Il dibattito esplode sui social dopo la pubblicazione delle foto dei partecipanti al banchetto. E finisce su blasonate testate nazionali con i commenti di esponenti politici. Ma su facebook altrettanti difendono il leader del carroccio. La replica di Salvini
FURCI SICULO. La cena del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Furci Siculo la vigilia di Ferragosto, la sera della tragedia di Genova, è diventata un caso nazionale. Sbattuta sulle home di blasonati quotidiani con lo strascico di polemiche che si è tirata dietro”. I selfie fanno presto il giro dei social. Immortalano la festa nelle stesse ore in cui in Liguria si scava tra le macerie del ponte "Morandi" e si contano morti a decine.
Salvini parla in piazza Petroselli dopo essere stato introdotto dal primo cittadino di Furci Matteo Francilia. Undici minuti. E poi via al ristorante “Sapori di mare”. “Vince la squadra” si legge sulla torta che suggella il banchetto a base di pesce con poco più di un centinaio di commensali. Ci sono i nuovi acquisti della Lega in Sicilia e nel messinese in particolare. I salviniani dell’ultima ora ed anche qualcuno della penultima.
Alla destra del vicepremier il sindaco di Furci Siculo Matteo Francilia, il padrone di casa, fresco coordinatore provinciale della Lega. Sorrisi, brindisi e strette di mano tra spaghetti ai ricci di mare, tartare di ricciola, pesce spada e gambero rosso di Mazara. Le immagini della serata finiscono su Twitter e facebook. Ed esplode la polemica.
"Un Ferragosto particolare, a cena con il ministro leader della Lega in continua ed evidente crescita", si legge in uno di essi, postato da uno degli invitati (per la cronaca ognuno ha pagato per sé ma bisognava essere in lista). La Repubblica e La Stampa pubblicano nella versione online (oggi l'edizione cartacea non è in edicola per la pausa di Ferragosto) le foto della serata e la reazione di Matteo Orfini (Pd): “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche – twitta – hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, recita la Costituzione. Le immagini di Salvini che festeggia in ore drammatiche per Genova sono uno schiaffo al dolore del nostro Paese e la negazione di quel principio".
Sui social c’è chi si chiede se in quelle ore cruciali fosse stato il caso di fare quella cena e se Salvini si trovasse a Furci Siculo nel ruolo di leader del Carroccio o nel ruolo istituzionale al servizio dell’Italia intera. Su facebook non mancano i difensori di Salvini. Anzi, sono in tanti. Come tanti erano quelli che lo hanno osannato prima della cena in piazza Petroselli gridandogli: "Siamo con te, non mollare". A loro avviso "non è cambiato nulla" se Salvini "ha mantenuto gli impegni in Sicilia" e si è recato a Genova il giorno successivo in quanto "c'erano già in Liguria esponenti del Governo". Con canonica puntualità, il popolo dei social si è diviso.
La replica Salvini l’affida al "Giornale", che così scrive: Gli attacchi della sinistra non sembrano infastidire Salvini. Che, però, qualche sassolino dalle scarpe se lo toglie. In primis, puntualizzando che il 14 sera non si trovava a una cena elettorale, con "calici di vino e piatti a base di pesce" come la descrive Repubblica, ma a un appuntamento (già fissato in calendario) con "sindaci, presidenti di associazioni di volontariato, uomini delle Forze dell'Ordine e tanti cittadini".
"Nella stessa giornata, a Roma, ero stato prima al centro operativo nazionale dei vigili del fuoco per seguire i soccorsi a Genova – ha precisato in una nota il ministro dell'Interno – poi, come previsto, ero stato a Catania a incontrare i lavoratori di un'azienda sequestrata alla Mafia e a Messina, a ringraziare i Finanzieri che avevano sequestrato 20 tonnellate di droga". A Ferragosto ha, poi, riunito il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza in Aspromonte, a San Luca, e poi è volato in Liguria, dove mi è fermato fino ad oggi e dove tornerà sia domani sia sabato. "Ai parlamentari del Pd, che sono stati edotti dei miei spostamenti di questi due giorni – ha, quindi, concluso Salvini – chiedo conto a nome degli italiani del loro operato degli ultimi anni".
All’epoca del pd gli imprenditori suicidi mentre si cercava la manodopera a basso costo favorendo in modo criminale l’esodo dei disperati come se i criminali fossero fossero gli africani che restavano in africa o quelli troppo deboli per affrontare un viaggio simile.