Docce e phon a pagamento, il Comune diffida la Waterpolo

Docce e phon a pagamento, il Comune diffida la Waterpolo

Danila La Torre

Docce e phon a pagamento, il Comune diffida la Waterpolo

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martedì 03 Ottobre 2017 - 10:14

Il dirigente comunale allo Sport De Francesco ha mandato una diffida formale, invitando la società ad interrompere con effetto immediato il funzionamento dei temporizzatori

Il Comune di Messina si oppone all’ installazione di dispositivi temporizzati per l’utilizzo di docce phon presso la piscina Cappuccini. Se ieri il dirigente allo sport di Palazzo Zanca, Salvatore De Francesco, si era limitato a dichiarare che la società Waterpolo non può chiedere ai frequentatori dell’impianto comunale di pagare per fare la doccia dopo l’attività svolta in acqua e per asciugarsi i capelli (vedi qui), stamattina ha fatto partire dal Dipartimento Sport una diffida formale.

Nel documento recapitato al presidente dell’ASd Waterpolo, Felice Genovese, De Francesco sottolinea innanzitutto «la non riconoscibilità di spese e quindi la non autorizzazione a interventi » fino a quando non sarà sottoscritta la transazione tra l’ente e la società per sanare debiti pregressi e poi conclude: «si diffida pertanto dal proseguire il funzionamento di tali dispostivi con effetto immediato precisando che l’applicazione di un corrispettivo dev’essere comunque oggetto di un provvedimento dell’Amministrazione».

Ricordiamo che la Waterpolo ha informato gli utenti della novità introdotta venerdì scorso e chi ieri si è presentato in piscina è stato obbligato – per poter accedere alle vasche- ad acquistare una scheda magnetica ricaricabile, per un costo di 20 centesimi ogni cinque minuti (4 minuti per gli uomini) sia per le docce che per asciugarsi i capelli.

Nonostante le proteste degli utenti, costretti a pagare questo extra oltre al corrispettivo mensile, la società non sembrava in alcun modo intenzionata a tornare indietro, con l’obiettivo dichiarato di voler ridurre lo spreco di acqua e di energia elettrica, che fa lievitare i costi delle bollette. Adesso però c’è una diffida formale del Comune e la Waterpolo non potrà fare finta di nulla.

DLT

3 commenti

  1. A parte il fatto che stiamo parlando di una piscina sporca, che chiude ad ogni occasione e che non offre comunque un buon servizio pur trattandosi di una struttura comunale.

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  2. Ci sono delle inesattezze: la doccia dura molto meno di 5 minuti. Ufficialmente in segreteria dichiarano 3 minuti. La cosa assurda e’che premendo piu’ volte il tasto di stop il tempo scorre lo stesso, con l’effetto paradossale che piu’ uno preme lo stop per risparmiare acqua piu’ rischia di rimanere insaponato sotto la doccia senza acqua e quindi costretto a utilizzare 2 “crediti” per farsi una doccia di 2 minuti effettivi… I phone invece durano abbastanza , sono ok

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  3. Ninni La Talpa 4 Ottobre 2017 06:57

    Pagare un importo aggiuntivo per utilizzare acqua ed energia elettrica ad una gestione che per anni ha usufruito di un contratto che poneva il 95% di tali consumi a carico dell’intera cittadinanza è scandaloso.
    Come lo è pagarli per un impianto sporco e fatiscente.
    E la cosa più scandalosa di tutte è aver inserito questa “norma” dopo che gli utenti si sono iscritti senza che fosse loro comunicata, quindi dopo avere incassato iscrizioni e mensile, modificando unilateralmente le condizioni contrattuali. Vergogna.

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