Presentata al Papardo, in un congresso, la proposta del dottor Giampiero Mastroeni
MESSINA – Il “piede diabetico” e la necessità di strumenti innovativi per la cura. È stato presentato al Papardo un progetto di gestione multidisciplinare provinciale, con un ambulatorio dedicato al problema, alla presenza di un centinaio di specialisti. L’occasione è stata il congresso promosso dal direttore del Dipartimento dei servizi dell’azienda ospedaliera e responsabile scientifico, Giampiero Mastroeni. Tra gli ospiti due tra i più noti esperti a livello internazionale: i professori Enrico Brocco, responsabile Centro del piede diabetico all’Ircss Multimedica di Milano, e Marco Manzi, direttore responsabile Radiologia interventistica del Policlinico Abano Terme e riferimento mondiale nel trattamento endo-vascolare delle complicanze da piede diabetico.
“Abbiamo voluto sedere allo stesso tavolo in una due giorni di approfondimento scientifico, e non solo, i migliori esperti dell’argomento – ha evidenziato Mastroeni – con l’obiettivo di rimarcare la rilevanza del lavoro in equipe multidisciplinare per una patologia complessa come il diabete e, nello specifico, le sue complicanze periferiche”.
Il progetto di un ambulatorio per il piede diabetico
Il progetto, ideato e proposto dalla Regione da parte del dottor Mastroeni, nell’ambito della richiesta fondi Psn 2022 (Piano sanitario nazionale), partirà dopo l’approvazione da parte del Dasoe (Dipartimento per le attività sanitari e Ossservatorio epidemiologico). Ed è il primo in provincia di Messina che prevede un ambulatorio ad hoc per il piede diabetico, dove il paziente verrà accompagnato sin dal primo momento attraverso le varie figure specialistiche, con l’obiettivo di alzare il livello dell’assistenza e dei servizi sanitari, dunque garantire una buona qualità di vita a chi soffre.
Una parte del congresso è stata dedicata alla gestione territoriale e alla valorizzazione del ruolo del medico di medicine generale. “Si auspica un forte impegno da parte delle istituzioni sanitarie per risolvere le criticità del sistema – ha proseguito il dottor Mastroeni – prendendo come esempio il virtuoso centro di riferimento della Regione Campania. Nel prossimo appuntamento, previsto nel 2025, coinvolgeremo anche le associazioni di medici e caregiver per accendere i riflettori su ulteriori aspetti che riguardano il piede diabetico”.