I file che venivano scambiati in rete riguardavano minori abusati o vittima di violenze, in alcuni casi persino neonati
Uno scambio di materiale pedopornografico online internazionale. E’ quanto ha scoperto la polizia in una operazione iniziata più di un anno fa dalla Polizia Postale di Reggio Calabria coordinata dalla Dda di Catanzaro. Una operazione che ha portato all’arresto di tre persone ed oltre cento perquisizione, eseguite su tutto il territorio nazionale che hanno coinvolto pensionati, impiegati pubblici e privati, professionisti, studenti, disoccupati, militari e un appartenente alle forze di Polizia.
Il tutto trae origine da alcune segnalazioni giunte al Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni. I file che venivano scambiati in rete riguardavano minori abusati o vittima di violenze, in alcuni casi persino neonati. Gli investigatori hanno scoperto ed isolato 28.000 immagini e 8.000 video , tutti a carattere pedopornografico e sequestrato oltre 230 dispositivi informatici tra cellulari, tablet, hard disk, pen drive, computer, cloud, account email e profili social associati.
Alle immagini ed ai video gli operatori sono giunti in seguito ad accurati accertamenti informatici, fino a risalire agli username delle persone indagate in 16 diverse regioni e 60 province, Lombardia, Piemonte e Veneto aree geografiche nelle quali risiedono quasi la metà dei soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria.
fuori nomi e cognomi !