Si tratta di un esemplare “argenteo” della famiglia dei Tetraodontidi. la pericolosità è data solo dal consumo delle carni ma è comunque necessario prestare la massima attenzione
Nei giorni scorsi alcuni pescatori locali durante una battuta di pesca nelle acque dello stretto di Messina, hanno catturato un esemplare di “pesce palla argenteo” estremamente velenoso qualora ingerito. Il pesce palla argenteo appartiene alla famiglia dei Tetraodontidi, di colore grigio o bruno con punti scuri sul dorso e bianco sul ventre, presenta una larga e vistosa banda argentea che decorre sui fianchi e misura circa 40 cm, la testa è massiccia con il muso arrotondato. La sua pelle, il fegato e gli organi riproduttivi contengono una sostanza altamente tossica (la tetradotossina), che se ingerita determina l’arresto degli impulsi nervosi, conducendo a paralisi totale, blocco della respirazione e poi a morte per soffocamento.
Si tratta di una specie diffusa soprattutto nelle fasce tropicali ed equatoriali degli oceani Atlantico e Pacifico anche se attualmente risulta presente nelle acque di Israele, Turchia meridionale ed isola di Rodi, sporadicamente ne è stata segnalata la presenza anche nelle nostre acque. Non è il caso di creare allarmismi poiché la pericolosità è data solo dal consumo delle carni ma è comunque necessario prestare la massima attenzione per non confonderlo con altre specie ittiche simili.
Pazzesco!