Trovati 29mila litri di carburanti e miscele in 5 grandi serbatoi. Disastro ambientale sfiorato
MESSINA – Ci vorranno quasi 3 milioni di euro (più iva) per bonificare e riqualificare il piazzale della sede di Atm, in cui a metà novembre sono state ritrovate interrate diverse pensiline, serbatoi e residui di carburante di un vecchio rifornimento. Sotto diversi strati di asfalto, per circa 1.300 metri quadri di superficie, c’era una vera e propria bomba ecologica, con circa 29mila litri di materiale e infiltrazioni nel suolo per almeno 6 metri di profondità.
La notizia è stata resa nota due settimane dopo, il 2 dicembre, lo stesso giorno dello sciopero dei lavoratori.
Campagna: “C’era serio rischio di esplosione”
Il presidente dell’Atm, Giuseppe Campagna racconta come tutto è partito: “Ce ne siamo accorti con lavori di riqualificazione del piazzale, che comportavano diverse operazioni. Ma ci siamo resi conto che c’erano avvallamenti strani. Si sono create crepe e abbiamo deciso di capire perché. La cosa che ci fa riflettere è l’atteggiamento criminale, termine forte ma che ci sta, perché non si può tagliare pensiline e coprirle con l’asfalto, con botole e serbatoi pieni. Abbiamo tirato fuori 29mila litri di carburanti e miscele che si stavano infiltrando. Abbiamo scavato fino a 6 metri e ci sono tracce di contaminazione. A questo si aggiunge il problema di gestione dell’azienda. Grazie al vicesindaco Mondello abbiamo trovato un accordo con Rfi per un’area qui a fianco che non era stata utilizzata. Abbiamo tirato fuori 5 serbatoi enormi, due da 25mila litri, uno da 20mila, pieni. Chi ha fatto le analisi ambientali ci ha detto che abbiamo corso seri rischi di esplosione”.
Fondi tolti alla manutenzione delle strade
La cifra da cui si partirà per la procedura a base d’asta è di 2 milioni 850mila euro. Dal 18 novembre è stato dato tempo 60 giorni, entro il 18 gennaio bisogna chiudere i lavori con lo scavo. Poi altri 90 giorni per il conferimento in discarica. Chiude l’assessore Salvatore Mondello: “Stiamo togliendo 3 milioni di euro per le strade. Oggi la realtà italiana è che le strade, le reti, le strutture di messa in sicurezza del territorio non funzionano. I fondi extrabilancio spesso sono orientati a progetti che fanno rumore e non a questi. Ma la questione ambientale ha priorità”.