Isa Conti di Lipari. Alcune classi spostate ma gli studenti chiedono i lavori

Isa Conti di Lipari. Alcune classi spostate ma gli studenti chiedono i lavori

Claudio Panebianco

Isa Conti di Lipari. Alcune classi spostate ma gli studenti chiedono i lavori

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giovedì 17 Marzo 2016 - 23:29

Dopo la manifestazione degli studenti dell'Isa Conti di Lipari, in rivolta contro la Provincia di Messina per non rendere ancora agibile i locali del plesso centrale dell'Istituto, l'ente amministrativo ha effettuato un altro sopralluogo al fine di risolvere la questione. Momentaneamente, fino a quando i fondi dei lavori non saranno sbloccati, 8 classi faranno lezione in una struttura comunale locata nella zona di San Giorgio, altre 4 in laboratori e aule speciali della struttura principale

La diplomazia è sicuramente la tattica migliore che un politico possa scegliere per risolvere le situazioni ostili, ma mai sarà forte quanto un'azione d'impeto attuata entro i limiti del rispetto e della verità resa dal popolo. E' questo lo spirito in cui si sono calati gli studenti dell'Istituto Isa Conti di Lipari, unica realtà scolastica superiore delle sette isole dell'arcipelago delle Eolie.

Un'assemblea permanente dichiarata, martedì, come un fulmine a ciel sereno dai ragazzi con un unico obiettivo: ottenere risposte. Alla fine di Febbraio, infatti, l'ormai ex Provincia di Messina ora Città Metropolitana, effettuò dei controlli all'interno della struttura che ospita l'organo didattico, dichiarando a rischio la terrazza, i cordoli ed i parapetti, invasi dall'acqua piovana degli ultimi temporali. 180mila euro il prezzo stimato per i lavori, denaro di cui l'ente amministrativo non dispone. Scattata quindi la protesta, si è attivata, a sorpresa, la macchina.

A seguito della manifestazione di dissenso, infatti, che ha coinvolto non solo i ragazzi ma anche i genitori ed il personale dell'istituto, il Responsabile del servizio edilizia scolastica della città metropolitana, il Geometra Antonino Miceli, accompagnato dalla Dirigente Scolastica, Tommasa Basile, dall'Assessore alla pubblica istruzione e all'edilizia scolastica del Comune di Lipari, Fabiola Centurrino, e dal Capo area lavori pubblici dell'isola, Carmelo Meduri, ha ispezionato lo stabile, palesando lo stato negativo della situazione.

La scuola, infatti, presenta diverse infiltrazioni (fattore che ha portato alla chiusura di 12 classi), di conseguenza otto classi verranno spostate presso il terreno di proprietà comunale della zona di San Giorgio, individuato dal Sindaco Marco Giorgianni, mentre le restanti 4 si sposteranno nei laboratori o nelle aule speciali dell'Isa Conti. Per quale motivo non ci sono i fondi per risolvere il problema alla radice? Come già spiegato in un nota dal Commissario Straordinario Filippo Romano, indirizzata alle dirigenze scolastiche, i lavori di edilizia vengono penalizzati perchè le risorse finanziare non sono più distribuite, a causa della crisi, in via ordinaria: basti pensare che la somma necessaria per gli interventi al plesso di Lipari è stata bloccata da un provvedimento, datato 2015, del Ministero dell'Istruzione e della Regione Siciliana, di conseguenza Palazzo dei Leoni sta cercando di ottenere il denaro attraverso casse depositi e prestiti che ancora non hanno dato risposta.

"Ringrazio il Sindaco e l'Assessore all'istruzione del Comune per aver preso a cuore la nostra storia, e la dirigente scolastica Tommasa Barile per aver collaborato con noi, comprendendo le nostre ragioni, e con l'Amministrazione, ovviamente, ma mi preoccupa questa scelta – dice Bartolo Fonti, Rappresentante alla consulta provinciale degli studenti per l'Isa Conti -. La struttura che ci è stata concessa è in prestito fino alla fine dell'anno scolastico, a settembre però si presenterà lo stesso quadro e non sappiamo quanto ci vorrà per riavere la scuola completamente agibile. Le infiltrazioni rischiano di danneggiare anche il piano inferiore, e se l'Isa Conti dovesse chiudere sarebbe un duro colpo per la comunità Eoliana, oltre che la dislocazione degli alunni è un grande problema per i pendolari. La Provincia ha il dovere di garantire il nostro diritto allo studio nello stabile principale, non ci accontentiamo assolutamente di questa via intrapresa, desideriamo vedere l'Istituto tornare a splendere. Questa è una vittoria parziale, vinceremo davvero quanto tutti potremo tornare a fare lezione normalmente e senza avere problemi del genere".

"Come consulta, già dalla questione Maurolico – Seguenza, ci stiamo muovendo proprio in questo senso, desideriamo raccogliere i dati di più realtà didattiche, anche attraverso l'Osservatorio recentemente istituito, per ciò che concerne l'edilizia scolastica e poi mandare queste note direttamente alla Consulta Regionale – afferma Dario Morgante, studente del Liceo Maurolico e Presidente della Consulta Provinciale degli studenti di Messina –. Obiettivo di questo biennio, inoltre, è scrivere una legge regionale dedicata all'istruzione, che solo in Sicilia non esiste, e bisogna partire proprio da questi punti. Con la creazione di situazioni del genere si viola il diritto allo studio sancito dalla Costituzione".

Claudio Panebianco

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