Pnrr Messina, ecco i fondi. 55 milioni alla Città del Ragazzo, 21 al risanamento, 10 a Capo Peloro

Pnrr Messina, ecco i fondi. 55 milioni alla Città del Ragazzo, 21 al risanamento, 10 a Capo Peloro

Redazione

Pnrr Messina, ecco i fondi. 55 milioni alla Città del Ragazzo, 21 al risanamento, 10 a Capo Peloro

giovedì 28 Aprile 2022 - 09:56

E ancora 13 milioni per l'ex Iai e 2 milioni per l'ex fonderia Ragno accanto al liceo Archimede. In provincia 21 milioni per l'ex Colonia Iria di Sant'Agata Militello e 7 milioni per l'ex Le Rocce di Taormina

Oltre 132 milioni di euro per progetti di rigenerazione urbana per i Piani Urbani Integrati, a valere delle risorse Pnrr, sono stati assegnati alla Città Metropolitana di Messina, secondo la linea M5C2 – Investimento 2.2.

I due Piani integrati, per un totale di 132 milioni 151mila euro, sono stati approvati dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Mef, dopo una fase di costruzione che ha visto una prima fase di concertazione con i Comuni dell’area metropolitana che hanno proposto una loro singola progettualità ritenuta non coerente in fase di pre-istruttoria.

Città del Ragazzo

Diverso è stato il discorso per il piano comprendente la Città del Ragazzo che ha trovato condivisione degli organi ministeriali come pure la soluzione alternativa sulla quale ci si è dovuti indirizzare al fine di non perdere le risorse dei piani allorquando si è ritenuto non coerente il piano integrato concernente le proposte dei Comuni.

“La notizia del finanziamento – afferma Cateno De Luca – è il riconoscimento del lavoro, della correttezza e della lungimiranza della nostra azione amministrativa. Siamo riusciti ad ottenere questo risultato nonostante il tentativo di imporre un’altra proposta da parte della Città Metropolitana, con nota 11057 del 28 marzo 2022, non coerente con le finalità del bando. Perché – prosegue De Luca – questo tentativo di far perdere 132 milioni di euro al territorio messinese di cui 104 per la città di Messina?”.

Con il Piano Integrato “ex Città del Ragazzo” viene finanziato il compendio della ex “Città del Ragazzo” (per un importo complessivo di 55 milioni 657mila euro) comprese le risorse anticipate per l’acquisto del compendio stesso, oggi di proprietà della Città Metropolitana. Verrà riqualificato tutto il complesso immobiliare e le aree a verde circostanti, gli impianti sportivi e le aree urbane di Gravitelli, allo scopo di inclusione sociale; il finanziamento comprende anche la riqualificazione e valorizzazione paesaggistica del “Castellaccio” posto in sommità del compendio. All’interno della ex Città del Ragazzo è previsto l’insediamento del settore terziario che si occupa di inclusione sociale per l’attuazione del progetto “dopo di noi”.

Gli altri finanziamenti

L’altro Piano Urbano Integrato finanziato comprende una serie di progetti posti nei Comuni di Messina, Taormina e Sant’Agata Mililtello, per un importo complessivo di 76 milioni 492mila euro.

Ex COLONIA IRIA di Sant’Agata MilitelloCittà Metropolitana di Messina21.673.631

Ex VILLAGGIO LE ROCCE di TaorminaCittà Metropolitana di Messina7.551.408

Ex ASILI IAICittà Metropolitana di Messina13.936.588

Ex FONDERIA RAGNOCittà Metropolitana di Messina2.230.921

CAPO PELOROCittà Metropolitana di Messina10.000.000

Ex AGGLOMERATI DI BARACCHE (Largo Diogene)Comune di Messina300.000

Ex AGGLOMERATI DI BARACCHE (Fondo De Pasquale)Comune di Messina1.300.000

Ex AGGLOMERATI DI BARACCHE (Via delle Mura)Comune di Messina500.000

Ex AGGLOMERATI DI BARACCHE (Rione Camaro)Comune di Messina3.000.000

Ex AGGLOMERATI DI BARACCHE (ex Magazzini Gazzi)Comune di Messina16.000.000

Totale Piano Integrato76.492.548

I prossimi passi

I prossimi passi per la realizzazione dei lavori vedono la sottoscrizione della convenzione, entro 30 giorni, quale atto d’obbligo della Città Metropolitana di Messina a rispettare i tempi di attuazione dei piani con aggiudicazione dei lavori al luglio 2023 e verifica di aver realizzato almeno il 30% delle opere al settembre 2024; i lavori dovranno essere completati al marzo 2026.

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3 commenti

  1. Bene, adesso bisogna vigilare su come verranno impiegati questi fondi.
    Gli “squali” sentono l’odore del sangue, sono pronti alla caccia del malloppo !

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  2. Tutte le anatre di Messina chehanno starnazzato in questi anni contro De Luca,non sarebbero state capaci, come in passato, di portare nemmeno un euro di investimenti a Messina, mentre il tanto vituperato ex sindaco è stato in grado di far confluire a Messina decine a decine di milioni di investimenti. Imparate, gente, imparate. Questo significa fare il bene della città con i fatti e non con le chiacchiere che comincio a sentire dalla vecchia politica: no ponte,no degassificatori,no inceneritore,no trivelle, che significa dire anche no posti di lavoro ecc.ecc. Questa è la politica che da trent’anni blocca lo sviluppo dell’Italia. Voi dite solo Si aumento luce,si aumento gas,si aumento Tari,si ad aumenti a cascata,sapete e volete solo occupare le poltrone e vivere alle nostre spalle.

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  3. Secondo me anche quelli che erano contrari si trovano in difficoltà nell’andare contro De Luca e nel proseguire quello che lui è riuscito a fare

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