Conoscere, narrare, inventare la città che non si vede
MESSINA – Un momento d’incontro tra scuola e territorio all’insegna dell’arte che diventa percorso educativo. Ieri, all’istituto “Elio Vittorini”, all’Annunziata, durante l’evento MuraLetteratura è stato inaugurato il nuovo murale che ha restituito colore e bellezza al muro esterno della scuola, realizzato dall’illustratrice e graphic-novelist Michela De Domenico e dai ragazzi del liceo artistico “Basile” nell’ambito delle attività del progettoPeriferichEnergie. Conoscere, narrare, inventare la città che non si vede, promosso da Sabir srl, dalla Casa Editrice Mesogea e da SabirFest OFF di Messina – in partenariato con l’Associazione International House di Reggio Calabria e la sezione napoletana dell’Associazione Yoda di Bologna, realizzato grazie al contributo SIAE con il bando “Sillumina – Copia privati per i giovani e la cultura”.
Gli studenti del “Basile” (Claudia Ruvolo, Tina Castriciano, Michela Magazzù, Gaia Barilà), insieme alla De Domenico, con la collaborazione del professore Guglielmo Bambino, sono stati i protagonisti del laboratorio di street art che ha trovato ispirazione nel racconto Vetri rotti di Giordana Restifo, letto ieri da Mauro Failla del Clan degli Attori. Un progetto costruito attorno alle periferie nel cuore della città, universi che raccontano storie, mondi, spesso fatti di transiti e di confini, indagati attraverso passeggiate urbane e narrazioni condivise. All’evento hanno preso parte Giuseppina Prestipino, dirigente scolastica dell’istituto La Farina-Basile e della Vittorini; la docente vicaria della Vittorini Barbara Oteri, l’artista Michela De Domenico, la scrittrice Giordana Restifo, la responsabile del progetto Periferichenergie Caterina Pastura e gli alunni del liceo artistico “Basile”.
L’appuntamento di venerdì 1 marzo ha rappresentato uno dei tasselli di restituzione pubblica del progetto che ha preso il via lo scorso mese di ottobre, attivando una serie di confronti, in tre città del sud, Messina, Reggio Calabria e Napoli, ed è stato concepito per proporre, nelle sue diverse fasi – dai trekking urbani alla elaborazione creativa – opportunità innovative di scoperta, conoscenza e racconto dei tre quartieri periferici.
A Messina, il quartiere Annunziata ha accolto il trekking urbano e il laboratorio di scrittura CeMentalità, sulla base dell’itinerario previsto dallo scrittore under 35 Sergio Scarfì, che ha poi condotto il laboratorio accolto negli spazi del MuMe, Museo Regionale. È stata poi la volta di Transumanza, laboratorio di narrazione e street art – coordinato dalla seconda scrittrice under 35 selezionata, Giordana Restifo – ospitato dal liceo “Basile”, nel corso del quale è stata realizzato il murales. Infine, Uroboro, terzo trekking urbano propedeutico questa volta a un laboratorio di graphic novel, coordinato dall’autrice under 35 Elena Zeta Grimaldi e dalla fumettista Chiara Abastanotti, che si è svolto al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, nel campus universitario dell’Annunziata. Il racconto di Giordana Restifo Vetri rotti, farà inoltre parte del Taccuino di scritture ai margini, appena pubblicato per la casa editrice Mesogea e che verrà presentato alla città alla fine del mese di marzo.
Sistemiamo l’asilo a gravitelli.