L'ex comandante della sezione Tutela del Territorio, Aldo Bruzzano, è stato interrogato oggi dal gip De Marco a Palazzo di Giustizia. Bruzzano, che si trova ai domiciliari ed era stato arrestato sabato scorso dai Carabinieri, ha respinto tutte le accuse, difendendosi per oltre quattro ore.
Si è difeso per quattro ore l’ex commissario della Polizia Municipale, Aldo Bruzzano che stamani è stato interrogato dal gip Giovanni De Marco. A cinque giorni dal suo arresto, con le accuse di peculato, ricettazione e falso ideologico, Bruzzano ha risposto alle domande del giudice difendendosi dalle accuse che gli sono state mosse dai sostituti Adriana Sciglio e Diego Capece Minutolo. In particolare quella di aver utilizzato l’auto di servizio della Polizia Municipale durante un periodo di ferie, di aver chiuso un occhio su alcuni abusi edilizi accertati nel corso di sopralluoghi scaturiti da esposti e di essere stato socio di una società che acquistava oro usato. Attività in contrasto con quella di sottufficiale della Polizia Municipale. La società, di cui è titolare un suo congiunto, avrebbe inoltre acquistato gioielli di provenienza illecita che avrebbe poi rivenduto. Bruzzano ha respinto le accuse, soprattutto quella di ricettazione di gioielli di dubbia provenienza all’interno del negozio di compro oro.
Ci sono tante famiglie che hanno subito (giustamente) la scure inflessibile del vigile Bruzzano per aver commesso abusi edilizi.
Speriamo che le accuse di aver chiuso un occhio in certe circostanze siano infondate, altrimenti perderebbe il RISPETTO di tutti quei cittadini che, proprio per il difficile compito che svolgeva, lo avevano eletto ad esempio per la comunità.
Io invece aspetto da circa 6/7 anni di ricevere gli atti amministrativi di concessione edilizia per l’ampliamento di volume realizzato con un abuso edilizio su un immobile di un privato in favore dello….. Stato, con la collusione di diverse istituzioni che avrebbero dovuto impedirlo e invece pare che lo abbiano favorito, facendo sparire dal catasto il progetto dell’immobile, sicchè non è stato più possibile stabilire se c’era o non c’era stato l’ampliamento.
Meditate gente, meditate….e prima di denunciare gli abusi edilizi, accertatevi prima chi lo sta compiendo, potreste trovarvi voi ad essere indagati.Questo accade a Messina, dove non c’è cultura della legalità neanche in chi dovrebbe rappresentare lo Stato e le sue Leggi .