La Squadra Mobile ha arrestato un commerciante messinese per usura ed estorsione. Con un complice avrebbe prestato denaro a tassi usurai ad un imprenditore in difficoltà economiche.
Nuovi sviluppi nelle indagini che nel luglio scorso avevano portato la
Squadra Mobile ad arrestare con le accusa di usura ed estorsione il commerciante 40enne, Antonino Costantino. L’uomo aveva prestato 5000 euro ad un imprenditore in difficoltà che non potendo restituire i 15.000 euro richiesti accettò di consegnare due anelli ed una collana d’oro La Polizia ha arrestato oggi Maurizio Contiguglia, 47 anni, titolare del bar “Il Canneto” di Mili. Secondo l’accusa sarebbe lui l’usuraio che avrebbe gestito l’attività mentre Costantino sarebbe stato solo l’esecutore materiale della richiesta
Costantino fu arrestato dopo la denuncia della vittima che non potendo più far fronte alle richieste del cravattaio si rivolse alla Polizia. All’appuntamento per la consegna dei preziosi si presentarono due agenti in borghese che lo ammanettarono. Le successive intercettazioni ambientali effettuate nel carcere di Gazzi e quelle telefoniche hanno consentito agli investigatori di far luce sull’intera vicenda. Alle spalle di Costantino vi sarebbe stato Maurizio Contiguglia. A lui si era rivolto l’imprenditore in difficoltà economiche ma Contiguglia, in un incontro che avvenne nel suo bar, gli presentò Costantino l’uomo che avrebbe dovuto prestargli i 5000 euro. In realtà a concedere il prestito a tassi usurai sarebbe stato Contiguglia. Quando la vittima non fu più in grado di pagare quest’ultimo lo invitò a procurarsi i soldi perché c’era il rischio che Costantino si rivolgesse alla criminalità di Barcellona. Per Contiguglia è scattato l’arresto per usura ed estorsione su ordine di custodia cautelare firmato dal gip Maria Vermiglio su richiesta del sostituto procuratore Antonio Carchietti.
U cafè però u fa bonu.