CMdb: "No al disfacimento di trasporto pubblico e partecipate". Ecco le firme

CMdb: “No al disfacimento di trasporto pubblico e partecipate”. Ecco le firme

CMdb: “No al disfacimento di trasporto pubblico e partecipate”. Ecco le firme

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martedì 20 Novembre 2018 - 12:00

La consegna al presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile. Quattro i punti principali

MESSINA – Una raccolta firme contro lo smantellamento del trasporto pubblico locale e delle aziende partecipate comunali della città di Messina. L'ha presentata stamani la portavoce di Cambiamo Messina dal basso, Vittoria Faranda, al presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile.

Quattro i punti principali: 1. Interrompere le azioni di smantellamento della linea tranviaria di Messina e intraprendere ogni possibile azione per il pieno recupero della sua operatività; 2. Rimodulare il recente piano di riorganizzazione delle corse tpl, dimostratosi fallimentare e, nelle more, ripristinare quello precedentemente in vigore; 3. Interrompere ogni azione volta alla privatizzazione di tutte le aziende Partecipate comunali onde impedire tentativi di speculazione economica ai danni del cittadino e della qualità dei servizi erogati; 4. Revocare gli atti amministrativi relativi a ipotesi di liquidazione delle Partecipate per non danneggiarle nei confronti degli erogatori di credito e degli altri Enti pubblici e per la salvaguardia dei lavoratori.

"Siamo andati tra le gente – dicono Vittoria Faranda e Giovanni Pirrotta -, in particolare tra le lavoratrici ed i lavoratori dell’Atm, dell’Amam e di Messina Servizi, appena fuori dai luoghi di lavoro, per fare nostri i loro mille dubbi e interrogativi sul futuro, a seguito delle dichiarazioni degli esponenti della nuova Amministrazione su ciò che si prospettava come un possibile ridimensionamento (se non addirittura smantellamento) di servizi pubblici essenziali, erogati dalle aziende partecipate cittadine. Le “colazioni” con i dipendenti erano previste all’interno di una nuova piattaforma d’azione che abbiamo chiamato “Partecipate!”. Pur ritenendo, da subito, la paventata privatizzazione delle aziende una scelta sbagliata, incontrare i lavoratori ci ha fatto comprendere quanto una prospettiva del genere fosse per loro fonte di preoccupazione. Dopo aver raccolto i pareri dei dipendenti di Atm, Amam e Messina Servizi ed esserci impegnati a far conoscere ai messinesi le loro problematiche e quelle, più in generale, delle partecipate, nonché i rischi per la collettività di manovre avventate attorno o in seno ad esse, abbiamo organizzato incontri con la stampa, convocato una riuscita Assemblea pubblica, avviato la già citata raccolta firme contro la privatizzazione, con una precisa richiesta di non smantellare il tram, ormai essenziale mezzo di trasporto per spostarsi a Messina, evitando il traffico causato dai mezzi privati. Abbiamo anche appoggiato varie iniziative proposte da altri ma realizzate per raggiungere gli stessi nostri obiettivi. E’ infatti nostra intenzione collaborare con chi, fuori o dentro il Palazzo (cittadini, associazioni, movimenti, sindacati, politici), ha a cuore le sorti della nostra città. La raccolta di firme, comunque, continua. Così come ci sentiamo di garantire, a nome di tutto il Movimento, che proseguirà incessantemente la nostra mobilitazione tra la gente".

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