In programma domani la traversata dedicata all'atleta e attore italiano organizzata da Swimming Travel
MESSINA – Diamante e Cristiana parteciperanno all’evento organizzato da Swimming Travel in programma domani, 9 agosto, per celebrare il papà. Non molti sanno che il famoso attore, all’anagrafe Carlo Pedersoli, è stato il primo italiano a nuotare i 100 stile libero sotto al minuto ed è stato uno degli atleti che ha contribuito alla storia del nuoto italiano prima di dedicarsi al cinema.
Scomparso nell’estate del 2016 all’età di 87 anni, Bud è osannato sia dalle generazioni più mature che da quelle più giovani. Indimenticabili i suoi spaghetti western e gli altri filoni cinematografici insieme a Mario Girotti, alias Terence Hill.
La Traversata dello Stretto di Messina viene organizzata da Swimming Travel da ormai dieci anni, con l’obiettivo di valorizzare gli splendidi scenari naturali dello Stretto di Messina alla ricerca dei leggendari Scilla e Cariddi all’interno dell’evento sportivo. La Traversata dello Stretto di Messina, un percorso da circa 3,5 km, è certamente uno degli eventi più affascinanti e da non perdere per gli appassionati di nuoto in acque libere. Per l’occasione verranno messi in palio premi speciali, realizzati direttamente dalla famiglia Pedersoli, che andranno ai nuotatori che si distingueranno durante la traversata.
Piedone nello Stretto
Il logo e l’idea di Piedone nello Stretto viene da una sinergia nata tra gli organizzatori e la famiglia Pedersoli, che effettuerà la Traversata dello Stretto di Messina per ricordare il nuotatore e la persona che è stata Carlo, oltre ciò che rappresenta il personaggio pubblico per tutti noi e ciò che rappresenta come figura di padre per le figlie.
“Insieme agli altri partecipanti all’evento – spiega Luciano Vietri, organizzatore dell’evento – La data è stata scelta insieme, pescata tra tutti gli impegni familiari e potrà essere inoltre occasione per festeggiare la nascita del piccolo di casa, molto somigliante a Carlo Pedersoli. L’idea è nata circa due anni fa, quando mio figlio che all’epoca aveva 6 anni, mi chiese se sapessi che Bud Spencer fosse stato un nuotatore come me – racconta Luciano Vietri – Mi colpì molto che un bambino di 8 anni conoscesse così bene un mio mito vissuto ben prima di lui e da lì capii che Carlo Pedersoli aveva superato i limiti spazio-temporali. Quella fu la scintilla che mi portò a ideare qualcosa in onore di Carlo, che è stato un gigante in tante cose: Pilota, Nuotatore, Musicista ed anche Attore. Ne ho parlato con Cristiana, che ho avuto modo di conoscere grazie a un’atleta che seguo, ed è stata da subito entusiasta dell’idea”.