48 torrenti da sorvegliare, monitorare e salvare prima che si verifichino altre tragedie. Cittadinanzattiva ed il Consigliere Costanzo scrivono all'Amministrazione comunale chiedendo impegni celeri e concreti. Cucinotta: "Stiamo verificando le risorse economiche". LA FOTOGALLERY DI MARTHA MICALI
Messina città di torrenti e di impalcati da monitorare.
Dopo l’appello del Consigliere comunale Libero Gioveni che ieri, con una nota, invitava l’amministrazione ad effettuare verifiche statiche e di monitoraggio dell’arteria di Viale Europa, oggi giunge a corredo la posizione di Cittadinanzattiva.
La constatazione precisa da cui prende spunto l’intero appello riguarda il numero consistente di torrenti presenti sull’intero territorio messinese, ossia 48 (Gallo, Mili, Tarantonio, Galati, Marmora, S.Stefano, Rodia, Schiavo, Fiumarella, Briga, Porcino, Giampilieri, Mella, Bordonaro, Giudeo, Cumia, Miano, Catarratti, Calamona, Ciaramita , Briga, Tara, Muti, Vallone Cavaliere, Casagrande, Molinello, Corsari, Trapani,Tono, Boccetta, Papardo (Foce), Portalegni, S.Agata Foce, Zaera, Guardia, Bonsignore, Pace, Oreto Foce, Annunziata, Gazzi, S.Licandro, Minissale, S.Michele, Contesse, S. Leone, S.Filippo, Larderia, Zafferia).
“Negli ultimi anni questi torrenti sono stati tristi protagonisti di alluvioni e straripamenti – scrivono – per cui ben venga l’interrogazione del consigliere Gioveni, ma non limitata alla verifica dell’impalcato di Viale Europa, bensì a tutti gli impalcati esistenti sui torrenti”.
Un’esortazione, quella inviata, ad eseguire un’attenta e costante vigilanza su impalcati e luci, nonché una ripetuta manutenzione ed un’assidua pulizia.
In tal caso, le competenze variano a seconda delle zone. “I tratti di torrente posti entro il centro abitato – viene spiegato nella lettera – rientrano nella competenza comunale”, al contrario, quelli posti al di fuori rientrano nella competenza dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture per il tramite dei propri uffici del Genio Civile.
Ecco perché le richieste all’Amministrazione si focalizzano, da un lato, su un’azione diretta di controllo, manutenzione e sanziona mento esemplare dei contravventori e, dall’altro, su un’azione indiretta mirata a pretendere “dagli Uffici comunali opportuni accertamenti tecnici per verificare lo stato del letto dei corsi d’acqua”.
A ben leggere, sono tanti i “suggerimenti” che Cittadinanzattiva propone a Palazzo Zanca, tra cui, in primis, un’ordinanza ad hoc.
Vietare la modifica del corso delle acque pubbliche, negare la realizzazione di canali di deviazione per l’irrigazione di agrumeti o coltivazioni, imporre ai proprietari dei fondi adiacenti di eseguire interventi regimatori delle acque, vietare lo sradicamento, la bruciatura di ceppi o la realizzazione di opere che possano ostruire il corso delle acque nei loro letti naturali.
Queste le soluzioni proposte a cui si sommano le “pressioni” che l’amministrazione dovrebbe attuare nei confronti degli Uffici del Genio Civile. “Il Sindaco dovrà chiedere al Servizio idrografico regionale ed al Genio Civile interventi di verifica delle grandezze idrogeologiche dei torrenti – si legge nel finale – insieme alla verifica dell’idoneità o occlusione delle luci dei ponti e di altre strettoie naturali o artificiali, al fine di predisporre gli opportuni interventi e prevenire situazioni di rischio e pericolo”.
E se ieri Gioveni scriveva in riferimento al torrente del Viale Europa, oggi il Consigliere della VI Circoscrizione, Massimo Costanzo, torna ad occuparsi del torrente di “sua” competenza, ossia quello del Papardo.
“Volevo segnalare – si legge in una nota inviata alla nostra redazione – che ancora oggi il torrente Papardo, che rientra tra gli otto più pericolosi a rischio idrologico (vedi conferenza tenutasi il 04/02/2013 al Comune di Messina) versa in condizioni drammatiche. La stagione invernale ormai è vicina. Non possiamo aspettare che si verifichi un'altra tragedia. Lì dove il torrente è a rischio ci sono oltre le abitazioni, il CNR (per la ricerca e lo sviluppo delle nano tecnologie) e l'Ospedale riuniti Papardo – Piemonte”.
Appelli, segnalazioni e timori di una città che ha visto, nel corso degli anni, il verificarsi di troppe “tragedie annunciate” per poter rimanere ancora inerme a guardare.
“Al momento stiamo verificando le risorse economiche del Comune che, purtroppo, sono limitate – ha spiegato l’ass. Filippo Cucinotta, delegato alla Protezione Civile – e ci stiamo interfacciando sia con la dirigenza che con gli uffici competenti per stilare al più presto un piano di interventi prioritari”.
Come sempre, l’augurio comune è che si passi velocemente dalle parole ai fatti.
Veronica Crocitti
LA FOTOGALLERY DI MARTHA MICALI
Giusto ha risposto l’Assessore Cucinotta: “Presto un piano di interventi”. All’interrogazione di Libero Gioveni, mi sorge spontanea una considerazione…fino ad oggi dov’era Libero Gioveni e il partito che lo sorregge? Libero Gioveni dimentica che a governare questa citta’ da quarant’anni a questa parte sono stati i partiti che grazie a Dio oggi sono stati sconfitti dal POPOLO (Accorinti) Libero Gioveni forse non fara’ parte del popolo crede di essere un politico al di sopra delle parti, ma non e’ cosi’. Invece di porsi con queste interrogazioni pretestuose, perche’ non si pone con spirito di collaborazione dovendo sapere che i problemi odierni sono innumerevoli e di importante gravita’ e che l’Amministrazione attuale non e’ retta da un Dio e nemmeno da un mago fornito di bacchetta magica.
Ora o collaboriamo tutti e con pazienza al miglioramento e al benessere della collettivita’ oppure la piazza si muovera’ in difesa del cittadino Accorinti espressione del popolo. Angela Rizzo e Nino Quartarone
Cucinotta tranquillo, adesso abbiamo gli ambientalisti al governo, infatti siamo a fine agosto e i torrenti sono ancora colmi. Aspettiamo le pioggia o qualche nubifragio, le cui avvisaglie sono già arrivate qualche giorno addietro.
gioca anche tu a “chi vuol essere accorintiano”
in onda ogni giorno sulle strade di questa città
prima domanda:
Quale piazza si muoverà in difesa del cittadino Accorinti espressione del popolo?
a)piazza cairoli;
b)piazza unione europea;
c)piazza trombetta;
d)piazza della repubblica.
ricordo agli spettatori i tre aiuti
1. 50/50
2. la telefonata a qualche seguace
3. l’aiuto dei commentatori di tempostretto pro-accorinti
Il buon amministratore deve avere essenzialmente due qualità: onestà e capacità. La prima ormai è lasciata al buon cuore di ciascuno. La seconda, oggi più rara della prima, significa saper reperire denaro. Dal momento che le casse comunali è evidente siano vuote e che le tasse che ci tartasseranno sempre più servono solo a coprire i debiti, dove reperire il denaro? C’è solo un modo: suddividere la città per zone e per necessità e darle in concessione, se necessario anche a privati esteri. Cerco di spiegarmi meglio con un esempio: a me amministrazione comunale serve realizzare un parco a Capo Peloro con ristorante sul pilone, funivia che attraversa lo stretto, parcheggi, annessi e connessi. Faccio un bando. La ditta francese xyz presenta un progetto, a me amministrazione comunale piace, la ditta si sobbarca tutte le spese della costruzione, io le do la concessione e per 50 anni tutti o parte dei guadagni andranno a lei, magari con l’obbligo di usare maestranze e lavoratori locali.
In altre parole è inutile cercare soldi nelle casse comunali o dal PDL e dal PD-L.
Ciao e forza Messina.
@bruce lee:
Caro bruce lee e tu a quale piazza aspiri?