L’organismo non riesce a liberarsi del peso in eccesso per i motivi più svariati
Possedete un’autodisciplina fuori dal comune e quando decidete di ingaggiare la lotta ai chili in eccesso lo fate sul serio, con costanza, impegno e sacrificio ma non riuscite a perdere un grammo? In certi casi, il corpo non ce la fa a liberarsi del peso accumulato, nonostante un regime alimentare adeguato ed un’attività fisica regolare.
I fattori che impediscono di raggiungere i risultati desiderati sono molteplici e possono riguardare tipologia, quantità e frequenza dei pasti, programma ed intensità di allenamento, condizione di obesità, squilibrio metabolico ed altre patologie.
La cura dimagrante varia in base alle condizioni generali di salute dell’organismo, all’età, al sesso ed alle abitudini di vita quotidiana. Una ragazza di 20 anni ha un fabbisogno energetico differente, per esempio, da quello di un coetaneo o di una donna in menopausa. Non esiste una dieta universale.
Per questo, se avete sbagliato cura non sarà colpa del dietologo. Chissà quale moda del momento avete scopiazzato da riviste e programmi tv o dall’amica dell’amica che giura di aver perso quaranta chili in una settimana, assottigliato il punto vita e sconfitto la cellulite.
Nutrirsi correttamente aiuta a mantenere un’ottima salute e prevenire tante patologie, allo stesso tempo, alimentarsi in modo sbagliato, anche se per periodi limitati come quelli di una dieta, può causare danni importanti.
C’è chi elimina drasticamente i carboidrati, fonte di energia per il corpo, esagera con la quantità di proteine costringendo fegato e reni ad un maggior lavoro o evita l’assunzione di grassi. Per l’ultimo documento nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana, le calorie che assumiamo ogni giorno devono derivare dal 45-60% di carboidrati, dal 20-35% di grassi e da una quantità di proteine pari a 0,90 grammi per chilogrammo di peso corporeo. Se state facendo i calcoli, non ho insistito a sufficienza sulla necessità di rivolgersi ad uno specialista!
Discorso a parte per il tipo di allenamento da associare alla dieta. Premesso che l’attività fisica costante è raccomandata, a prescindere dalla presenza di chili di troppo, per mantenersi in buona salute, bastano 150 minuti a settimana. Per consumare il grasso in eccesso, invece, si dovrà seguire un programma mirato.
Un recente studio inglese conferma che il migliore allenamento per dimagrire è quello che combina attività cardiovascolare ad esercizi di potenziamento muscolare. In questo modo si perde massa grassa e si stimola la produzione di quella magra, così migliorando l’aspetto generale di tutto il corpo. Le attività aerobiche impegnano il sistema cardio-circolatorio , tra queste rientrano bicicletta, nuoto, camminata e corsa. Per il potenziamento, invece, si ricorrerà a pesi, attrezzi, esercizi a corpo libero e yoga.
Se dieta ed allenamento sono corretti ma l’ago della bilancia non si sposta di un millimetro, le cause vanno ricercate altrove. E sono le più svariate. Per esempio, un metabolismo lento causa tendenza ad ingrassare e difficoltà a dimagrire. Chi è obeso ed ha tanti chili da buttare giù, viene ostacolato da meccanismi biologici che spingono a mantenere il peso di partenza. Anche la presenza di intolleranze alimentari o un particolare periodo di stress, possono impedire la perdita di peso.