Paziente schiaffeggia medico, nuovo episodio al Papardo

Paziente schiaffeggia medico, nuovo episodio al Papardo

Redazione

Paziente schiaffeggia medico, nuovo episodio al Papardo

venerdì 12 Luglio 2024 - 12:37

Ancora un paziente psichiatrico. Andronico (Uil-Fpl): "Il Papardo è al collasso, basta, e soprattutto psichiatria"

MESSINA – A giugno un operatore sociosanitario è stato preso a pugni dal figlio di un paziente. Cinque giorni fa un paziente psichiatrico ha dato una testata a un medico. Ieri sera un dirigente medico, in servizio al Pronto soccorso generale, è stato schiaffeggiato da un altro paziente psichiatrico. Tre episodi avvenuti all’ospedale Papardo di Messina. E nei mesi di marzo e aprile si sono verificati l’aggressione di una dottoressa, sempre nella salute mentale, e il tentativo di bruciare l’auto di uno psichiatra.

Ieri l paziente, in attesa di essere trasferito in una struttura di Palermo, si è avventato contro il medico dando uno schiaffo e poi scappando.

Sottolinea Livio Andronico, segretario generale della Uil-Fpl di Messina: “La misura adesso è colma, si deve intervenire. Faremo un’assemblea sindacale. Il nuovo episodio di violenza ai danni di un dirigente medico del Pronto soccorso dimostra come la situazione al Papardo sia ormai al collasso. I pazienti psichiatrici vengono indirizzati solo in quella struttura ospedaliera perché le altre non accettano pazienti psichiatrici. La misura adesso è colma, devono essere adottati i necessari provvedimenti per mettere in sicurezza il personale sanitario. Esprimiamo la nostra solidarietà al medico aggredito e ai lavoratori del Pronto soccorso del Papardo che sono costretti ad operare in continua emergenza. Per questo motivo il 24 luglio prossimo terremo un’assemblea sindacale”.

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4 commenti

  1. E’ tanto ormai che si verificano aggressioni nei confronti del personale sanitario dei Pronto Soccorso, e non solo a Messina, è quindi ora di trovare una definitiva soluzione al problema, sia pur essa drastica.
    Cominciamo con il fornire una maggiore presenza di addetti alla sicurezza fisica anche in sala medica durante le visite, autorizziamo medici ed infermieri al diritto di potersi difendere e non essere passivi verso le aggressioni.
    Le sale di attese vanno organizzate meglio, i ” pazienti ” debbono essere accompagnati da una sola persona in grado di assisterli nell’attesa, gli altri (intere famigli o nuclei di amici) fuori dall’ospedale.

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  2. Bisogna sganciare il 118 dal trasferimento dei pazienti psichiatrici, è lì l’imbuto che fa stazionarli per giorni nei pronto soccorsi.
    La soluzione e’ semplice:
    Convenzione con ditta esterna di ambulanze e personale sanitario delle UOC di Psichiatria interne o della rete psichiatrica territoriale.
    Il sindacato sa queste cose ma mette la polvere sotto tappeto.

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  3. A mio Parere per prima cosa ci deve essere un personale di sorveglianza e in secondo il personale del pronto soccorso deve essere tutelato a livello psicofisico in quanto è il personale con il piu’ alto rischio di sindrome da burnout , devono essere visti mensilmente dal personale medico psichiatrico al fine di evitare eventi scatenati che possano ripercuotere la freddezza professionale del personale del PS

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  4. francesco garreffa 12 Luglio 2024 15:07

    MA SE SUCCEDONO QUESTI FATTI, GRAVI, UNA DOMANDA ME LA FAREI……

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