Il direttore del distretto sanitario, Marcello Nucifora, in commissione ha spiegato che la prossima rilevazione sarà a marzo: "Oggi non c'è esigenza di nuovi medici"
MESSINA – Sulla presunta carenza di pediatri a Messina l’Asp fa chiarezza. Marcello Nucifora, direttore del distretto sanitario messinese, è stato ospite durante la quarta commissione consiliare presieduta da Rosaria Di Ciuccio, al fianco dell’assessora alle Politiche sociali, Alessandra Calafiore. La consigliera Di Ciuccio ha spiegato di voler accendere i riflettori sulla vicenda, viste le tante segnalazioni arrivate dai cittadini, soprattutto per i bambini e le bambine in età compresa tra 0 e 6 anni.
Nucifora chiarisce: “A marzo avremo i dati ufficiali”
Il dirigente medico ha spiegato: “Il primo dato da mettere in evidenza è la rilevazione della popolazione assistibile da 0 a 6 anni. La prossima si sarà a marzo, ma fino alle precedenti non c’è stata una rilevazione tale da esigere l’inserimento di nuovi medici. Da un punto di vista tecnico, quindi, allo stato non è stato possibile inserire un nuovo pediatra. Tuttavia l’azienda si è attivata e ha cercato di trovare una soluzione, anche temporanea, per rispondere a questa necessità. Abbiamo riunito gli organi preposti e come unica possibilità abbiamo individuato quella di assegnare incarichi provvisorie, che si chiamano ‘in sofferenza’. È una sorta di deroga, chiamiamola così, ma avverrà soltanto se a marzo, dopo le rilevazioni, uno dei pediatri in servizio andrà in quiescienza. Non abbiamo altre strade. Ma ripeto, il dato principale è capire quanto sarà la popolazione dai 0 a 6 anni”.
Calafiore: “Oggettiva la carenza di medici”
L’assessora Calafiore, poi, ha parlato di quanto sta cercando di mettere in campo la Regione e delle ricadute di ogni singola mossa sul Comune: “Che ci sia una carenza di medici è un dato oggettivo. Per quelle che sono state le mie ricerche sul tema ho visto che il 27 novembre il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha pubblicato un bando per reperire medici, anche stranieri, e far fronte a questa emergenza. Il ricorrere a specialisti anche di altri Paesi risulta forse l’unica alternativa, ma questo per ragioni a monte ben precise, come il blocco dell’accesso a medicina. Senza contare i problemi di risorse. Ora il presidente Schifani si è svegliato e ha capito che il problema si deve risolvere. Ma non sarà semplice, perché mancano anche tanti specialisti”.
Nucifora poi risponde a Giandomenico La Fauci, consigliere di Ora Sicilia che già a inizio novembre si era mosso per raccogliere le istanze dei cittadini, sui medici andati in pensione: “Non sono andati via 18 pediatri ma 18 medici di famiglia, sono due cose diverse. Ribadisco che questa disposizione normativa è tale che rispetto ai dati statistici non fa scattare la ricerca di un nuovo pediatra, non scatta la zona carente. L’unica sola possibilità è un pediatra ‘in sofferenza’ ma solo qualora ne andasse uno in pensione”.
La situazione è difficile nella riviera jonica , soprattutto da Scaletta a Furci ci sono 2 pediatri, uno pienissimo, e siamo costretti ad andare da pediatri a pagamento.