila a 200mila euro, mentre vengono eliminati interventi per gli impianti sportivi (800mila euro a Villa Dante e 200mila euro per il Santamaria/Ex Gil) e la ristrutturazione del Cenobio al Gran Camposanto.
FORTE GONZAGA, SCUOLE E PROGETTI AMAM
Fondi che vengono destinati al restauro di Forte Gonzaga, prima previsto con soli 350mila euro e ora con ben 4 milioni 650mila euro. Aumenta di 1 milione anche la dotazione per la messa in sicurezza delle scuole (da 3 a 4) e per il progetto al serbatoio Montesanto (da 2 a 3).
Confermati, invece, gli altri progetti. Oltre al Montesanto, sono quattro in ambito Amam: 3 milioni per l’acquedotto Fiumefreddo, 4 milioni e mezzo per la ricerca idrica, 3 milioni per il depuratore di Mili, 1 milione per il controllo scarichi fognari del canale collettore Cassina nel tratto Grotte Mili.
TUTTI GLI ALTRI PROGETTI
Poi 600mila euro per studi, indagini, rilievi e bonifiche anti dissesto idrogeologico, 121mila euro per la frana di Pezzolo, 270mila per quella di Altolia, 650mila euro per la messa in sicurezza dell’attraversamento del torrente Portella all’altezza della cooperativa Futura, 7 milioni 900mila euro per i torrenti Larderia, Papardo, Salemi-Gesso e Orto Liuzzo, 3 milioni per l’eliminazione di opere realizzate dentro i torrenti, 7 milioni per l’impianto di trattamento dell’umido nell’area industriale di Larderia, 1 milione 380mila euro per la messa in sicurezza dell’ex discarica di Portella Arena, 9 milioni 800mila euro per opere di urbanizzazione e ampliamento area Irsap di Larderia, 1 milione e 50mila euro per la foresta di Camaro, 450mila euro per le fontane della zona sud, 6 milioni 100mila euro per una nuova scuola a Tremestieri, 1 milione 420mila euro per la ristrutturazione della scuola Gallo – Mazzini, 900mila euro per messa in sicurezza scuola Gaetano Martino, 1 milione per completamento palestra e due campi da tennis a Mili, 400mila euro per un progetto di adeguamento spazi di quartiere e attività aggregative.
AVANZAMENTO SPESA AL 4 %
Ma a che punto siamo? “Al momento del mio insediamento – scrive l’assessore Carlotta Previti nella sua relazione di primo anno – nessun progetto era dotato di progettazione esecutiva ma solo preliminare. L’incidenza di spesa era pari allo 0,0005 %: 18mila euro per il campo di atletica Santamaria e 35mila euro per forte Gonzaga. A settembre 2018 abbiamo ottenuto fondi per la scuola di Tremestieri (556mila euro), la palestra di Mili (16mila euro), la foresta di Camaro (105mila euro), il piano di Larderia (30mila euro), la scuola Gaetano Martino (90mila euro), la scuola Gallo – Mazzini (142mila euro), le verifiche sismiche (218mila euro). A dicembre del 2018 si registrava un avanzamento finanziario pari al 1,16% dell’intero programma, 1 milione 211mila euro sul totale. Nel giugno 2019 la percentuale di spesa arriva al 4,07%, pari a 4 milioni 135mila euro”.
(Marco Ipsale)