Pericolosa linea di convergenza sabato: l'alta pressione rischia di far stazionare i temporali

Pericolosa linea di convergenza sabato: l’alta pressione rischia di far stazionare i temporali

Daniele Ingemi

Pericolosa linea di convergenza sabato: l’alta pressione rischia di far stazionare i temporali

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venerdì 18 Ottobre 2024 - 06:00

Chi ha letto l’articolo di qualche giorno fa sa che sull’Europa si sta instaurando un pericoloso pattern barico, noto “blocco ad Omega”, a causa della sua particolare forma geometrica che ricorda molto la famosa lettera greca. In pratica con questa configurazione l’aumento della pressione atmosferica sull’Europa centro-orientale agirà da blocco al flusso delle perturbazioni atlantiche, proveniente da ovest. Ciò farà in modo che l’intensa perturbazione oceanica, penetrata sul Mediterraneo, rimanga bloccata per più giorni a ridosso della Sicilia, dove si andrà a sviluppare una complessa circolazione depressionaria, distesa lungo i meridiani. In passato situazioni analoghe hanno causato disastrose alluvioni fra Sicilia e Calabria.

omega

Nelle prossime ore questa depressione, con l’annesso sistema frontale in formazione sui mari della Sicilia, provocherà un brusco peggioramento del tempo sull’isola, con piogge, rovesci e purtroppo pure temporali stazionari, in grado di causare locali criticità. Sul lato ascendente della bassa pressione (quello dove salgono le umide e tiepide correnti di scirocco e ostro che generano forti correnti ascensionali) troviamo una estesa “linea di convergenza venti”, lunga ben 500/600 km, che agevolerà lo sviluppo di una cintura di cumulonembi temporaleschi, pronti a risalire dal Canale di Sicilia e dallo Ionio verso le coste della Sicilia meridionale, e domani sulla Sicilia orientale e il territorio messinese. Già stanotte i primi forti temporali colpiranno il trapanese e palermitano.

In questo caso la risalita dal Canale di Sicilia della bassa pressione orienterà le correnti dapprima da Sud, facendole ruotare da SE ed E-SE nelle ore pomeridiane, con una componente più orientale che interagendo direttamente con i Peloritani potrebbe originare delle precipitazioni davvero abbondanti, oltre che persistenti. Se a ciò aggiungiamo l’ingresso in quota di un nucleo di aria fredda di origine artica marittima è chiaro aspettarsi delle condizioni di fortissima instabilità atmosferica (correnti ascensionali intense), grazie ai fortissimi divari termici fra bassi e medi strati della troposfera. Secondo i modelli sperimentali le particelle d’aria in ascesa potranno spingersi oltre 12/13 km, quindi avremo a che fare con cumulonembi alti fino a 13.000 metri.

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Attenzione alla pericolosa linea di convergenza che sale dal Canale di Sicilia

E’ vero che entro la prossima serata arriveranno le prime piogge sparse, per lo più da nubi stratiformi. Ma sul messinese il grosso del maltempo si dovrebbe verificare nel pomeriggio di domani, con la risalita verso nord della “linea di convergenza venti” al suolo, fra scirocco e maestrale, che dovrebbe incentivare lo sviluppo di un esteso fronte temporalesco ove si annideranno i fenomeni precipitativi più intensi, divisi in varie “celle temporalesche” in risalita lungo la costa ionica verso lo Stretto. Il flusso molto umido SE ammasserà tanta umidità lungo il versante orientale dei Peloritani, favorendo così lo sviluppo di nuvoloni carichi di pioggia, capaci di dare la stura a precipitazioni piuttosto persistenti che investiranno tutta l’area ionica, da Giardini Naxos fino a Capo Scaletta e a Santa Margherita.

In città il maltempo dovrebbe entrare nella sua fase clou proprio nel pomeriggio di domani, quando da Sud risalirà la linea di convergenza venti, che favorirà la formazione di grossi temporali, probabilmente organizzati in “v-shaped storm”, con tanto di formazioni supercellulari lungo il vertice della V di questi temporali (sull’area della piana di Catania abbiamo un rischio moderato per formazione di possibili tornado). Vista la rotazione dei venti dai quadranti sud-orientali saranno le località della riviera ionica Messinese e i quartieri della zona sud della città, fra Giampilieri e Tremestieri, ad essere interessati dai nuclei precipitativi più intensi che presenteranno al proprio interno anche nubifragi, con rischio di temporanei allagamenti nelle zone maggiormente urbanizzate (con 70 mm in poco tempo anche New York o Tokyo finiscono sott’acqua).

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Il problema del muro anticiclonico ad est

La presenza di aria sempre più fredda in quota non può farci escludere la possibilità che si verifiche qualche occasionale grandinata, seppur molto localizzata, generalmente durante il passaggio delle “cellule temporalesche” più mature (quelle appena sfornate dalla convergenza). Se la spirale temporalesca non verrà rallentata troppo dal muro anticiclonico sui Balcani, già entro la serata di sabato 19 il Messinese uscirà fuori dal peggioramento, con i temporali pronti a colpire duramente sabato notte il reggino ionico e il catanzarese. Se invece il muro altopressiorio ad est renderà stazionaria la convergenza venti allora il maltempo potrebbe insistere fino alla nottata di sabato e domenica, rischiando di scaricare apporti di oltre 100/150 mm di pioggia in poche ore sul Messinese, con conseguenti disagi e criticità idrauliche (i nostri torrenti hanno reticolati molto stretti, ciò gli consente di gonfiarsi e sgonfiarsi repentinamente a seconda l’intensità dell’evento precipitativo). Quest’ultimo è lo scenario peggiore che speriamo non si realizzi, soprattutto all’interno del territorio comunale.

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Miglioramento domenicale, ma dopo il rimbalzo del fronte temporalesco

Domenica con l’allontanamento verso nord-est della spirale temporalesca, il tempo andrà rapidamente a migliorare, con l’arrivo di ampie schiarite e spazi soleggiati che dureranno fino alle prime ore del pomeriggio. Ma attenzione alle illusioni. La linea di convergenza rimarrà stazionaria sullo Ionio, a circa 50/100 km dalle nostre coste, non andrà lontano. L’aumento ulteriore della pressione atmosferica sull’Europa orientale farà da rimbalzo il fronte, che spostandosi in maniera retrograda da est verso ovest rischia, già domenica sera, di ritornarci addosso, con un nuovo improvviso peggioramento del tempo, a suon di rovesci e nuovi temporali, molto insidiosi per le zone ioniche, ma anche per lo Stretto, visto che in quota avremo una ventilazione più meridionale che non produrrà la solita ombra pluviometrica. L’insistenza di questi fenomeni fino alla giornata di lunedì 21 ottobre è ancora da valutare, ma secondo alcuni modelli, sia lunedì 21 che martedì 22, nuovi temporali potrebbero colpire la costa ionica, prima di un miglioramento definitivo, fra la seconda parte di martedì e mercoledì.

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