Nel pomeriggio il commissario di Messinambiente, Armando Di Maria, ha incontrato il commissario del Comune. Croce si è assunto la responsabilità di fornire alla società i finanziamenti necessari al pagamento degli stipendi e alla ripresa della raccolta. Il debito con l’Inps sarà rateizzato. Domani mattina nuovo incontro in Prefettura
Messinambiente ne ha viste tante ed oggi ancora una in più. In mattinata sembrava che per la società il baratro fosse vicino. Dall’Ato 3 erano arrivati solo 720mila degli oltre 3 milioni di euro ricevuti in forza dei trasferimenti statali, soldi che non sarebbero bastati neppure per pagare una mensilità arretrata ai lavoratori, che erano pronti allo sciopero. La restante somma doveva servire ad onorare un debito con l’Inps, che invece sarà rateizzato.
Nel pomeriggio, il commissario di Messinambiente, Armando Di Maria, ha incontrato il commissario del Comune, Luigi Croce, che si è assunto personalmente la responsabilità di fornire alla società i finanziamenti previsti, scongiurando lo stop dei rifiuti, che sembrava cosa fatta.
La raccolta riprenderà non appena verrà riaperta la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, che anche oggi è rimasta chiusa per il forte vento.
Domani mattina, alle 11, nuovo incontro in Prefettura. Anche il neo prefetto, Stefano Trotta, aveva intimato oggi, in una lettera, che la raccolta non venisse bloccata.
“Siamo soddisfatti del risultato – dichiara Clara Crocé, segretario della Fp Cgil – ma è stata dura. Abbiamo presidiato il Comune sin da stamattina, facendoci promotori di incontri che per fortuna alla fine si sono rivelati risolutivi. I finanziamenti sono ufficialmente sbloccati e nelle casse di Messinambiente. L’incontro di domani in Prefettura servirà a trovare delle soluzioni per il prosieguo perché bisogna fare in modo che certe situazioni non si ripetano”.
(Ma. Ip.)
PAGLIACCI!!!!
bugie,solo bugie
attenzione,non e vero niente.stanno prendendo tempo,non vi fate prendere per il xxxx per l’ennesima,volta
Saggia decisione, quella del dr. Croce, che, da onesto, coscienzioso e e ben preparato ex magistrato, ha subito compreso come la condotta migliore fosse nel privilegiare la salus publica piuttosto che quella dei singuli debitores. Mi spiego meglio : la problematica inerente alla corretta gestione globale dei rifiuti prodotti da una collettività, IMPONE degli obblighi ben precisi a qualunque amministratore che si rispetti, la cui violazione prefigura ipotesi di reato ben precise.Resterà poi, una volta scongiurata l’emergenza, il lavoro necessario per individuare, al di fuori di ogni ragionevole dubbio, i responsabili, negli anni, di questi sprechi e di questa inefficienza (e non è detto che, necessariamente, sia il dr. CROCE a farlo). Come cittadino, non sono per niente preoccupato, perchè ho fiducia nelle leggi in vigore in materia, negli organi inquirenti e nella magistratura. Bene fa la stampa locale a mantenere sotto i riflettori dell’opinione pubblica, questa delicata e complessa problematica. Ma a costo di essere monotono, non posso non porre l’accento, anche in queste sede, sul fatto che ANCHE A MESSINA, UNA OTTIMALE GESTIONE GLOBALE DEI RIFIUTI, BEN STRUTTURATA E CHE PREVEDA ANCHE IL MOMENTO DEL RICICLAGGIO DEI MATERIALI CONFERITI (NEI RAZIONALI LIMITI DEL POSSIBILE E DEL CONVENIENTE), PORTA ALLA CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO, CIOE’ NUOVA RICCHEZZA PER TUTTI NOI. Non è una cosa di piccolo conto, questa : in un momento nel quale l’ambiente della terra mostra una condizione di sofferenza, una maggiore cura per l’ambiente porta non solo positivi riflessi per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche. In proposito, io ricordo l’aureo consiglio del prof. UGO RUFFOLO che,riferendosi del modo di gestire le finanze (private e/o pubbliche) , l’atteggiamento migliore doveva essere SEMPRE quello di operare con “la diligenza dell’accorto banchiere”.
si ma tanto alcuni il caffè lo prendono lo stesso al bar e si fanno la spesa invece di lavorare, il tutto con i mezzi di servizio…….
spero tanto che il caffe’,tu non lo possa piu’ prendere.