Le previsioni per il fine settimana a Messina
Come avevamo già anticipato nell’articolo della settimana scorsa, circa la possibilità di un sensibile aumento della pressione atmosferica sull’Europa centro-settentrionale, con implicazioni sull’evoluzione del tempo sul Mediterraneo, tali prospettive ora andranno a concretizzarsi.
L’aumento della pressione atmosferica sull’Europa centro-settentrionale avrà un ruolo cruciale nell’arrivo delle piogge sull’isola. Difatti, a differenza delle ultime perturbazioni atlantiche transitate sul centro-nord, il nuovo fronte da ovest che scivolerà verso est non potrà fare la solita toccata e fuga, trovandosi ad ovest lo sbarramento offerto da un promontorio sull’est Europa, pronto a rallentarne il moto.
Insomma, la perturbazione atlantica che sta entrando sul Mediterraneo sarà destinata a passare verso il Sud Italia. Lo stesso anticiclone ad est incrementerà il flusso sciroccale (per l’inspessimento delle isobare) davanti il fronte avanzante da ovest, con aria calda e umida dal Golfo della Sirte che porterà le piogge in quelle aree, esposte allo scirocco, dove non pioveva seriamente da molti mesi.
Dall’analisi dei centri di calcolo internazionali sembra ormai certo che dalla seconda parte di venerdì 18 ottobre il ramo più attivo di questo fronte raggiungerà la Sicilia occidentale, apportando piogge, ma anche temporali, che si concentreranno lungo una linea di confluenza frontale, fra venti di maestrale e lo scirocco.
Attenzione ai temporali autorigeneranti
Le più fredde correnti di maestrale, che seguiranno il fronte freddo, essendo molto più dense rispetto l’aria calda e molto umida trasportata dai venti di scirocco e ostro sul Canale di Sicilia e sullo Ionio, costringerà quest’ultimi a salire verso l’alto, condensandosi in imponenti “torri di vapore” (grossi cumulonembi) che scaricheranno piogge intense.
Ebbene, qui bisognerà fare molta attenzione. Tale confluenza, nei medi e bassi strati, evolvendo verso est, agevolerà le condizioni ideali per la formazione di convezione organizzata e “clusters temporaleschi pre-frontali” che dal Canale di Sicilia alto si muoveranno verso le coste della Sicilia occidentale, dove sono attesi fenomeni anche di forte intensità. Visto l’intenso “shear” del vento potrebbero anche presentare le caratteristiche delle “v-shaped storm” sui mari attorno l’isola, con interessamento dei settori occidentali e meridionali.
Fra sabato e lunedì toccherà ai settori ionici
Il maltempo non risparmierà nemmeno le zone ioniche di Sicilia, che sabato saranno sferzate da venti di ostro e scirocco sostenuti. Qui arriveranno delle piogge e dei rovesci, anche a sfogo temporalesco, che nel corso della giornata risaliranno fino al Messinese.
I forti contrasti termici che si verranno ad originare, fra il lato occidentale della saccatura, dove scorre l’aria fredda di lontane origini polari marittime, e quello orientale, dove invece risaliranno masse d’aria temperate ma molto umide, di tipo sub-tropicale marittima, imprimerà una certa enfasi per lo sviluppo di un minimo relativo sul basso Tirreno.
Rischio concreto di un blocco della circolazione
Va detto che questa situazione rischia di rimanere bloccata anche durante le giornate di domenica 20 e lunedì 21 ottobre, se il promontorio anticiclonico di blocco, presente sull’Europa orientale, farà da muro alla depressione, rendendola stazionaria sul Canale di Sicilia. In questo modo l’aria molto umida che sale da sud-est impatterà sulla Sicilia orientale, causando piogge intense e persistenti.
Tutto dipenderà dall’esatta traiettoria che seguirà questo ciclone, subito dopo la fase di ibridazione. Se passerà vicino la Sicilia l’isola rischia di dover fare i conti con una severa fase di maltempo, soprattutto in termini di piogge consistenti, temporali e venti dai quadranti sud-orientali.
Le zone maggiormente colpite dovrebbero essere quelle della costa occidentale venerdì sera, poi toccherà alla costa meridionale e tutto il settore orientale, da Capo Passero fino a Fiumefreddo e Taormina, dove le precipitazioni potrebbero insistere fino alla giornata di lunedì 21 e martedì 22 ottobre. Ma in questo caso anche le aree ioniche dello Stretto rischierebbero di vedere accumuli pluviometrici abbondanti, tanto che alcuni modelli probabilistici ipotizzano accumuli di oltre 100/150 mm sull’area dei Peloritani e nelle aree a sud del capoluogo, esposte ai flussi da sud-est.