Reti illegali, lunghe diversi chilometri, che danneggiano l'ecosistema marino
Due pattugliatori d’altura, un elicottero e altri mezzi navali. Guardia Costiera in forze nel mare delle Eolie per contrastare la pesca illegale. A sud di Alicudi e Filicudi un peschereccio è stato sorpreso dalla nave Corsi nella fase di recupero di una rete illegale di circa 7 chilometri e mezzo di lunghezza. La norma prevede un massimo di 2 chilometri e mezzo, ecco perché la rete è stata sequestrata e il comandante sanzionato.
A nord delle Eolie, la nave Diciotti ha trovato un’altra rete da pesca illegale lunga diversi chilometri, recuperata con l’aiuto della nave Magliano.
Le reti vengono calate in mare e lasciate alla deriva per la cattura di grossi pesci pelagici, come i tonni e i pesci spada. Un “muro” galleggiante che cattura anche specie protette come delfini e tartarughe, dannoso per l’ecosistema marino.
Nell’ultimo anno, la Guardia Costiera ha fatto oltre 145mila verifiche, sequestrando circa 700mila kg di pesce non conforme, facendo oltre 5mila sequestri ed elevando sanzioni per un importo di quasi 13 milioni.