E' accusato di aver costretto una bimba di sei anni a subire atti sessuali nel bagno dell'istituto scolastico presso cui lavorava come bidello. Si tratta di un cinquantenne. Le indagini cominciarono a ottobre dopo la denuncia del padre della piccola.
C’era un orco in quella scuola cittadina. L’accusa per lui, bidello cinquantenne, è pesantissima, violenza sessuale nei confronti di una bimba di sei anni. E’ stato arrestato alle prime luci dell’alba dalla squadra mobile di Messina, a seguito di una lunga indagine che ebbe inizio lo scorso ottobre quando il padre della piccola si presentò in questura per denunciare la vicenda.
Quell’uomo il cui volto era divenuto ormai famigliare tra i piccoli alunni della scuola, avrebbe seguito la bimba in bagno e, contro la sua volontà, avrebbe iniziato a toccarla costringendola a subire atti sessuali.
E’ stata la stessa bambina, un giorno di ottobre, a raccontare tutto ai genitori. I poliziotti, specializzati nei reati in danno dei minori e coordinati dal Sostituto Procuratore Federica Rende, hanno così avviato un intenso lavoro di indagini, con acquisizioni di documenti e testimonianze che, nel giro di qualche mese, hanno fatto emergere una storia terrificante.
Il Gip dott.ssa Maria Giovanna Vermiglio ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari.
Ma qual’è la scuola?
E’ il nuovo must: il “bidello pedofilo” sta diventando ormai un canone della sociologia moderna.
Dando per scontato che tutte le storie ed i racconti siano stati verificati.. si ha l’impressione che condizione necessaria e sufficiente per fare il prete o il bidello sia l’essere pedofili.
Se da un lato c’è l’orrore di avere come oggetto i bambini ovvero i soggetti che si ritiene più facilmente abbordabili e meno provvisti di difese dall’altro abbiamo la superficialità di chi “recluta” il personale, di chi dovrebbe mantenere sempre vigile l’attenzione su quello che avviene nella scuola.
Ed invece ormai nella scuola e non solo nella scuola abbiamo ormai un pedofilo al mese. E questo è indice di come vi è una crescente disattenzione verso i bambini.
Il nome e la faccia di questo xxxxx!
Dovete metterlo in evidenza
Evidentemente l’improvvisa assenza dal servizio di questo pedofilo dovrebbe essere uno dei modi per risalire alla sua individuazione…
MI VIENE DA PIANGERE PER LA RABBIA DI SENTIRE ANCORA QUESTE PORCHERIE. MA LO STATO ITALIANO QUANDO DA’ UNA PUNIZIONE ESEMPLARE A QUESTI MOSTRI, NON E’ POSSIBILE CONCEPIRE QUESTE ATROCITA’ VERSO I BAMBINI. SERVE UNA PUNIZIONE ESEMPLARE, xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx MI RACCOMANDO TEMPOSTRETTO NON LO PUBBLICATE QUESTO COMMENTO, CONTINUIAMO A FARE I PURITANI VERSO QUESTE xxxxxxxxxxxx.
Una volta nelle scuole ci stavano bidelli di entrambi i sessi, e le bidelle seguivano con maggiore attenzione i movimenti delle bimbe. Una volta era molto difficile che una bimba di soli 6 anni andasse da sola in bagno, l’insegnante avvisava la bidella per le dovute attenzioni. Oggi crediamo tutti che i ns figli a quell’età sono abbastanza grandi da poter fare da soli, abbastanza grandi da non avere bisogno di ochio attento che vigila, li crediamo talmente grandi e capaci che li mandiamo a scuola con cellulari da 600 euro, ma non insegnamo loro come comportarsi e a cosa fare attenzione.Una volta si dava maggiore attenzione a queste problematiche oggi si prende tutto troppo alla leggera.
E’ uno schifo dappertutto , io lavoro in una suola del nord Italia e la musica è la stessa : rinviato a giudizio un prof per aver palpato una disabile .
Forse è meglio se ritorna la censura, se si smette di pensare troppo al sesso, è meglio che si smetta di usare il corpo femminile per fare pubblicità.
E’ ora di finirla con certe stronzate , è ora di pensare al lavoro, alla famiglia e di mandare a quel paese certi modi di fare, di pensare e di vestire .
Siamo all’opposto degli integralisti islamici, ma siamo entrambi da scartare come modello di vita perchè estremisti per versi opposti . e’ ora che ritorni il buon senso nel nostro modo di vivere
Comprendo che la stampa (e Tempostretto) non voglia rivelare il nome della persona, ma il nome della scuola va detto. A tutela dei bambini che la frequentano. Il crimine ipotizzato è troppo grave per farsi scudo di una, pur comprensibile prudenza. E se il direttore e gli insegnanti si offendono sbagliano, anche perché sono stati quantomeno disattenti. Finiamola con “chi l’avrebbe mai detto”, queste cose non devono succedere.
O lo Stato impone la CASTRAZIONE chimica o fisica che sia a questa gente o non ce ne usciremo mai!!!
Il pedofilo non è da curare, è gente deviata ed incurabile. Gli va tolta radicalmente la possibilità di sentire le pulsioni verso i minori eliminandone il problema alla radice.
Ritengo sia doveroso dare un esempio a chi è pedofilo e sa di rimanere non solo impunito, anche compatito da alcune associazioni per i diritti umani… non vanno trattati come esseri umani curabili ma come pericoli per la parte di società più indifesa ovvero i bambini!!!
Un bambino che subisce una violenza da parte di un pedofilo ne avrà conseguenze fisiche sul momento e psichico/comportamentali per tutta la vita, questa gente va confinata!!!
sarebbe giusto che facciano il nome della scuola è nome è cognome di questo xxxxxxxxx.
non fornire il nome e cognome, significa che li tutelano. e questo e assurdo. quando invece dobr mettere nome e cognome