3 centimetri. Questa è la porzione di pista ciclabile che spetta ad ognuno dei 236.962 abitanti della città dello Stretto.
Una misura insignificante se paragonata al corrispettivo di Ferrara, 1,14 metri, prima città italiana con 150km di piste. Messina è ben sotto anche al resto della media italiana con le altre città che si attestano intorno a 0,5 metri per abitante.
Le piste a Messina
Appena 7,3 i chilometri destinati all’uso ciclabile a Messina. I primi 3,5 km di pista sono quelli che costeggiano la litoranea percorrendo la Via Consolare Pompea dal Viale Annunziata sino alla località Pace, a cui si aggiunge un marciapiede ad uso anche ciclabile per 1,5 km ulteriore giungendo nelle vicinanze di Sant’Agata. In aggiunta a questo percorso che potremmo definire balneare è stato realizzato negli anni successivi un anello di 2,3 km che percorrendo il Corso Cavour direzione Boccetta risale poi da Via Garibaldi e Via Battisti per chiudersi di fronte alla sede del rettorato chiudendo così al suo interno il centro storico peloritano.
Le difficoltà per i potenziali ciclisti
Le criticità di questi pochi km ciclabili sono la non esclusività di percorrenza riservata alle sole biciclette. La pista ciclabile sulla litoranea è diventata, in alcuni tratti anche correttamente segnalati, ciclopedonale e spesso è intasata, nel migliore dei casi, da passeggiatori, nel peggiore, da motorini o macchine parcheggiate in sosta vietata di proprietari privi del benché minimo senso civico. La pista ciclabile in centro invece è semplicemente una porzione di carreggiata che è separata solo da segnaletica orizzontale dai mezzi motorizzati. Quindi per un ciclista inesperto o per un automobilista distratto diventa pericolosa da percorrere in bici.
Le idee da tenere in considerazione per il futuro
Messina si presenta così, ma avrebbe grandi potenzialità ciclabili. Solo per il clima mite in quasi tutte le stagioni e il territorio pressoché pianeggiante per gran parte delle zone abitate. Volendo concentrarci solo alla zona urbana, tralasciando la bellezza dei Colli, si potrebbe estendere la pista che abbiamo definito balneare sino ai laghi di Ganzirri e oltre o in senso inverso ipotizzare una pista ciclabile che vada da Via La Farina verso Santa Margherita a Sud. Diventerà facile per i giovani della città provare questi percorsi e affezionarsi pian piano all’uso delle due ruote per gli spostamenti brevi.