Città Metropolitane, il rischio dissesto è sempre più concreto

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mercoledì 02 Agosto 2017 - 07:41

Ne sono convinti sia la FPCGIL che il Csa. Per risanare la situazione è necessario reperire la somma di 200 milioni di euro

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione convocata dall’Assessore Luisa Lantieri con i rappresentanti delle 9 ex province per procedere al riparto delle somme. Su proposta del Sindaco della Città Metropolitana, Renato Accorinti, i rappresentati delle ex province hanno deciso all’unanimità, di non procedere al riparto dei 25 milioni di euro e di chiedere un incontro al Presidente Crocetta e all’Assessore al Bilancio Baccei per battere cassa. E’ quanto spiega in un comunicato la FPCGIL.

I Sindaci delle ex province hanno detto chiaramente che i 25 milioni di euro stanziati dal governo sono del tutto insufficienti, non consentiranno il pagamento degli stipendi ai lavoratori ma soprattutto gli Enti non potranno svolgere le “funzioni essenziali” garantiti i servizi alla collettività quali: le utenze , la manutenzione ordinaria di scuole e strade, , la vigilanza , il rimborso dei mutui , dei fitti passivi , spese per il personale .

“A rischio concreto di dissesto, al pari dei liberi Consorzi, anche le Città Metropolitane che fino ad oggi hanno resistito. La grave situazione in cui versano le ex province – scrive il sindacato – è stata segnalata anche dalla Corte dei Conti .

Per risanare la situazione è necessario reperire la somma di 200 milioni di euro. la Fp Cgil spiega che la Lantieri ha assicurato che rappresenterà la grave situazione al Presidente e all’Assessore al Bilancio e chiederà la convocazione di una riunione con tutti i Sindaci.

I rappresentanti delle ex province hanno inoltre discusso dei criteri di ripartizione delle risorse e del disequilibrio finanziario che non consente la chiusura dei bilanci. Il Commissario della ex provincia di Siracusa ha espresso forte perplessità in merito al rinvio del riparto delle somme e ha annunciato forte iniziative di protesta da parte dei dipendenti della provincia di Siracusa, i quali ancora attendono gli stipendi arretrati.

La FPCGIL annuncia che seguirà con attenzione gli sviluppi della vertenza non escludendo manifestazioni di protesta a tutela dei lavoratori e dei servizi alla collettività.

Sulla vicenda interviene anche il CSA: “Crocetta ed il suo Governo, con la complicità dell’ARS, hanno abbandonato al proprio destino le Province (dal 4 Dicembre non si possono più definire “Ex”). La conferma si è avuta con il nulla di fatto nella riunione fra l’Assessore Lantieri e i rappresentanti dei nove enti che all’unisono , sposando la linea del Sindaco Metropolitano di Messina Accorinti, hanno respinto la proposta di riparto delle somme previste in bilancio, ritenute assolutamente insufficienti a scongiurare il fallimento, ed hanno chiesto un confronto con Crocetta e Baccei”.

“Com’era prevedibile si sono sciolte come neve al sole le parole del Governatore nella riunione del 19 Luglio con i lavoratori di Siracusa e, soprattutto, le rassicurazioni di Baccei all’ARS del 20 Luglio in merito al reperimento di altre risorse derivanti dai fantomatici accordi con Roma. l’ Assessore Lantieri è stata fin troppo chiara : non ci sono altre somme oltre ai 91 mln previsti in finanziaria, mentre ne occorrerebbero almeno 200”.

“Alla vigilia delle elezioni quindi il disastro della riforma delle Province si palesa in tutta la sua gravità : enti, territori e siciliani tutti pagheranno il prezzo di un’approssimazione ed un’incapacità senza precedenti”.

2 commenti

  1. 200 MILIONI PER SANARE RESPONSABILITA’ E DANNI CHE SI TRASCINANO CAUSE VECCHI SISTEMI DI POLITICA? AL MASSIMO VI DARANNO 200 MILIONI DI MUMMA

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  2. MessineseAttenta 2 Agosto 2017 09:50

    E che dissesto sia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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