Il trasferimento del personale dall’Ato all’Aro ha creato una questione con la Fp Cgil che ha inviato una nota al comune con delle osservazioni sul piano di lavoro redatto dal comune jonico che prevede 12 unità, mentre sarebbero 21 quelle in organico all'Ato
Prosegue il cammino dell’amministrazione di Santa Teresa di Riva in direzione Aro. Il comune punta ad avere il proprio ambito di raccolta ottimale e smaltimento rifiuti e gestire il servizio autonomamente, con un risparmio per le tasche dei cittadini sulla tassa della spazzatura. Il trasferimento del personale dall’Ato all’Aro ha creato una questione con la Fp Cgil che ha inviato una nota con delle osservazioni sul piano di lavoro redatto dal comune jonico. Il sindacato precisa che il personale previsto per l’Aro deve essere quello in organico all’Ato Me 4, mentre nell’elaborato del comune non si fa riferimento all’attuale modello di gestione. Il piano di intervento prevede il trasferimento di 12 unità, mentre la Fp Cgil puntualizza che sono 21 i dipendenti che attualmente prestano servizio per conto dell’Ato.
“Ciò significherebbe – afferma il sindaco Cateno De Luca – che solo di personale, secondo i sindacati, noi dovremmo spendere oltre 1 milione l’anno. Non ci sto, noi dobbiamo dimezzare il costo del servizio a carico dei cittadini e così sarà”.
E così il primo cittadino ha scritto all’Ato per chiedere i nomi dei 21 dipendenti che lavorerebbero sul territorio di Santa Teresa. “Da controlli quotidiani effettuati il personale occupato giornalmente per lo spazzamento, raccolta e trasporto rifiuti è di circa 12 unità. Si evidenzia che la raccolta dei rifiuti (svuotamento cassonetti) viene effettuata per circa 4 ore al giorno e che pertanto il personale non svolge per intero l’orario lavorativo presso il comune di Santa Teresa di Riva”.
All’appello del comune mancano dunque 9 dipendenti. Il sindaco ha richiesto all’Ato “i fogli di presenza con indicazioni d’inizio e fine servizio del personale effettivamente impiegato” sul territorio comunale di Santa Teresa “al fine di procedere alle contestazioni nelle sedi opportune”.
Giusy Briguglio