Ad accoglierla questa mattina, per continuare le cure e la lunga ripresa, sono stati i medici dell’Irccs Centro Neurolesi Bonino Pulejo.
Gemma non ricorda nulla di quel che è accaduto la tragica mattina del 21 aprile, quando con la sua Mini Cooper stava partecipando alla Prova Speciale della 101esima edizione della Targa Florio, a Piano Battaglia. Gemma non ricorda lo start, i primi minuti di gara, la macchina che sbanda, l’impatto devastante, la Cooper che finisce su uno dei commissari di gara, il padre Mauro accanto a lei che perde i sensi. Gemma non sa ancora che lui non ce l’ha fatta, così come il commissario Giuseppe Laganà.
Per più di due settimane Gemma è rimasta in coma, all’ospedale civico di Palermo, a lottare lei stessa tra la vita e la morte, in un limbo fatto solo di preghiere e speranze. Quelle della sorella Valentina, della famiglia, di una Messina che ha tanto pianto l’estremo saluto al padre Mauro e tanto sperato perché la “piccola” Gemma ce la facesse. E lei è stata forte, questa pilota di 26 anni guerriera nello sport ma ancor più nella vita. Gemma si è svegliata dal coma farmacologico ed oggi è stata trasferita a “casa”, nella sua Messina.
Ad accoglierla, per continuare le cure e la lunga ripresa, sono stati i dottori dell’IRCC Centro Neurolesi Bonino Pulejo. “ Gemma è arrivata intorno alle 11.30 in elisoccorso da Palermo – ha dichiarato il dottor Bernardo Alagna, direttore sanitario dell’IRCSS Bonino Pulejo – e già la stiamo sottoponendo a tutti i tipi di accertamenti. E’ sveglia, respira spontaneamente e interagisce.
La ripresa dal punto di vista neuro-cognitivo è lenta ma in progressivo miglioramento, e questo ci fa ben sperare”. Veronica Crocitti
AUGURI GEMMA.
AUGURI GEMMA.