Il Policlinico è il fulcro del progetto in correlazione con una struttura di sottoreti all’Azienda Ospedali Riuniti Papardo – Piemonte ed al San Vincenzo di Taormina. Gli ospedali di Milazzo e Sant’Agata Militello faranno invece riferimento al Barone Romeo di Patti
Un vero e proprio cammino che le mamme in dolce attesa d’ora in poi potranno percorrere. È quanto previsto dal percorso nascita già attivo nel Piano Sanitario Regionale 2011-2013 e presentato stamane al Policlinico.
Le tre Aziende sanitarie messinesi, Asp 5, Policlinico e Azienda Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte, hanno infatti condiviso e approvato il progetto con cui viene disegnata quella “strada” che accompagna la donna lungo tutto il periodo della gestazione fino al parto e al puerperio. Un percorso integrato sul territorio, pensato e strutturato per assicurare più tutela e sicurezza nella prestazione delle cure da offrire a mamma e bambino.
La prima tappa è il consultorio che rappresenta anche il primo livello di assistenza per la salute della donna: qui si dovrà ritirare il “quaderno della gravidanza”, un vero e proprio “diario di viaggio” nel quale sarà indicato il punto nascita di riferimento e dove verranno di volta in volta trascritte tutte le informazioni e le considerazione cliniche della paziente.
Una gravidanza fisiologica, classificata a basso rischio, potrà quindi essere seguita nell’ambito del consultorio o presso specialisti esterni a scelta della paziente. Il ritiro del “Quaderno della Gravidanza”, presso il Consultorio di pertinenza territoriale, è comunque previsto per garantire comportamenti univoci anche rispetto alle indagini da effettuare in corso di gestazione. Le donne saranno indirizzate verso ospedali di I e II livello qualora vi siano indicatori che facciano ravvisare la necessità di esami più approfonditi.
In questo quadro si inserisce anche la possibilità, in casi di gravità, di attivare i servizi di trasposto assistito materno (STAM) e quello per le emergenze neonatali (STEN) per i quali il Policlinico risulta centro hub in correlazione con una struttura di sottoreti “SPOKE” presso l’ospedale San Vincenzo di Taormina e l’Azienda Ospedali Riuniti Papardo Piemonte. Gli Ospedali di Milazzo e Sant’Agata Militello (ASP Messina) faranno riferimento al reparto di Pediatria dell’Ospedale Barone Romeo di Patti. Già avviate tutte le attività propedeutiche e le procedure che consentiranno di portare a pieno regime il sistema di trasporto assistito.
L’obiettivo è quello di consolidare una rete di azioni e di comportamenti omogenei su tutto il territorio provinciale nell’ottica di realizzare un sistema fortemente integrato tra i vari livelli istituzionali sia in ambito sanitario che sociosanitario, valorizzando le diverse strutture che operano in ospedale, nel distretto sanitario/sociosanitario e ospedaliero e gli altri servizi attivi nell’ambito dell’area materno infantile.
Assistenza, cura ma soprattutto continuità. Le donne che presteranno il loro consenso durante il percorso potranno anche essere seguite a casa nelle fasi più delicate, come quella del puerperio e dell’allattamento; ciò sarà utile per garantire dimissioni precoci e sviluppare pratiche essenziali per il benessere di mamma e bambino.
Ottima idea almeno si prova a togliere il monopolio di chi di questo percorso ne ha fatto un business. Mi viene da domandare se tutte o una parte delle gestanti messinesi vengono seguite da strutture pubbliche o privatamente e quanto sborsano per farsi seguire.
PICCOLO CONSIGLIO E CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE INTENDA, ANDATE DA CHI FA ECOFRAFIE A MESSINA E CONTROLLATE I D-BASE DI TUTTE LE GESTANTI E PER OGNUNA C’È SCRITTO IL GINECOLOGO DI FIDUCIA, FATTO QUESTO AVETE I NUMERI PER CONFRONTARE LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI, POI PER CHI É APPOSTO HA UN MOTIVO DI ORGOGLIO IN PIÙ………