A segnalare l'episodio è il consigliere comunale Paolo Mangano che scrive al sindaco per avere alcune risposte
In vista della processione della Vara, i commercianti di via Garibaldi hanno visto sparire panchine e pezzi di arredo urbano che negli anni avevano collocato. All’improvviso e senza neanche essere stati informati, si sono ritrovati senza più quegli arredi pagati a proprie spese e regolarmente autorizzati.
Il Comune li ha rimossi per problemi di sicurezza e ordine pubblico per la processione del 15 agosto. Ma senza avvisare nessuno.
A segnalare l’episodio è il consigliere comunale del Movimento 5Stelle Paolo Mangano. Che si chiede intanto perché per un intervento simile sia stata necessaria un’ordinanza sindacale, visto che comunque la macchina organizzativa della Vara è in moto da diversi mesi.
E “ricorda” al sindaco che il ricorso al potere di emanare ordinanze sindacali non deve essere esercitato con superficialità e abitualità. Anzi, deve rispettare la reale necessità, l’effettiva urgenza, i principi fondamentali dell’ordinamento e scongiurare ogni sospetto di illegittimità costituzionale, nonché nella prospettiva e nello spirito lontano da ogni moda estemporanea o esercizio fantasioso.
Per tutti questi motivi il consigliere Mangano pone una serie di quesiti al sindaco De Luca. A comunciare proprio dal fatto se l’attività di sgombero in via Garibaldi sia stata disposta da un provvedimento regolare o da ordinanza sindacale. Quindi chiede, a nome dei commercianti, se i pezzi di arredo urbano che sono stati tolti adesso siano custoditi per poi essere ricollocati. O per caso sono finiti in discarica?
Mangano chiede a De Luca anche se fosse a conoscenza che si tratta di arredi di proprietà dei commercianti. E quindi vuole sapere quanto ha speso il Comune per questa attività e quando saranno ricollocati dopo la processione.