Per i mezzi pesanti solo la tratta Tremestieri- Reggio. Le anticipazioni di Accorinti

Per i mezzi pesanti solo la tratta Tremestieri- Reggio. Le anticipazioni di Accorinti

Danila La Torre

Per i mezzi pesanti solo la tratta Tremestieri- Reggio. Le anticipazioni di Accorinti

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mercoledì 28 Agosto 2013 - 15:23

Il sindaco non vuole perdere più tempo e vuole spostare subito i mezzi pesanti all'approdo della zona sud: «La vita umana è troppo importante ed è l’unica cosa che conta». L’emergenza tir si intreccia inevitabilmente con l’emergenza viabilità e con i fondi ecopass, la cui entità resta un mistero. Anche su questo fronte , l’amministrazione comunale dovrà dare risposte celeri

Sarà Tremestieri la tappa obbligata dei tir che entrano in città e l’unica tratta possibile per i mezzi pesanti in arrivo o in partenza dall’isola diventerà Tremestieri – Reggio. Out, quindi, sia la Rada San Francesco che il Molo Norimberga, destinati esclusivamente a pedoni ed auto. Parola del sindaco Renato Accorinti, che tra un incontro e l’altro – in una mattinata ricca di impegni istituzionali – ha anticipato la misura principale del piano anti-tir a cui sta lavorando l’amministrazione comunale ed i cui dettagli saranno presentati nei prossimi giorni, dopo gli incontri ancora in programma con Prefettura, Autorità portuale e Capitaneria di Porto. «La vita umana è troppo importante – spiega il primo cittadino – ed è l’unica cosa che conta. Non ci stiamo inventando niente , il porto di Tremestieri è stato realizzato per mandare fuori dalla città i tir, che in questi anni hanno causato non solo inquinamento atmosferico, caos sul fronte della viabilità ma soprattutto morti. Ho ancora nelle orecchie le urla dei genitori di Bianca Di Stefano (la ragazza che ha perso la vita sotto un tir sul viale Europa ndr), ma non dimentico neanche le altre vittime, come il macellaio travolto ed ucciso di fronte al suo negozio in via la farina».

Come sua abitudine, il primo cittadino comunica il suo pensiero con foga ed entusiasmo, che fanno parte del suo Dna ma che a volte , seppur in assoluta buona fede, tendono a sminuire problemi e criticità di non poco conto. Se è vero, infatti che il porto di Tremestieri è nato per liberare il centro cittadino dalla schiavitù dei Tir è anche vero che ancora oggi quell’approdo è monco e funziona con una sola invasatura , l’altra deve essere ancora ripristinata dopo i danni provocati dalle continue mareggiate, ed inoltre sono ancora fermi al palo gli interventi di ampliamento, che sono stati oggetto di una guerra legale tra due società che si sono contese l’appalto, solo recentemente conclusasi a favore della Coedmar srl . Per poter avviare i lavori, servirà prima la valutazione di impianto ambientale e dall’Autorità portuale fanno sapere che passeranno ancora diversi mesi.

La precaria fruibilità del porto della zona sud potrebbe, dunque, impedire il trasferimento automatico di tutti i mezzi pesanti a Tremestieri, ma Accorinti non vuole sentire ragioni , è determinato a raggiungere l’obiettivo e a raggiungerlo immediatamente, senza perdere altro tempo: «La città non può più aspettare, non ce lo possiamo permettere, dobbiamo pensare che sotto le ruote dei tir poteva finire nostra madre o nostra sorella». Il sindaco sfiora anche il lato “tecnico” della questione: «L’approdo a sud è stato realizzato in un punto in cui la tratta Reggio- Tremestieri segue una linea retta e questo consente di accorciare i tempi di navigazione ed evitare lunghe attese agli autotrasportatori. In ogni caso – precisa Accorinti – l’unica priorità, per noi, è la vita umana e se i tir dovranno aspettare, aspetteranno. Del resto,la chiocciola è sempre vuota e quindi lo spazio in cui sostare in attesa di imbarcarsi c'è ». L’attuale proposta di Accorinti per risolvere l'annoso problema del passaggio dei tir dalla città è profondamente diversa da quella annunciata in una conferenza stampa durante la campagna elettorale, quando- affiancato dal vicesindaco Guido Signorino – promise che, una volta sindaco, avrebbe spostato gli attracchi dalla Rada San Francesco al Molo Norimberga. (vedi correlato)

L’emergenza tir si intreccia inevitabilmente con l’emergenza viabilità e con i fondi ecopass, di cui – sin dal momento dell’introduzione del ticket d’attraversamento – non c’è mai stata certezza.

Lo scorso marzo, in piena gestione commissariale – la Ragioneria Provinciale dello Stato aveva sollecitato il Comune di Messina ad inviare la relativa rendicontazione, cioè tabulati e certificazioni delle somme incassate (vedi correlato). Dopo il sollecito da parte dell’ organo periferico del Ministero dell'economia e delle finanze, il commissario straordinario Luigi Croce si era immediatamente attivato per richiedere alle compagnie che navigano sullo Stretto il resoconto contabile. Tuttavia, da allora, non si è saputo più nulla e ancora oggi l’entità delle somme incassate con l’ecopass restano un mistero. Anche su questo fronte, l’amministrazione Accorinti dovrà dare risposte. (Danila La Torre)

26 commenti

  1. spero che su questo punto il sindaco rimanga inamovibile. e spero che non vengano neppure prese in considerazione le “eccezioni”.

    ritengo che l’eliminazione dei tir dal centro cittadino sia condizione ineliminabile per cominciare a ragionare su manutenzioni e nuovo manto stradale.

    e poi è vero. la vita umana è la prima cosa. che i tir aspettino.

    e aspettiamo anche noi…

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  2. o tremestieri o non transitano da messina!!!!!!!!!!!!!!

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  3. B R A V I S S I M O è un superlativo meritato da R E N A T O sindaco per l’obiettivo ambizioso del suo piano anti-tir. Il sindaco con la maglietta e i sandali francescani vuole fare di Tremestieri un casus belli, far comprendere ai governi, regionale e nazionale, che il problema è dei messinesi, ma con risvolti, nazionale ed europeo, tocca a Letta e Crocetta fornire le risorse finanziarie per risolverlo definitivamente. Il buon Felice CALABRO’ non avrebbe mai, dico mai, potuto pronunciare questa frase coraggiosa ” I TIR DOVRANNO ASPETTARE, ASPETTERENNO “, per la nota ragione “armatoriale” conosciuta da tutti. Stiamo vicino a R E N A T O sindaco quando ci saranno le inevitabili proteste degli autotrasportatori, iniziamo ad essere bellicosi come i nostri avi.

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  4. Finalmente posso ben dire che ho un Sindaco che mi rappresenti.

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  5. PRESTO,AD’ACCORINTI GLI ROMPERANNO IL C………!

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  6. SIGNOR,TEMPO STRETTO,CERCHIAMO D’INSERIRE TUTTI I COMMENTI’NON QUELLI SOLO DI PARTE.

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  7. Chi si ricorda quando il Sindaco era contro la costruzione dell’approdo a Tremestieri? L’invito a mettere le lenzuola fuori dai balconi quale segno di protesta. Molti messinesi hanno la memoria corta… Meno male che ora si è reso conto che gli approdi erano cosa buona e giusta. C’è da sperare che si renda conto di essere oggi un rappresentante delle Istituzioni e si tolga quella maglietta e i sandali…

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  8. sono d’accordo, adesso aspettiamo i fatti

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  9. Angelo Silipigni 28 Agosto 2013 18:25

    Finalmente. VIA I TIR!!!

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  10. accorinti ha imparato:tenere buoni i buddacci con l’EFFETTO Annuncio.Il resto sono tutte tabbaccheri i lignu.

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  11. accorinti ha imparato:tenere buoni i buddacci con l’EFFETTO Annuncio.Il resto sono tutte tabbaccheri i lignu.

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  12. Ricordi male perchè Accorinti non è mai stato contro la costruzione degli approdi di tremestieri, anzi proprio il contrario! Allunga la tua memoria prima di pensare alle lenzuola fuori dai balconi.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Accorinti
    Alla voce: L’impegno politico e per i diritti civili

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  13. puzza di bruciato 28 Agosto 2013 22:15

    Questo si ke è un sindaco con i controcoglioni, mi scuso per la parolaccia, ma quando ci vuole ci vuole. Viva Renato…. Renato uno di noi…

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  14. CHI DI SPERANZA VIVE DISPERATO MUORE!!!!
    Ancora non avete capito che il porto di Tremestieri non funzionerà mai?….da quando è stato costruito, per quanto tempo, ha funzionato a pieno regime?…….soltanto i primi 3 mesi,dopo di che ,la costante erosione non ha fatto altro che insabbiarlo costantemente……delle 2 invasature ,soltanto una funziona e non sempre……ricordo che i lavori per la realizzazione sono cominciati nel 2004….ricordo che nell’immediato è cominciata l’erosione con il conseguente insabbiamento….da allora è in funzione una grù che toglie la sabbia…..avete presente la tela di Penelope?….la grù toglie la sabbia…..il moto ondoso la riporta,per non parlare dello scirocco di levante che riesce a riempire il porto in una sola notte……ma la grù,imperterrita, continua a togliere la sabbia……è diventata la storia infinita e come tale non finirà mai…….e intanto la grù scava…..ma fino ad oggi quanto è costata alla comunità questa grù?……

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  15. I messinesi bellicosi? Ahhh che nostalgia…

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  16. Mi spiega meglio “lo scirocco di levante” per favore

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  17. Ma qualcuno di voi ha mai visto caricare 2 navi alla volta alla rada San Francesco ? È solo per pura comodità dei soliti noti che ci si ostina a dire che tremestieri non è abbastanza. Basta è avanza.

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  18. sarei d’accordo con entusiasmo, ma se per migliaia di anni a Tremestieri non è mai stato fatto nemmeno uno “scalo” per caricare quattro sacchi di mandorle un motivo ci sarà, gli antichi non erano scemi! purtroppo è un incastro da cui la città non uscirà viva, San Francesco è una vergogna, Norimberga è strozzata da stradette patetiche, Tremestieri si insabbierà sempre. Forse un approdo semplificato a San Filippo? ma anche all’Annunziata, con restituzione della zona di San Francesco alla città, ricollegandola con la ex fiera e realizzando – senza tanti costi – un bellissimo chilometro di giardini a mare.

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  19. Quando a Tremestieri arriva il mare tempestoso che flagella la costa con vento da sud-est,lo chiamiamo scirocco di levante (penso che il termine per un messinese sia comune)…..lo scirocco di levante parte dalla Libia e precisamente dal Golfo della Sirte…più è forte il vento,più s’ingrossa il mare….credimi lo spettacolo è meraviglioso,ma le conseguenze sono catastrofiche……se tiriamo idealmente una linea dal golfo della Sirte possiamo vedere che tutta la forza distruttrice arriva proprio a Tremestieri…..la costruzione del porto ha amplificato questa distruzione della costa creando un’erosione galoppante,con il risultato che 30 metri di spiaggia sono stati cancellati nell’arco di pochi mesi……mi chiedo sempre più spesso se i nostri amministratori abbiano mai considerato che la Sicilia è un’isola e che, quindi, le coste dovrebbero avere la priorità su tutto ed essere salvaguardate….che prima di eseguire un manufatto dovrebbero considerarne le conseguenze…..

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  20. il prossimo investimento che farò sarà comprare una draga

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  21. In Olanda hanno strappato al marei kilometri e kilometri quadrati e qui non riusciamo a fare 2 banchine. Ci sono porti che sono interamente scavati attorno a fondali sabbiosi e devono essere dragati periodicamente, magari questi porti sono grandi quanto Messina intera, non quanto il giardino di casa mia

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  22. Chissa perche’ a venezia si fa il mose e da noi tutto e’ impossibile…bravo accorinti fuori i tirda mesina ASPETTINO

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  23. QUANDO ARRIVERA’ LO SCIROCCO’,E IL PORTO DI TREMESTIERI SI BLOCCHERA’,LA SICILIA SI FERMERA?

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  24. A differenza dei venti provenienti dagli altri quadranti, lo Scirocco si manifesta solitamente con una fase di graduale intensificazione, senza forti accelerazioni, non apparendo impulsivo come il Maestrale, e cessa di colpo non appena raggiunge la sua fase più violenta. Solitamente una fase sciroccale dura da uno a tre giorni anche se sono state osservate fasi particolarmente lunghe durate fino a nove giorni. Lo Scirocco s’insinua lungo lo Stretto di Messina come in una gola, visto che questi assume la forma di un imbuto rovesciato, che si va restringendo man mano che si procede verso nord, raggiungendo la massima velocità a Capo Peloro, per poi divergere ed attenuarsi sensibilmente allorquando sfocia nell’area tirrenica. Proveniente da Sud-Est intorno ai 140 gradi a largo dello Ionio, lo Scirocco soffia da Sud davanti alla torre di San Ranieri, e devia addirittura a Sud-ovest al traverso Capo Peloro; e gli anemometri posti lungo il pilone Enel del Centro Meteo della Società Stretto di Messina lo rilevano con una direzione di provenienza tra 200 e 220 gradi. Può dirsi dunque che lo Stretto di Messina è l’unico posto al mondo dove lo Scirocco è rilevato come Libeccio, anche se non ne ha certamente le peculiari caratteristiche.
    Il moto ondoso va gradualmente aumentando di pari passo con la persistenza del vento e quando lo Scirocco spira tra il moderato e il forte, lo Stretto si mantiene molto mosso o agitato, senza apportare, però mareggiate di una certa importanza. Le imponenti mareggiate che negli anni scorsi hanno interessato questo braccio di mare si sono verificate con venti di Scirocco e Levante, e proprio questo tratto di litorale risulta il più esposto alla furia dei marosi, con un’onda indisturbata che si forma sulle coste libiche e giunge fin qui dopo ben 800 Km, che in passato ha causato gravi danni alle strutture.
    Il vento più intenso in questo braccio di mare è stato misurato alle 6.10 del 24 Novembre del 1991 a Torre Faro, allorquando una violentissima raffica di Levante (E) e Scirocco (SE) raggiunse la velocità di 77 nodi pari a 142 Km/h, mentre alla quota di 128 metri gli anemometri misurarono ben 163 Km/h pari a 88 nodi.
    Statisticamente i mesi più sciroccali dell’anno sono aprile, maggio e novembre, in concomitanza con la presenza delle depressioni che all’interno del Mediterraneo apportano importanti e prolungate fasi di maltempo, con copiose precipitazioni sulle regioni centrosettentrionali, che durante i mesi invernali assumono spesso carattere nevoso.

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  25. Tutto ciò che asserisce il Sindaco è proiettato in un futuro remoto,l’approdo di Tremestieri già quan’era a pieno regime (2 approdi poteva assorbire poco più del 50/60 % del traffico,oggi meno della metà.Il Norimberga per la linea di Salerno è l’unico molo tecnicamente valido per le navi Cartour che a Tremestieri avrebbero poca possibilità di operare al presente.Quindi l’unica alternativa che resta ad Accorinti è quella di far accelerare i lavori di ripristino del 2° approdo,sollecitare l’Autorità portuale al N.O. del VIA e PRINCIPALMENTE istituire un ferreo piano di attraversamento della città ai TIR con orari prefissati,percorsi obbligati e controllo serrato da parte dei VV.UU. dell’osservanza delle regole imposte (così come è stato fatto a Salerno !!).Non ultima la realizzazione della Via Don Blasco di cui si parla sempre e che alleggerirebbe e di molto il pesante tributo che la città deve sostenere con l’attraversamento dei TIR !!! .La rada S.Francesco potrà essere liberata solo quando si realizzerà il porto di Tremestieri (quello vero!!) e le Ferrovie metteranno la testa a partito per il collegAMENTO STABILE CON IL continente.Tutto il resto del si dice di fare è aria fritta!!!

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  26. …restituendo la zona di S.Francesco alla città in cambio della zona dell’Annunziata o del S.Filippo…!!! ma per caso lei gioca a Monopoli????

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