Stop al Ponte. Previti: “Si perde una grande occasione”

Stop al Ponte. Previti: “Si perde una grande occasione”

Stop al Ponte. Previti: “Si perde una grande occasione”

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giovedì 11 Ottobre 2012 - 13:37

Secondo il presidente del Consiglio Comunale, in tal modo la Sicilia e la Calabria continuano ad essere condannati all’emarginazione e all’isolamento: “I contribuenti spenderanno 300 milioni per pagare le penalità contrattuali. Addio alle opere compensative, complementari e propedeutiche e alle illusorie opere (strade, acquedotti, etc.) che alcuni aspiravano ad avere al posto e prima del Ponte. Addio a 40mila posti di lavoro”

Il Governo ha deciso di pagare la penale da 300 milioni di euro ad Eurolink e di interrompere il progetto per il Ponte sullo Stretto. Come sempre, le reazioni sono contrastanti. Per il presidente del consiglio comunale, Pippo Previti, si tratta di un’occasione persa: “Si consegna l’opera più imponente e importante della tecnologia umana alla «galleria delle nature morte» a cui spesso e non da ora sono esposte le progettazioni di opere più o meno importanti, comprese quelle che dovrebbero essere realizzate al posto del Ponte e ai quali, ormai, anche i più ingenui non credono più”.

“Il Ponte sullo Stretto – prosegue Previti – rappresentava e rappresenta non solo un elemento scenografico, attrattore di risorse economiche, culturali, e scientifiche, ma ci consentiva di completare l’asse 1 (Berlino – Palermo) collegando in maniera permanente, l’isola al continente, anche con sistemi ferroviari (di trasporto persone e merci) più moderni ed efficienti, ridando alla Sicilia il ruolo di Ponte, essa stessa, verso il Mediterraneo e i paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa dell’est”.

Secondo il presidente del Consiglio Comunale, in tal modo la Sicilia e la Calabria continuano ad essere condannati all’emarginazione e all’isolamento: “I contribuenti spenderanno 300 milioni per pagare le penalità contrattuali. Addio alle opere compensative, complementari e propedeutiche e alle illusorie opere (strade, acquedotti, etc.) che alcuni aspiravano ad avere al posto e prima del Ponte. Addio a 40mila posti di lavoro”.

“In compenso – conclude Previti – si finanzieranno:
• La nuova linea ferroviaria Torino – Lione per 800 milioni
• Il completamento del sistema di regimentazione delle acque di Venezia – il cosiddetto Mose – con 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Assieme al Ponte vengono «sepolte» le residue speranze di sviluppo delle due regioni meridionali a tutto vantaggio di altri e «superiori» interessi”.

11 commenti

  1. sig.Previte,ma quale film ha visto? è una vita ,purtroppo che sta passando,che parlate di ponte e l’unica cosa buona per voi che avete saputo fare e succhiare a “minna”. ora la deputazione messines che non ha più i finanzimenti si accorge del ponte?le presento gli amministratori,della società Ponte dello Stretto,chieda cosa hanno fatto per ammuccarisi i soldi?
    CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
    (in carica per il triennio 2011/2013)
    Presidente Onorario CALARCO Antonino
    Presidente ZAMBERLETTI Giuseppe
    Vice Presidente GRANATI Stefano
    Amministratore Delegato CIUCCI Pietro
    Consigliere AVERARDI Massimo
    Consigliere BALLISTRERI Gandolfo Maurizio
    Consigliere INFANTINO Rosario Maria
    Consigliere PAPPALARDO Antonio
    Consigliere PELLICANO’ Ercole Pietro
    Consigliere QUILICI Folco
    Consigliere ROSITANI Guglielmo
    Consigliere TRIGLIA Matteo Maria

    COLLEGIO SINDACALE
    (in carica per il triennio 2011/2013)
    Presidente MARIANI Lucio
    Sindaco Effettivo LANZA Antonino
    Sindaco Effettivo RUSSO Giuseppe

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  2. E LE FOGNE SOTTO IL PONTE ?
    CARO PREVITI, la suonata già la sappiamo ed è la solita minestra ormai andata a male che al ponte è legato lo sviluppo del territorio, il lavoro etc. etc.. Io sono d’accordo con Grillo il ponte andava fatto semmai nel 1970 oggi è ormai capitolo chiuso. Poi leggo che il gruppo Franza lamentando il minore traffico veicolare intenderebbe tagliare ore lavorative dei dipendenti. Se i privati piangono per la crisi dell’attraversamento dello stretto vorrei che mi spiegasse chi dovrebbe investire nel 2013 per questa bufala del ponte. Sui soldi della penale mi aspetterei da Ella, persona moderata, una pari indignazione per i soldi che sono stati spesi per la Stretto di Messina spa che si dice siano pari a quelli della penale. Poi visto che lo Stato soldi per pagare non ne ha io non mi preoccuperei più di tanto…. Piuttosto se fossi un esponente politico locale mi darei da fare su questioni più pratiche come quella che le pongo: Beppe Grillo è partito a Cannitello da una spiaggia in cui sgorgava una fogna a cieolo aperto ed è arrivato a Messina su di un altra spaiggia con fogna a vista. Telecamere e giornalisti di ogni dove ( c’erano persino i tedeschi) hanno visto e sentito gli odori maleodoranti di quelle cloache. Abbiamo fatto, per rimanere in tema, una figura proprio di merda…Allora piuttosto che disquisire di un opera che non c’è e che comunque passa sopra le nostre teste perchè non si preoccupa di risolvere qualcosa di più concreto e reale come quello delle fogne sotto il futuro ponte? Immagino che il suo partito ha già in mente nel programma prossimo futuro un progetto per risolvere la questione delle fogne sfuggite al 99% degli obiettivi raggiunti dall’amministrazione uscente. Ovviamente chiederei come mai nessuno si è ancora oggi posto un simile problema ma conosco già la risposta…..

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  3. Sono anni che insisto maniacalmente indicando la centralita e la priorita della questione Ponte .Unica ancora di salvezza per una citta malata. Una verita intuiitiva prima che razionale La miopia della politica ci ha ridotto a questo punto. Lo stesso Grillo si e’ in parte ravveduto invocando un REFERENDUM . Come si potrànno godere le bellezze dello stretto in un contesto di degrado ambientale sociale culturale ed economico ? Come dice Grillo “siamo sull’orlo di una crisi di nervi” . Mentre la nave affonda i musicanti……pensano di salvarsi emigrando.

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  4. antonio barbera 11 Ottobre 2012 17:07

    A nome di quali “superiori interessi” parla il Dott. Previti ,non certo della Città di Messina che ancora dopo decenni di promesse elettorali , con i gravi problemi sociali e occupazionali che sta vivendo , si vede sfornare calda calda in periodo elettorale la chimera del Ponte sullo Stretto.

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  5. Caro previti ma che parli a fare io al posto tuo mi dimetterei per protesta, quello si che sarebbe un segnale forte, ma figuriamoci se lo fa…………………… asse Torino Palermo, ma quando mai anche un bambino si accorgerebbe che ci hanno tagliato fuori, eppoi a chi lo stai dicendo a noi quanto sarebbe stato bello ????????? forse non lo sai ma voi politici siete li per portare avanti questo tipo di progetti o sbaglio ? La tav si fa il Mose si fa quelli che erano i progetti del nord si fanno e da noi si pijano i piccioli e tornano a casa loro, con il vostro benestare, e poi ci pijate per il c….o dicendo quanto sarebbe stato bello…..non ho parole anzi le avrei ma meglio che non le dico ….. saluti va

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  6. Ha ragione Previti, il Ponte era l’ unica e l’ ultima occasione di sviluppo per la nostra terra, se si doveva fare al Nord l’ avrebbero gia fatto, ma noi non contiamo e non conteremo mai niente, alla faccia dei nopontisti, che morti di fame sono nati e morti di fame moriranno, degni di una cultura medioevale e retrograda che non ha niente a che fare con lo sviluppo e il bene di questa terra. SENZA PONTE NELLA MERDA SIAMO E NELLA MERDA RESTEREMO.

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  7. Amico non é senza ponte ma con questi politici siamo nella m..da non hanno portato benifici in compenso i nostri figli continuano ad emigrare …

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  8. Concordo pienamente con il Presidente del Consiglio Comunale, la città di Messina e buona parte del territorio regionale perdono una grande e unica opportunità.

    In compenso, facciamo un grande favore al Nord Italia dove la classe politica è al servizio della collettività, viceversa, la nostra classe politica è al servizio di se stessa, regalando agli allocchi Siciliani storielle ricche di fumo.

    Viva l’Italia, forza Lega Nord.

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  9. Alfredo Enrico Catarsini 12 Ottobre 2012 07:50

    Ho letto con attenzione quanto è stato scritto da coloro i quali sono intervenuti nel dibattito sul ponte . Non molto tempo fa sono intervenuto sulla questione, ma torno volentieri per dare il mio apporto.
    Fortunatamente la barzelletta ponte sullo stretto si avvia al suo termine, non ha fatto ridere nessuno, tranne chi si è ingrassato per anni percependo cifre vergognose per rappresentare ……il nulla. Non voglio nemmeno pensare quanti soldi siano stati spesi INUTILMENTE…..I N U T I L M E N T E per creare quella pompamagna ripiena di vanità e di vuoto nella quale personaggi privi di qualsivoglia lungimiranza hanno sguazzato e risguazzato. Quanti posti di lavoro potevamo salvare sig.Ciucci con i soldi da Lei percepiti. A quanti disabili potevamo ridare più dignità con i soldi spesi, ma sarebbe più giusto dire buttati, nell’ ente ponte, quanti precari potevamo stabilizzare, a quanti giovani potevamo creare un vero futuro con tutto quello che si sono letteralmente mangiati. Il futuro è comunicazione, ma non tra sponde , ai tempi dell’ antica Roma un ponte era veramente una fonte di comunicazione, ma oggi il ponte mi deve portare in Cina, in India, in Vietnam, in Corea, in Giappone, negli Stati Uniti, nei paesi europei emergenti ( andate a controllare i PIL dei paesi da me citati) ora facciamo uno sforzo di onestà intellettuale e riconosciamoci che questo ponte collega due delle zone più depresse d’ Europa e che una sua eventuale ricaduta in termini di utilità arriva a malapena a Roma, a 700 km di distanza da noi a 950 km da Palermo a 1100 km da Trapani. Noi dobbiamo essere messi nella possibilità di comunicare, le nostre aziende devono essere messe nella possibilità di comunicare, i nostri prodotti devono poter viaggiare lontano e rapidamente, perché il mondo moderno esige che spazio e tempo camminino in modo inversamente proporzionale, ovvero meno tempo più spazio. Ora in un’ ottica veramente lungimirante e non meramente clientelistica, dove credete che porti questo ponte? Io in questa regione per andare a Siracusa con il treno, partendo da Messina devo iniziare un’ odissea e voi mi parlate di ponte? Il ponte equivale ormai a un condominio di 1000 famiglie con il riscaldamento centralizzato ……. è vecchio, è un’ idea vecchia, come la classe politica che ha ingrassato per decenni, è vecchio come le idee di chi ha troppe primavere sulle spalle, voi parlate di ponte ….…… ponte si ponte no e nei paesi europei economicamente avanzati guardano a un’ utilizzo intelligente dell’ energia che preveda un consumo massimo per famiglia di 2 dico DUE Kw invece degli attuali 4.5 se non 6. Questo è progresso, questo vuol dire saper guardare lontano, questo significa creare qualcosa di utile per la comunità.
    Provate a immaginare ora un aeroporto al centro della Sicilia, dove afferiscono da ogni provincia delle linee ferrate per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli, zootecnici, artigianali, e ora immaginate dei cargo che partono carichi dell’ inventiva della nostra terra, della professionalità della nostra terra, dei sacrifici della nostra terra, carichi di VERE NUOVE SPERANZE…………….. questo è quello che voglio per la mia Sicilia, un futuro vero, concreto, un futuro capace di abbattere barriere, capace di dare risposte immediate a tutti quei siciliani che ogni mattina che aprono gli occhi amano e maledicono la loro terra

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  10. NON CONOSCEVO QUESTO POLITICO E ME NE SCUSO. NON MI INTERESSA NEMMENO SAPERE L’appartenenza partitica. Onore alla ragionevolezza e lucidità delle sue argomentazioni .
    L’unica obiezione semmai da fare e’ lo scarso impegno dimostrato finora atto a sostenere L’INDISPENSABILITÀ del,ponte e
    rivendicarne la realizzazione a costo di iniziative eclatanti( sciopero della fame …la traversata a nuoto dello Stretto ,legarsi al pilone…..denudarsi che so.. per testimoniare col la passione che dovrebbere caratterizzare un vero Uomo politico…

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  11. Caro Alfredo Enrico,la ringrazio del commento. Perché se questi sono gli argomenti e i contributi logico-cultural-scientifico dei NO PONTE ,credo che miglior propaganda ai sostenitori pro ponte ,Lei non potesse farla. Confrontando le ragioni del SI contenute nelle dichiarazioni per esempio di PREVITI e le confuse ,emotive irrazionali e “faraoniche ” contraddizioni rilevabili dall’intervento di Alfredo Enrico. si conferma che il pregiudizio ideologico fondamentalista offusca le menti e procura inevitabilmente disastri anche se in buona FEDE.

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