Da Caropepe al Cile. Se scrivi libri puoi andare dove vuoi

Da Caropepe al Cile. Se scrivi libri puoi andare dove vuoi

Marilena Raffa

Da Caropepe al Cile. Se scrivi libri puoi andare dove vuoi

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mercoledì 22 Novembre 2017 - 07:22

Roberta Busacca, messinese con la passione per la scrittura si prepara alla seconda pubblicazione

Da giovanissima, passava le sue giornate seduta per terra vicino al balcone, leggendo libri. Le sue letture non comprendevano “Topolino”, se lo ricorda benissimo. Col tempo si è innamorata di Hermann Hesse, Jack Kerouac e di alcuni scrittori russi. Dalla lettura alla scrittura, è stato un attimo.

Roberta Maria Busacca è nata a Messina, laureata in Lettere Moderne, fa la docente con entusiasmo e dedizione. Curiosa, autoironica, appassionata di politica, femminista secondo una sua personalissima inedita interpretazione. Il suo mondo è complesso, in continuo divenire, dai contorni sfumati perché i confini le stanno stretti e li ridisegna continuamente senza una logica apparente. La sua personalità eclettica ha trovato sfogo nella scrittura, regalando gran parte di sé ai personaggi a cui dà vita.

“Il suono delle parole – afferma Roberta – è per me come il rumore delle assi di legno del palcoscenico che scricchiolano al passar degli attori. Adoro il rumore del palcoscenico ed anche la polvere che si alza”. Il mese prossimo verrà pubblicato “Papillon catalano e oro cileno”, edito dalla Bertoni e realizzato a quattro mani da Roberta Busacca e lo scrittore salentino William Bavone, penna notissima sia per gli scritti di geopolitica che per i suoi romanzi ( vi consigliamo la lettura dell’ultimo “Play”).

Busacca e Bavone hanno uno stile di scrittura differente, che avvantaggia la definizione delle identità dei personaggi e si fonde alla perfezione nello scambio di mail che rimbalzano da Milano al Cile. Attraverso questo carteggio telematico, il lettore segue nel loro viaggio interiore Dorotea e Giobbe, amici di infanzia ritrovati, attraverso pensieri, manie, rituali che, a volte, svelano indizi di un enigma misterioso.

Per la scrittrice si tratta della seconda pubblicazione. Già nel 2011, è autrice, insieme a Emanuela Lo Presti, di “ Vita Indocente”, edito da Aracne. Un ipertesto post post-moderno, riproduce la vita di due insegnanti precari nella Sicilia 2010 che si trovano, per caso, coinquiline a Caropepe e condividono viaggi, frustrazioni ed aspirazioni.

Le due messinesi sono state così protagoniste di numerosi articoli di rilievo nazionale tra cui La Stampa, Repubblica, il settimanale Tu Style, il blog di Vanity Fair per la partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino. Ancora, ricordiamo la presenza al 1° Festival della Letteratura di Milano, alla Fnac e l’intervista di Maurizio Costanzo per la trasmissione “L’uomo della notte”.

Abbiamo chiesto a Roberta perché fino ad ora ha scritto libri a quattro mani, la risposta ufficiale è diventata “per affinità elettive”. La verità è che già da qualche anno sta lavorando al suo romanzo, stesura resa interminabile dal continuo paragone con i grandi classici che hanno scandito le giornate in riva allo Stretto.

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