Era iniziato lo scorso 15 marzo e la prima fase si era conclusa domenica scorsa. Era ancora necessario, però, appianare alcune parti e il brutto tempo degli ultimi giorni, con altri residui di sabbia, non lo aveva consentito. Ora saranno fruibili entrambi gli scivoli contemporaneamente
10mila metri cubi dopo la sciroccata del 28 febbraio, qualche altro migliaio negli ultimi giorni. Da quasi un mese i due scivoli del porto di Tremestieri erano operativi in via alternata e si era innescata la polemica tra gli armatori e l’amministrazione comunale per la riduzione delle corse giornaliere da una media di 70 ad una di 50. Anzi, dallo scorso 15 marzo, quand’è iniziato il dragaggio, era stato chiuso uno dei due scivoli per consentire le operazioni di spostamento della sabbia accumulata. La prima fase si era conclusa domenica scorsa ma restavano delle parti da appianare e, in più, il brutto tempo degli ultimi giorni aveva fatto entrare altra sabbia senza consentire di lavorare.
Il dragaggio è terminato definitivamente nel pomeriggio e il comandante della Capitaneria di Porto Autorità Marittima dello Stretto, Nazzareno Laganà, ha emesso l’ordinanza numero 18 del 2016, alle 19.45, con la quale “rende noto che, con decorrenza immediata, sono ripristinati i fondali atti a garantire l’atterraggio in sicurezza, su entrambi gli scivoli, delle unità operanti presso l’approdo di Tremestieri… … visto il foglio con cui l’Autorità Portuale di Messina ha comunicato la conclusione dei lavori di dragaggio dell’approdo di Tremestieri; visto l’elaborato tecnico della società Comet di Messina, relativo ai rilievi batimetrici per il monitoraggio dei fondali dell’approdo di Tremestieri; considerato che l’intervento di spostamento di sedimenti provenienti dall’escavo a ridosso del molo di sopraflutto dell’approdo di Tremestieri, effettuato dalla Società “F.lli Scuttari S.a.s. di Scuttari Benito & C” è stato concluso in data 25 marzo 2016; considerato che lo specchio acqueo adiacente la testata del molo sopraflutto è stato completamente ripristinato”.
Subito dopo le festività pasquali, durante le quali il traffico pesante dovrebbe essere fermo, si potrà tornare ad una media di 70 corse giornaliere, sufficienti a smaltire il passaggio di tutti i tir. Non sarà più necessario, così, rilasciare alcuna deroga.
Per il futuro, l’Autorità Portuale si sta muovendo su più fronti. Mercoledì 30 marzo è prevista una riunione a Roma che potrebbe sancire l’arrivo degli ultimi 9 milioni necessari all’appalto di ampliamento per il nuovo porto. Sempre la prossima settimana verrà firmato un protocollo d’intesa con l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per far sì che le prossime autorizzazioni di dragaggio siano di 60mila metri cubi e non più di 20mila, in modo tale da poterle “spendere” via via durante l’anno. Una richiesta che l’Authority aveva avanzato più volte senza ottenere risposte, adesso finalmente sembra che il vento sia cambiato. Nel frattempo è arrivato il parere favorevole da parte della Capitaneria sul progetto della “fossa”, un dragaggio preventivo a sud del porto che dovrebbe evitare gli insabbiamenti. Quando arriverà anche il parere dell’assessorato sarà possibile indire la gara d’appalto. Giovedì 31 marzo, infine, è prevista la Conferenza Stato – Regioni durante la quale si parlerà della riforma delle Autorità Portuali. Il presidente Crocetta potrebbe porre il veto sull’accorpamento con Gioia Tauro.
(Marco Ipsale)
Affrettatevi, rimarrà aperto da Natale a Santo Stefano nn bisogna perdere tempo di utilizzare quest’altra immensa fregatura subita dalla città di Messina, dovrebbe intervenire la magistratura, inoltre si chiedono altri miliardi per ingrandire il “pacco” e le tasche di qualcuno (vari)
Affrettatevi, rimarrà aperto da Natale a Santo Stefano nn bisogna perdere tempo di utilizzare quest’altra immensa fregatura subita dalla città di Messina, dovrebbe intervenire la magistratura, inoltre si chiedono altri miliardi per ingrandire il “pacco” e le tasche di qualcuno (vari)