La convenzione con la società Stretto di Messina potrebbe essere firmata il 31 gennaio e l'esenzione valere dal giorno dopo
MESSINA – Il pedaggio a Villafranca ha vita breve? Sembrerebbe di sì perché già il 31 gennaio potrebbe essere firmata la convenzione con cui il pagamento sarà sospeso per il 2025 e il 2026, come opera compensativa per i disagi causati dall’apertura dei cantieri per il Ponte sullo Stretto e dal via vai di mezzi pesanti sulla tangenziale di Messina. La data non è stata ufficializzata, sebbene sia stata inserita sullo schema di convenzione realizzato dal Cas e posto all’attenzione della Stretto di Messina.
La notizia è stata data durante la prima commissione consiliare, presieduta da Salvatore Papa. Ospiti Franco Calogero Fazio, direttore generale del Cas, Fernando Rizzo, in qualità di consulente legale della sottosegretaria Matilde Siracusano, e l’ex consigliere Mario Biancuzzo. È stato Rizzo a ripercorrere quanto già spiegato nella seduta della commissione di due settimane fa, sottolineando l’ingiustizia di far pagare il pedaggio ai messinesi “due volte all’interno del proprio Comune, visto che è errato chiamarlo di Villafranca. Si trova a Ponte Gallo, dovrebbe chiamarsi Messina Ovest”. Poi la novità: “Abbiamo preparato la convenzione che il 31 gennaio dovrebbe essere firmata dal dottor Ciucci a Messina e che finalmente libererà i messinesi dal pedaggio di Villafranca. Saranno trasferiti i fondi dal ministero al Cas, si tratta di 2 milioni e mezzo per il 2025 e altrettanti per il 2026”.
Tangenziale in gestione alla Stretto di Messina?
Rizzo ha aggiunto: “A fine febbraio ci sarà il Cipess. Appena sarà approvato il progetto definitivo la nostra idea è di trasformare la liberalizzazione del pedaggio da temporanea a definitiva dando la tangenziale in gestione alla Stretto di Messina spa. Ricordiamo che tra i soci di questa società c’è anche l’Anas quindi troviamo normale che, visti i 6 milioni di passaggi previsti dal Ponte, che poi salirebbero a 12 dal secondo anno, la tangenziale venga gestita nella manutenzione ordinaria dalla Stretto di Messina spa. E c’è un’altra cosa: non è corretto che i messinesi paghino per restare nella loro città mentre allo stesso tempo ci sono tratti come la Siracusa-Gela in cui ci sono 4 svincoli totalmente gratuiti. Credo sia corretto far rispettare a tutti le stesse condizioni. La nostra battaglia dopo la firma della convenzione sarà quella di fare in modo che la tangenziale passi sotto la gestione della Stretto di Messina. L’augurio è anche che venga tolto il cartello Villafranca e si parli finalmente di Messina Ovest”.
Fondi insufficienti?
Atteso l’intervento di Fazio, che ha espresso “soddisfazione per il fatto che la deputazione messinese abbia trovato una soluzione, seppur momentanea, per non far pagare il casello. Dico momentanea perché attualmente è una soluzione compensativa per il ponte, ma puntiamo a renderla definitiva. Parliamo di 2 milioni e mezzo l’anno che comunque forse non ripagheranno interamente le perdite dei pedaggi di Villafranca e aggiungo Rometta, perché in tanti usciranno prima per non pagare. Tutta la manutenzione dell’autostrada, ahimè, è fatta con le poche entrate che abbiamo dai pedaggi. Abbiamo i pedaggi più bassi d’Italia, circa la metà degli altri concessionari nel Paese. Noi con questi introiti paghiamo tutto e non possiamo permetterci il lusso di perdere fondi da questi pedaggi. Ripeto, non so se 2 milioni e mezzo saranno sufficienti ma lo vedremo. Se questo plafond sarà superato l’unica soluzione sarà rimettere il pedaggio”.
La convenzione
E ancora: “Con la Stretto di Messina abbiamo stilato uno schema di convenzione che però ancora deve essere limato. Speriamo che il 31 si possa firmare e già dal giorno dopo si partirà con la gratuità. Poi, la tangenziale alla Stretto di Messina? Per noi sarebbe toglierci un onere significativo perché sono soltanto spese”. Fazio ha spiegato anche che il Cas ha chiesto alla Stretto e al ministero di dare dei fondi per “i mezzi pesanti che transiteranno in autostrada verso i cantieri del Ponte. Parliamo di oltre 200 mezzi previsti al giorno tra Messina e Milazzo, su diversi viadotti e galleria non a norma. Abbiamo chiesto circa 600 milioni di euro per opere compensative. Ce ne daranno 200? Li useremo comunque tutti per questi lavori sulla A20 e sulla A18”.
Sulla Siracusa-Gela Fazio ha poi spiegato: “È vero, lì non si paga, ma ci stiamo già lavorando. Io sono qui da un anno ma già alla fine del 2024 abbiamo messo in gara il bando per la realizzazione delle infrastrutture per i pedaggi. Anche quella tratta ci aiuterà per la manutenzione”.