Un tortuoso percorso da montagne russe che causa infiniti disagi e manovre azzardate. Per il consigliere comunale Libero Gioveni, risolvere il problema è una priorità assoluta, nonchè una questione di sicurezza
“Se il messinese Tony Cairoli ha conquistato il settimo titolo mondiale nel motocross, una ragione ci sarà”.
Forse che la Circonvallazione, con radici e sollevamenti di manto, è un ottimo allenamento per questo tipo di disciplina?
La denuncia, carica di indignazione ed ironia, è giunta questa mattina in redazione da parte di un nostro lettore.
Una lunga lettera dal titolo “FATE PRESTO” inviata con l’obiettivo di ri-focalizzare l’attenzione sulle devastate strade messinesi, con particolare riferimento al tratto della Circonvallazione dal Viale Italia, al Viale Regina Elena, fino alla Panoramica.
“Qualche giorno fa – si legge – sono stato sbigottito testimone di un incidente, con un centauro sbalzato dalla moto, nell’incocciare un vero e proprio scalino nel mezzo della carreggiata. Fortunatamente i danni fisici sono stati limitati a escoriazioni e lividi, ma quelli al mezzo risultavano ingenti”.
Uno slalom che, giornalmente, impegna motociclisti ed automobilisti nel gioco del “evita il dosso”.
E ad intervenire con una nota ufficiale, sempre stamani, è stato anche il Consigliere Comunale Libero Gioveni che, nello scrivere dell’alto “rischio di incidenti provocati dalle condizioni del manto stradale”, ha chiesto all’Amministrazione interventi urgenti.
“La naturale conseguenza per gli automobilisti – si legge nella nota – è certamente quella di dirottare i propri mezzi nella corsia opposta proprio per evitare dossi, con l’immaginabile triste conseguenza che può scaturire da queste continue manovre azzardate”.
Ad onor del vero, bisogna ricordare come una striscia gialla fosse stata dipinta con la speranza che facesse magicamente rientrare le radici degli alberi o eliminasse i dossi.
In realtà, nessuna delle ipotesi e l’ormai “sbiadita striscia gialla – tuona Gioveni – non può di certo bastare, senza considerare il fatto che le dimensioni ristrette della carreggiata utilizzabile senza rischi forse non consentirebbero nemmeno di circolare nella lunga arteria cittadina a doppio senso di marcia!”.
Intervenire, dunque, e con la massima urgenza.
“Forse si attende la tragedia per correre ai ripari? O appellarsi alla classica foglia di fico che non ci sono fondi, o che le passate Amministrazioni non hanno fatto nulla o quasi?”, si domanda il lettore-denunciatario.
Che i fondi ordinari da destinare a questo genere di interventi siano al momento latitanti è cosa nota ma, come sottolinea Gioveni, è “quasi obbligatorio il ricorso a parte dei fondi Ecopass, sui quali l’operazione verità richiesta dallo stesso consigliere al Sindaco Accorinti e all’Assessore al Bilancio Signorino, il 9 luglio scorso, purtroppo non è ancora partita”.
E nell’attesa, Messina si gode le sue montagne russe, “aggratis” per giunta.
Veronica Crocitti
sette titoli mondiali varranno bene qualche sacrificio
dove è l’assesore al–ramo-??
concordo con il lettore denunciatario sull’urgenza e sul basta scuse, ma consiglierei al consigliere, prima di tuonare, di cominciare le sue arringhe con: “Lo so, è vero che da vent’anni a questa parte non abbiamo svolto seriamente il mandato per cui siamo stati eletti dai nostri concittadini e di questo ci doliamo, ma adesso è finalmente ora di lavorare per loro….” e poi via con le problematiche da risolvere. La provata cittadinanza messinese accoglierebbe con calore queste di mostrazioni di umiltà.
Il consigliere Gioveni stuzzica tanto sulla fine fatta degli “ecopass”, che sia a conoscenza di qualche malaffare? Se è a conoscenza di qualche cosa perchè non denuncia alla magistratura? Questo dico o non dico mi sa tanto di ua strategia
molto personale mettere pressione a qualcuno; quindi denunci e basta…
diciamo che l’ex assessore che ha avuto in mano i soldi dell’ecopass per la manutenzione stradale non è che abbia brillato di iniziative…è anche vero che spendere buona parte di quei soldi SOLO per fare poco meno di una 50ina di metri di viale r.elena pressi piazza castronuovo sarebbe da chiedersi come hanno fatto queste gare di appalto…visto che sono di nuovo al punto di partenza.
Ovviamente le mie sono solo congetture….ma se tanto mi da tanto chi non ricorda la buca apertasi dopo neanche un mese dall’apertura del rifatto corso cavour all’altezza del teatro???
Perchè non chiedere un rendiconto alla signora Elvira Amata sull’utilizzo dei fondi stanziati, seppure modesti.
Per eliminare un albero alto 12 metri mi sono stati chiesti 1.200 euro compreso il trasporto in discarica e la rimozione della radice; alla signora Amata si può chiedere quanto è costata la fettuccina biancorossa al metro lineare?
Sono conti così difficili da fare?
E’ da qualche anno che questo problema assilla tutti coloro che sono costretti a percorrere la Circonvallazione in tutta la sua estensione….tratto più o tratto meno….la viabilità è a rischio ed in particolare per gli utenti dellità 30 km/h.e 2 ruote!!!!……paradosso dei paradossi…linea gialla a parte!….sono stati affissi dei cartelli segnalatori con l’indicazione di “dosso” e velocità di 3enti0 km/h
cosi che l’Amministrazione intende pulirsi la coscienza in caso di incidenti?????…..anche se avessero provveduto a “sistemare” le radici ed il relativo manto deformato di un albero ogni 15 giorni,penso che a quest’ora il problema era risolto……per non parlare dei tombini otturati da secoli …con le pioggie che presto arriveranno!!!….Messina città del nulla in mano a gente da niente!!!!
si può far pagare a chi transita sulla Circonvallazione il biglietto per le Montagne Russe e con i fondi raccolti provvedere alla sistemazione del manto stradale
speriamo che intervenga immantinente quel grande esperto che in mesi e mesi di lavoro ha copiato il Regolamento del Verde della città di Firenze e risolva il problema alle/delle radici ….. si si proprio quello che sostiene che le radici si nutrono dei sali minerali contenuti nell’asfalto e che ha fatto ridere tutte le Facoltà di Agraria.
Aspettiamo fiduciosi sperando che nel frattempo si abbia conseguito qualche altro Master