Il decreto legislativo 68/2011 consente un aumento massimo del 3,5 % sull’aliquota vigente del 12,5 %. E’ la scelta del commissario della Provincia, Filippo Romano, con i poteri della Giunta provinciale, su proposta del dirigente Antonino Calabrò. Gli aumenti scatteranno da febbraio

La delibera è la numero 136 del 24 dicembre scorso, pubblicata il 27 dicembre, e porta la firma del commissario della Provincia, Filippo Romano, su proposta del dirigente ai servizi finanziari e tributi provinciali, Antonino Calabrò. Riguarda la variazione dell'aliquota dell'imposta provinciale sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore esclusi i ciclomotori. In due parole, aumenta il costo delle assicurazioni sulle automobili.

II Decreto legislativo 6 maggio 2011, numero 68, concernente "disposizioni in materia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province", all'articolo 17, comma 2, ha previsto che dal 2012 l'imposta in questione costituisca "tributo proprio derivato" delle province, prevedendo anche al comma 2 che le province stesse possano aumentare o diminuire l’aliquota vigente pari al 12,5% di una percentuale fino a 3,5 punti percentuali.

La sentenza della Corte Costituzionale numero 97 del 23 maggio 2013 aveva dichiarato l’illegittimità costituzionale del decreto nella parte in cui estendeva le disposizioni alle province siciliane ma la legge regionale numero 21 del 5 dicembre 2013 ha attribuito alle Province il gettito dell’imposta.

E a Messina, non c’erano dubbi, è stato stabilito l’aumento massimo. L’aliquota, così, sale al 16 %, a decorrere dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di pubblicazione della delibera di variazione, cioè da febbraio. L’ennesima “tassa” alle stelle che non farà dormire sonni tranquilli ai messinesi.