Il legale "figlio d'arte" ufficializza la sua candidatura a sindaco di Piraino, che secondo Diego Cusmano ha una "Grande nostalgia di futuro"
Si vota in primavera nei 37 comuni della provincia di Messina chiamati a rinnovare i consigli comunali e scegliere il sindaco, una quindicina sono quelli dell’area nebroidea tra i quali Piraino, dove a rompere gli indugi scendendo in campo per primo è Diego Cusmano.
“Nell’invito in tal senso rivoltomi dai miei compaesani – scrive – ho percepito l’esigenza e il desiderio condiviso di una alternativa, la speranza e il desiderio di cambiamento, l’urgenza di passare da azioni amministrative insoddisfacenti a progetti concreti e realizzabili, tali da rimettere in piedi un paese stremato dalle deficienze dell’apparato tecnico-amministrativo, dai debiti, dall’inesistenza di un Piano Regolatore efficace, dall’assenza di progetti esecutivi suscettibili di finanziamento, dalla grave carenza di servizi essenziali e, più in generale, dalla inesistenza di un progetto organico per lo sviluppo sostenibile di una comunità che ha grandi potenzialità e una grande nostalgia di futuro.”
Figlio di Raffaele, indimenticato primo cittadino del centro della costa saracena per quasi un trentennio, Diego Cusmano è avvocato amministrativista.
Piraino è in forte declino, la sua economia appare oggi agonizzante, pur potendo contare su caratteristiche ambientali che – se intelligentemente valorizzate – potrebbero farne un Comune ricco di risorse paesaggistiche, culturali e umane. Perché questo avvenga, ci sarà bisogno dell’aiuto e dell’impegno generoso di tutti.
“Per consolidare in piena autonomia il mio profilo professionale – spiega -negli ultimi decenni sono rimasto estraneo alla vita politica e alle contrapposizioni locali. Questa scelta mi colloca oggi in una posizione di privilegio, perché mi consente di confrontarmi e dialogare serenamente con tutti, in una logica inclusiva e con l’obiettivo di raccogliere e coinvolgere nella gestione del bene comune le migliori energie disponibili, senza corsie preferenziali, senza preclusioni e senza pregiudizi nei confronti di alcuno. Il lavoro mi ha portato spesso a esercitare la professione lontano dal mio paese, anche in ambiti territoriali extra regionali o internazionali. Tra poco più di due anni raggiungerò l’età pensionabile e non ho pudore a riconoscere che ho avuto dalla vita tutto ciò che una persona normale potrebbe desiderare. Rimane ancora vivo un desiderio: prendermi cura di questo paese, del mio paese, del paese di mio padre, del paese al quale Raffo Cusmano ha dedicato tutta la sua vita. Oggi mi sento pronto ad affrontare serenamente e senza risparmio di energie una prova che potrebbe integrare degnamente il mio percorso di vita, onorando il passato e riabilitando il diritto a un futuro migliore. Mi sento pronto a risarcire la mia gente del diritto al benessere, a mettere le mie competenze e la mia determinazione a servizio di una proficua trasformazione del paese, a prendere in carico la dignità sociale e la qualità della vita dei suoi cittadini”.