Pressing sulla Regione per ottenere l’approvazione dell’ampliamento delle aree Asi a Larderia, lì dove potrebbero trasferirsi le attività di via don Blasco. Entro 90 giorni, il gruppo che ha vinto il concorso per il Piau, il piano innovativo in ambito urbano, presenterà la nuova progettazione totalmente rivista
Un lavoro sottotraccia che, nelle intenzioni, dovrà portare alla definitiva riqualificazione di Maregrosso. L’obiettivo è quello di restituire ai cittadini il mare e la spiaggia più vicini al centro città. Scorci di “luce” lasciano intravedere le potenzialità di un luogo naturalisticamente stupendo che, però, negli ultimi decenni è stato inopinatamente trasformato in area dedicata a diverse attività industriali, soprattutto del campo edilizio, che nulla hanno a che vedere con la fruizione del mare.
Se da qualche anno si è “riscoperto” Maregrosso il merito è dell’amministrazione Buzzanca, in particolare dell’ex assessore alle Politiche del Mare, Pippo Isgrò. Grazie a quel lavoro è stato possibile abbattere molte costruzioni abusive, altre abbandonate o con concessione scaduta. Lì dove la vista dello Stretto era ostruita da anonimi fabbricati, il mare è tornato a far capolino. Non sono pochi i pescatori che si sono riavvicinati alle acque azzurre del centro città e persino qualche ardimentoso bagnante sfida il degrado circostante pur di poter godere appieno di quello spettacolo.
L’approccio della giunta Accorinti è diverso rispetto a quello dei predecessori. Le ruspe si sono fermate e, a prima vista, potrebbe sembrare che tutto sia fermo. Il motivo, però, è semplice: le costruzioni rimaste in via don Blasco sono quasi tutte munite di regolare concessione e potranno essere abbattute solo dopo che verrà trovata una sistemazione alternativa.
Dal campo, allora, il lavoro si è trasferito sui tavoli. Una pianificazione a 360 gradi, che consenta di trasferire le attività in modo tale da poter successivamente realizzare un nuovo lungomare, con la vista dello Stretto in primo piano e la fruizione della spiaggia e del mare in pieno centro urbano. Per farlo, servono progetti e fondi. I soldi potranno arrivare solo dopo che i piani saranno pronti ed è su questo che sta operando l’amministrazione comunale.
Ieri pomeriggio, il sindaco Renato Accorinti, l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, e l’assessore alle Risorse del Mare, Filippo Cucinotta, si sono recati in via don Blasco insieme ai funzionari dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità.
“Abbiamo fatto un sopralluogo – afferma l’assessore De Cola – per fare una verifica visiva sulle idee che abbiamo in mente. Stiamo riavviando la pianificazione della zona con l’obiettivo di riqualificarla e destinarla alla fruizione del mare. L’aspetto preliminare riguarda il trasferimento delle attività presenti. Ci siamo incontrati più volte e, da parte loro, c’è la disponibilità a delocalizzarsi. Vogliono, però, una possibilità alternativa e per questo abbiamo già chiesto alla Regione, e lo abbiamo sollecitato anche oggi, che ci approvino il piano di ampliamento delle aree Asi a Larderia, che langue a Palermo. Una volta approvato, potremo finalmente ragionare concretamente insieme ai privati, che sanno di essere in concessione sulla spiaggia e di non poter restare sempre lì. Si è pensato, ad esempio, che loro potrebbero realizzare i nuovi capannoni e il Comune occuparsi delle urbanizzazioni. Ma bisognerà valutare anche eventuali incentivi e finanziamenti”.
Entra in gioco il Piau, il Piano innovativo in ambito urbano tanto caro all’ex assessore ai Lavori Pubblici e allo Sviluppo Economico, Gianfranco Scoglio, che prevede la riqualificazione di tutta l’area di Maregrosso compresa tra la Zona Falcata e Gazzi. Un’area da suddividere in due parti: la prima, dal cavalcavia fino allo sbarramento della parte bassa di viale Europa, che coincide con il progetto già finanziato della nuova via don Blasco; la seconda, dal viale Europa a Gazzi, dov’è in progetto la nuova via del Mare. Mentre nel primo tratto la strada a valle dei binari esiste già e andrà solo riqualificata, nel secondo c’è l’interferenza coi binari, tanto che il vecchio Piau prevedeva lo spostamento della stazione ferroviaria centrale nella zona sud, con l’eliminazione di tutto il fascio di binari che conduce fino al centro città. Il tutto, nell’ottica di costruzione del Ponte sullo Stretto. Un’ottica che chiaramente non piace all’attuale amministrazione comunale, anche perché attualmente la progettazione del Ponte è bloccata e forse mai ripartirà.
L’assessore De Cola ha incontrato il gruppo di progettazione che ha vinto il concorso per il Piau ed ha chiesto, ottenendo la disponibilità, di rivedere interamente il Piano, anche alla luce del fatto che “Ferrovie dello Stato” ha ceduto al Comune meno aree del previsto. “Hanno 90 giorni di tempo a partire da ora – prosegue De Cola -, poi porteremo il nuovo piano in Consiglio comunale. Stiamo già discutendo con la Regione per capire quali saranno le future linee di finanziamento e poterci adeguare”.
Contemporaneamente, prosegue l’iter per l’aggiornamento del progetto sulla nuova via don Blasco. “A Palermo, lunedì scorso, abbiamo rifatto il punto della situazione – conclude l’assessore -. L’aggiornamento potrà essere pronto tra circa un mese e, nel frattempo, si fa il bando di gara per individuare il soggetto validatore che poi avrà un altro mese per fare tutti i controlli richiesti. Terminata anche questa fase, trasmetteremo tutto alla Regione, con la speranza di poter finalmente ottenere il via libera definitivo alla gara d’appalto”.
(Marco Ipsale)
Quello che si legge è molto bello…
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Campa cavallo che l,erba cresce…Bla bla bla solo chiacchiere, credo proprio che qui a Messina non faranno mai niente.
Campa cavallo che l,erba cresce…Bla bla bla solo chiacchiere, credo proprio che qui a Messina non faranno mai niente.
Senza PONTE SULLO STRETTO non è possibile riqualificare nulla!! Costruire un tappeto nuovo d’asfalto per le CARTOUR e che porterà i TIR ad utilizzare lo svincolo di Gazzi, la poteva sostenere il miglior sponsor dei traghettatori, Accorinti e tutti i no ponte!!!
Senza PONTE SULLO STRETTO non è possibile riqualificare nulla!! Costruire un tappeto nuovo d’asfalto per le CARTOUR e che porterà i TIR ad utilizzare lo svincolo di Gazzi, la poteva sostenere il miglior sponsor dei traghettatori, Accorinti e tutti i no ponte!!!