Ha esposto i progetti l'esperto del sindaco metropolitano Salvo Puccio
MESSINA – Agenda metropolitana per lo sviluppo sostenibile Messina 2030. Due progetti pilota, con al centro Capo Peloro e la Città del Ragazzo, da finanziare con i fondi del Pnrr, sono stati raccontati a Palazzo dei Leoni da Salvo Puccio, esperto del sindaco della Città metropolitana per il Piano nazionale ripresa e resilienza. Due progetti che vedono in partenariato l’Università di Messina, rappresentata dalla professoressa Nunzia Carla Spanò, e la stessa Città metropolitana. Ha sottolineato l’esperto Puccio, nell’ambito di un incontro nazionale, stamattina mercoledì 16 novembre, coordinato dal funzionario Carmelo Casano (nella foto con Salvo Puccio): “Si tratta di due progetti che rientrano nelle finalità dell’agenda stessa: la riduzione del consumo del suolo e la valorizzazione del patrimonio circolare che già c’è, con un’edilizia riutilizzata per scopo ambientale”.
“Rigenerata tutta l’area di Gravitelli”
Ha aggiunto Puccio. “La rigenerazione del compendio della Città del Ragazzo, finanziato col Pnrr all’interno dei piani integrati, prevede il recupero di tutto il parco di questa struttura storica, realizzando il progetto “Dopo di noi”. Progetto che permette ai genitori di disabili di destinare dei beni a loro vantaggio. 54 milioni di fondi, con il Pnrr, per una realtà utile a tutta la Sicilia orientale, e che vedrà la riqualificazione di Gravitelli nelle aree esterne, non solo la Città del Ragazzo”.
E ancora: “La viabilità, la comunicazione e i trasporti saranno rigenerati a Gravitelli, in un’area per ora solo residenziale. Il tutto con il monitoraggio che l’agenda ci ha dato per applicare criteri ambientali su ogni aspetto della realizzazione: dalle carattetistiche progettuali al tipo di materiali da impiegare. E la prevenzione dal danno ambientale consente un risparmio notevole”.
“Capo Peloro: area protetta, turismo, infrastrutture, rilancio produttivo”
Il secondo progetto, ricorda Puccio, riguarda “Capo Peloro: un’area con una riserva naturale, forse l’unica riserva in un centro abitato, e devo ringraziare la fondamentale partnership dell’Università di Messina. L’obiettivo è quello di proteggere tutta l’area, unica in Italia, il cui equilibrio va mantenuto così com’è. Con la demolizione dell’ex Sea Flight e il riutilizzo del Pilone, che potrebbe essere valorizzato in chiave sostenibile ma la cosa va verificata, avremo un rilancio in termini produttivi e turistici. Percorsi pedonali e infrastrutture sono altri elementi decisivi. I tempi del Pnrr sono stretti ma noi siamo attrezzati”.