L'esperto allo Sport, Francesco Giorgio, spiega che è stata "una questione dovuta a incombenze di fine anno". Tra poco l'appalto, poi i lavori: "Sarà il primo intervento"
MESSINA – La data della consegna del bagno per disabili alla piscina comunale “Graziella Campagna” slitta. A fine dicembre, in occasione della realizzazione della rampa d’accesso all’ingresso principale, era stata annunciato il 31 gennaio come tempo limite entro cui si sarebbe sistemata la vicenda. Così, invece, non sarà. A spiegarlo è l’esperto allo Sport nominato dall’amministrazione diverse settimane fa, Francesco Giorgio, che fissa una nuova scadenza: “Non sarà rispettata la precedente scadenza annunciata, ma solo per una questione tecnica dovuta alle incombenze di fine anno, soprattutto di ordine contabile”.
Bagno disabili alla piscina comunale, scadenza a fine febbraio
“I lavori saranno appaltati proprio in questi giorni – spiega Giorgio, già delegato del Cip, Comitato italiano paralimpico -. Dal momento in cui avremo la ditta che prenderà in appalto i lavori di manutenzione ordinaria degli impianti sportivi, sarà il primo intervento da eseguire. Ritengo, come già espresso dall’assessore allo Sport in Consiglio comunale pochi giorni fa, tra il 20 febbraio e fine mese saremo pronti ad annunciare che i bagni saranno sistemati”. Intanto la piscina resterà aperta: “Sì, assolutamente. Non possiamo creare un danno a chi oggi gode di quegli spazi, a chi ha la possibilità di nuotare”.
La piscina resterà aperta
“E inoltre – prosegue Giorgio, analizzando il contesto – avendo solo due piscine in città non possiamo permetterci di chiuderne un’altra. Continuiamo con gli attuali utenti e ci sono anche persone con disabilità che in questo momento frequentano la piscina e hanno l’opportunità di allenarsi. Quando arriveranno anche altre persone con disabilità fisica saremo pronti ad accoglierle”.
Avevano detto con assoluta certezza ( cito le loro testuali parole) che entro gennaio i bagni sarebbero stati completati, mentre invece appuriamo tramite Tempostretto che non sono neanche partiti i lavori visto che l’appalto non è stato dato. E allora la certezza dove stava? L’unica certezza è che non sanno come si fanno i lavori adeguatamente perché quando è stata chiusa la piscina per i lavori di rifacimento doveva già essere implicito il bagno dei disabili, è invece è dovuta intervenire la garante per i loro diritti sempre più non tutelati a farne rilevare la mancanza. Che poi fanno i precisini… Si è visto e lo vediamo dappertutto…. Se non fosse per chi si batte per i loro diritti, compreso Tempostretto, tutto rimarebbe senza nulla di fatto per loro. Vergognoso che ancora si parli di queste gravi incompiute a danno dei cittadini più bisognosi.