A sollevare una serie di interrogativi è la consigliera comunale Antonella Russo che analizza i verbali del collegio sindacale dell'Amam e una durissima relazione del Dirigente comunale alle partecipate Riccardo Pagano. In consiglio comunale sono state date ampie rassicurazioni sul fatto che il problema fosse stato superato ma per la Russo ci sono tante cose ancora da chiarire.
Nuove ombre si addensano sulla già tortuosa strada del Piano di riequilibrio. E a complicare un iter che sta facendo i conti con tempi strettissimi, tanti dubbi da dipanare e qualche mossa politica in aula adesso è saltato fuori il nodo Amam che rischia di complicare le cose ulteriormente. In questi giorni abbiamo parlato dei due pareri del Collegio dei revisori dei conti dell’Amam sul piano economico-finanziario della società che si occupa del servizio idrico e che fa parte del piano di riequilibrio. Uno risale allo scorso maggio, l’ultimo è datato 30 gennaio e si riferisce al piano industriale rivisto in base alle correzioni sollecitate dal Comune in fase di rimodulazione dopo i rilievi sollevati dal Ministero. Il filo conduttore però è unico: i revisori dell’Amam hanno sempre dato giudizio negativo e in alcune parti molto pesante (vedi articolo correlato).
In Consiglio comunale però il Presidente dei Revisori di Palazzo Zanca Dario Zaccone e il vicesindaco Guido Signorino hanno rassicurato tutti spiegando che il problema era stato superato, ma non tutti si sono convinti che le cose stiano realmente così. La consigliera Antonella Russo non è rimasta con le mani in mano e ha scritto una dettagliatissima interrogazione indirizzata all’amministrazione comunale e ai revisori dei conti per sapere come stanno davvero le cose. Sia alla luce di questi pareri che erano arrivati dall’Amam, sia per un’altra durissima relazione siglata dal dirigente del Dipartimento Partecipate Riccardo Pagano e che però in questi giorni era rimasta ben chiusa nei cassetti perché mette in profonda discussione tutta la procedura seguita per il piano finanziario dell’Amam.
Lo scorso 9 febbraio Pagano ha trasmesso la nota al Dirigente del Dipartimento Lavori pubblici, al Sindaco, al Vicesindaco, al Segretario Generale ed al Collegio dei Revisori dei Conti, senza che però tale nota sia stata oggetto di qualsivoglia riscontro. La consigliera Russo spiega che in tale documento il dirigente Pagano mostra tutto il suo stupore nell’apprendere che è stato emesso parere favorevole di regolarità contabile in occasione del provvedimento di GM n. 78/2015, «per il modo del tutto irrituale e non condivisibile con cui viene attribuito allo scrivente, nella qualità di dirigente del dipartimento Provveditorato, Economato, Aziende Partecipate, l’onere di procedere agli accertamenti delle somme in entrata secondo le previsioni contenute nel piano di riequilibrio pluriennale 2014/2023 approvato con deliberazione della GM n. 63 del 22 gennaio 215».
Pagano dichiara poi di non essere mai intervenuto nella quantificazione della previsione del riversamento degli utili da parte dell’Amam in favore del Comune di Messina, e di essere estraneo alla fase di accertamento dell’entrata, in quanto «quantomeno connessa al contratto di servizio di prossima approvazione e successiva sottoscrizione, il cui contenuto dovrebbe poter assicurare l’adeguata funzione di controllo».
L’interrogazione della consigliera Russo prosegue nell’analisi della nota di Pagano riportando che il dirigente evidenzia tutte le sue perplessità in merito agli utili come conteggiati nel piano finanziario Amam in quanto, anche per i valori dell’anno 2013, sarebbe stato più opportuno effettuare una «rimodulazione delle previsioni iscritte per gli anni successivi avvalendosi delle più recenti informazioni di bilancio, anche infrannuali, disponibili per l’esercizio 2014».
Alla fine il Dirigente mette in luce le seguenti criticità: costo del lavoro, costo dell’energia elettrica, attività affidate a terzi, spese di depurazione e smaltimento fanghi. Si preoccupa del grande peso della morosità sulla gestione idrica, con possibili ripercussioni negative di carattere economico-finanziario a carico del bilancio dell’Ente. Stigmatizza «la mancata adozione di politiche di bilancio adeguatamente cautelative, volte ad internalizzare le risorse, la presenza del disallineamento contabile ancora in essere tra Ente e Organismo partecipato, con una rilevante esposizione debitoria della Società nei confronti del Comune, e la presenza di residui attivi risalenti anche ad oltre un decennio»; eccepisce, infine che «mentre per l’anno 2013 l’utile è stato calcolato al netto delle imposte e della riserva legale, per gli anni successivi, nello schema del piano di riequilibrio finanziario (alla misura 6), gli utili sono stati calcolati al netto dell’imposta, ma senza applicare alcuna riserva legale, come invece si trova indicato nel piano economico finanziario approvato dal Cda della Società».
Insomma, spiega la Russo, tante e tali sono le perplessità e le eccezioni formulate dal Dirigente che non si comprende affatto come non siano state adottate delle conseguenti misure correttive.
Altro passaggio poco chiaro è legato ai pareri del collegio sindacale dell’Amam. Giovedì mattina c’è stata una riunione tra il collegio sindacale dell’Amam, il suo Cda e il Comune, nella quale si sono registrate le dichiarazioni del presidente del Cda, per il quale “il piano economico finanziario presentato sarebbe sostenibile, fermo restando il diritto dei terzi creditori nei confronti dell’amam e la propria disponibilità di cassa”. Riserve che, spiega la Russo, potrebbero, in sostanza, vanificare la sua opinione sulla sostenibilità del piano finanziario dell’ente, atteso che gli utili previsti, ovviamente, per essere produttivi, devono trasformarsi in effettiva disponibilità di cassa. Il collegio sindacale ha preso atto delle dichiarazioni del presidente Amam ed ha chiesto l’acquisizione della situazione preconsuntivo del bilancio 2014 dell’azienda, copia del contratto di servizio e di effettuare un monitoraggio con cadenza semestrale, per avere contezza dell’andamento del piano finanziario presentato. Considerazioni che poi sono state reiterate anche nel contestuale verbale 3/2015 nel quale il collegio sindacale, preso atto della riunione intercorsa, ha ribadito che durante la stessa:« questo collegio ha mantenuto inalterato il proprio parere sul piano finanziario così come espresso nei propri verbali del 21/05/2014 e del 30/01/2015, non essendo stati prodotti ulteriori documenti, nè variati i presupposti economico-finanziari, rispetto a quelli approvati dal cda e trasmessi, illo tempore, all’organo scrivente». Nello stesso verbale è stata anche dichiarata la disponibilità a riformulare nuove valutazioni «solo qualora fossero intervenuti nuovi fatti gestionali aziendali che potrebbero modificare i criteri e le quantificazioni numeriche contenuti nel documento programmatico».
Dichiarazioni e verbali che stridono con quanto è accaduto nello stesso pomeriggio in Consiglio comunale. “Il presidente del collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone, ed il vicesindaco, Signorino, hanno dichiarato, soprattutto il primo, che il collegio sindacale Amam aveva rivisto il proprio parere, sostenendo il piano finanziario, quando dalla lettura del predetto verbale emesso nella medesima giornata di ieri si evince tutto l’opposto, e si rappresenta solo una disponibilità a monitorare la situazione aziendale ogni sei mesi ed a modificare il proprio parere sulla base di future eventuali modifiche al piano finanziario” rileva Antonella Russo.
Da qui, tutti i quesiti che indirizza all’amministrazione comunale per fare chiarezza su quanto sta realmente accadendo. La Russo chiede se siano stati adottati dei provvedimenti, e se si quali, in merito a tutte le criticità evidenziate dal direttore del dipartimento aziende Riccardo pagano; chiede il motivo per il quale è stato dichiarato nella seduta del consiglio comunale giovedì 19 febbraio che il collegio sindacale Amam aveva mutato il suo parere sul piano economico finanziario, contrariamente a quanto, invece, risulta sia dal verbale del collegio sindacale sia dal verbale di riunione tra Comune, Cda, e collegio medesimo.
La consigliera vuole chiarimenti anche sui possibili provvedimenti che si potrebbero adottare nel conratto di servizio Amam che proprio nei prossimi giorni il Consiglio comunale sarà chiamato a votare, sui motivi per cui è stato dichiarato che nell’anno 2014 l’Amam ha rispettato i parametri del piano economico finanziario aziendale, in assenza di un preconsuntivo 2014, e se è vero che il credito della società Enel spa nei confronti dell’Amam spa, del valore di circa 14 milioni di euro, pur essendo oggetto di impugnazione, potrebbe condurre ad una imminente procedura esecutiva contro l’azienda partecipata. (F.St.)
Cara REDAZIONE POLITICA mi metto in coda a questo bailamme, a cui contribuiscono tutti, anche mariedit. Ho scritto, a proposito di AMAM, di due cifre discordanti presenti nella RIMODULAZIONE di gennaio, una inserita nella TABELLA RIASSUNTIVA (MISURA 6 € €30.504.640) l’altra scritta nell’NTERVENTO 3 (€28.029.019), dove Guido SIGNORINO motiva il perchè di MENO RISORSE FINANZIARIE provenienti dai dividendi dell’AMAM: più soldi alla partecipata per favorire l’attività di reinvestimento a vantaggio dell’efficientamento e dell’economicità di gestione. ERRORE MATERIALE o STRABISMO di MARIEDIT?
Cara REDAZIONE POLITICA mi metto in coda a questo bailamme, a cui contribuiscono tutti, anche mariedit. Ho scritto, a proposito di AMAM, di due cifre discordanti presenti nella RIMODULAZIONE di gennaio, una inserita nella TABELLA RIASSUNTIVA (MISURA 6 € €30.504.640) l’altra scritta nell’NTERVENTO 3 (€28.029.019), dove Guido SIGNORINO motiva il perchè di MENO RISORSE FINANZIARIE provenienti dai dividendi dell’AMAM: più soldi alla partecipata per favorire l’attività di reinvestimento a vantaggio dell’efficientamento e dell’economicità di gestione. ERRORE MATERIALE o STRABISMO di MARIEDIT?
Che tu sia Strabico io non lo so ma sei tu che lo affermi! Ma dimmi, che cosa dici del dirigente PAGANO? Non fa parte anche lui alla cerchia dei personaggi che hanno affossato, secondo il tuo MOLTO MODESTO avviso, il Comune? Una volta tanto perchè non tessi le lodi di quella categoria che hai sempre bistrattato?
Che tu sia Strabico io non lo so ma sei tu che lo affermi! Ma dimmi, che cosa dici del dirigente PAGANO? Non fa parte anche lui alla cerchia dei personaggi che hanno affossato, secondo il tuo MOLTO MODESTO avviso, il Comune? Una volta tanto perchè non tessi le lodi di quella categoria che hai sempre bistrattato?
CIAO LUCCIO e BUONA DOMENICA. Dimenticavo, sono modesto ma non molto, che ci vuoi fare.
CIAO LUCCIO e BUONA DOMENICA. Dimenticavo, sono modesto ma non molto, che ci vuoi fare.